08/06/2019 | 10.20
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La stagione degli arbitri: Gianluca Rocchi

La stagione di Gianluca Rocchi , valutata dall'ex arbitro LUCA MARELLI

Gianluca Rocchi, sezione di Firenze, sedicesima stagione

 Apertura su Rocchi con un’immagine che rappresenta il coronamento della sua strepitosa carriera.
La finale di Europa League è stata la giusta soddisfazione al termine di una stagione che non è stata la migliore in campo nazionale ma certamente la più ricca in campo internazionale. Dopo essere stato scelto per rappresentare l’Europa nel Mondiale per club (sebbene relegato ad una semifinale), era nell’aria che potesse essere selezionato per la finale di Baku, probabilmente la più pregevole nella storia della competizione, un derby londinese del tutto inedito a questi livelli. Una direzione di gara straordinaria, durante la quale ha saputo sparire e comparire al momento opportuno, lasciando completamente la ribalta ad Arsenal e Chelsea, sebbene la partita si sia di fatto decisa dopo poco più di un’ora di gioco. Una menzione anche per gli assistenti (Meli e Manganelli) che, peraltro, hanno confermato di essere due autentici fuoriclasse che meritano a loro volta (come Orsato) di essere selezionati per gli Europei della prossima estate.
In Italia Rocchi è stata la solita certezza, sbrogliando da par suo la gara forse più importante e sentita del campionato, quel Napoli-Juventus durante il quale abbiamo assistito ad un episodio molto raro (fallo senza contatto di Meret su Ronaldo con conseguente espulsione del portiere) ma valutato perfettamente. Il prossimo campionato sarà il diciassettesimo ed ultimo di una carriera da invidia vera che proietta Rocchi tra i più grandi di sempre, nella limitata elite di coloro che abbiano diretto una finale europea.
Al momento non ci sono ipotesi che possano portare ad una interruzione dell’attività e spero che non ci siano sorprese di questo genere: Rizzoli ha ancora bisogno essenziale del fiorentino che è arrivato a 45 anni in una forma fisica da far invidia a colleghi di dieci anni più giovani e che, soprattutto, rappresenta un esempio di come gli anni passino ma si possa sempre migliorare. Il Rocchi di oggi è nettamente migliore del Rocchi di cinque anni fa. Non che allora fosse un direttore di gara scadente, anzi…

fonte lucamarelli.it

By marcodalmen
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