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La Vedovella



La Vedovella è una tanto piccola quanto popolare fontana centralissima in Bergamo lungo lo struscio del Sentierone in corrispondenza dell incrocio con la principale via cittadina via Papa Giovanni / Via Roma.

Narra la leggenda che sia chiamata così perché pare che al momento dell'installazione ce ne fosse presente un'identica dall'altra parte della strada che, una volta demolita per esigenze urbanistiche, ha definito la superstite con quel nomignolo creato dalla gente in modo spontaneo e umorale.

Il termine in questione è oggi saltuariamente presente nei commenti dei nostri lettori per definire chi non si abitua al cambio del mister dopo la lunghissima militanza di colui che ha preceduto l'attuale. I "vedovelli" vengono solitamente scherniti o sbeffeggiati da chi legge, con fastidio, concetti che riportano alla precedente gestione tecnica.

Ma, mi e vi chiedo, è possibile ripulire con un colpo leggero di spugna, nove anni della vita di ciascuno di noi? quanti di noi ripercorrono con piacere e nostalgia rapporti sentimentali finiti che magari son durati molto meno?

Chi getta nel dimenticatoio una parte così importante di vita vissuta lo fa perché si sente tradito e desidera solo guardare avanti? ha paura di intraprendere paragoni con l'attuale conduzione tecnica?

E come vorrebbero, loro, essere gestiti dall'affetto perduto? ricordati per sempre o dimenticati il prima possibile?.

E non c'è un po' di ipocrisia nell'elevare a idoli chi veste adesso la nostra maglia per rimanere poi indifferenti nella stragrande maggioranza dei casi la volta che un nostro ex ricalca il terreno del nostro stadio nelle vesti di avversario?

Per poi magari scandalizzarsi dell'anaffettivita' di qualcuno che, suo malgrado, veste la nostra maglia ancora adesso e che resta comunque, e a prescindere, un professionista che stipula contratti onerosi le cui clausole non comprendono di sicuro l'attaccamento all'ambiente dove si va ad operare.

Ricorderò per sempre Mister Gasperini e ne citerò a lungo i risultati, il suo genio e il carattere quasi impossibile. Ha fatto scuola nel mondo e l'ha fatto con i nostri colori. Per sempre grazie a lui e ha chi avuto la bravura e la fortuna nello scovarlo.

Adesso full drive e quattro ruote motrici su Ivan Juric: gli è stata messa in mano una corda e una picozza e gli è stato chiesto di scalare l'Everest, cosa che ha iniziato a fare senza perdere un secondo. Anche se fosse veramente quel mentecatto che molti si sono affrettati a definire merita enorme rispetto per le palle fumanti che ha dimostrato di avere.
Un'altra della tante categorie umane che parla prima del necessario. E qui ci sarebbe da fare un altro lungo discorso ma amo la sintesi e son già andato oltre.

Calep
By staff
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