La Sonrisa
LA SONRISA
(il sorriso)
Diceva Gabriel García Márquez:
"Nunca dejes de sonreír, ni siquiera cuando estés triste, porque nunca sabes quien se puede enamorar de tu sonrisa."
(Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi può innamorarsi del tuo sorriso).
E Luis Muriel pare aver fatto virtù di questa massima.
Certo, nella storia dell'Atalanta ci è entrato per i gol, per le giocate, per il tacco a ricacciare il diavolo negli inferi e per aver fatto parte dell'Atalanta della golden age (che perdura tutt'ora).
Ma nel cuore dei tifosi ci è entrato con e per i suoi "sonrisas".
Sorrideva sempre. Che fosse in campo, oppure in panchina. Che giocasse, oppure che fosse scivolato in fondo alla gerarchia.
Sorrideva sempre.
Anche El Tío, che per natura ama solo i difensori, è stato rapito da quelle gote paffute, di color brunito, con le fossette a disegnare la eterna "sonrisa".
E così, l'ha salutato alzando il calice di tempranillo della Rioja.
Hasta luego, Lucho!
Rodrigo Diaz
(il sorriso)
Diceva Gabriel García Márquez:
"Nunca dejes de sonreír, ni siquiera cuando estés triste, porque nunca sabes quien se puede enamorar de tu sonrisa."
(Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi può innamorarsi del tuo sorriso).
E Luis Muriel pare aver fatto virtù di questa massima.
Certo, nella storia dell'Atalanta ci è entrato per i gol, per le giocate, per il tacco a ricacciare il diavolo negli inferi e per aver fatto parte dell'Atalanta della golden age (che perdura tutt'ora).
Ma nel cuore dei tifosi ci è entrato con e per i suoi "sonrisas".
Sorrideva sempre. Che fosse in campo, oppure in panchina. Che giocasse, oppure che fosse scivolato in fondo alla gerarchia.
Sorrideva sempre.
Anche El Tío, che per natura ama solo i difensori, è stato rapito da quelle gote paffute, di color brunito, con le fossette a disegnare la eterna "sonrisa".
E così, l'ha salutato alzando il calice di tempranillo della Rioja.
Hasta luego, Lucho!
Rodrigo Diaz
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