La vulnerabilità della Dea
Se dessimo retta alla classifica – ma non solo a quella per la verità – la partita di domani contro l’Atalanta sarebbe catalogabile come “quasi proibitiva”. La squadra di Gasperini, a suon di organizzazione e qualità di gioco, ha smesso i panni di squadra-rivelazione ed è diventata una certezza di questo campionato. Campionato atipico, certo, dove le milanesi e la Fiorentina hanno steccato clamorosamente. Ma se l’Atalanta occupa il quinto posto – ed è a un passo dal certificarlo ufficialmente – non è solo per i demeriti altrui. È una squadra dall’impianto di gioco efficace e collaudato, che della giovinezza e della freschezza della sua rosa ha fatto un punto di forza. E che a Empoli spera di trovare almeno un punto, che gli consentirebbe di blindare il quinto posto e ottenere l’Europa senza turni preliminari.
La prova del nove è finalmente arrivata e non possiamo tirarci indietro. A centottanta minuti dal termine di questa tribolata stagione non si può più sbagliare, non si può mollare nemmeno di un centimetro. Gli azzurri saranno spinti dall’incitamento del loro pubblico, chiamato e prontamente arrivato in forze per stargli vicino. Anche questa volta calcoli non se ne possono fare. Perché è vero che il Crotone ha un impegno proibitivo contro la quasi campionessa Juventus, ma negli ultimi tempi tutto ciò che pareva scontato è andato a farsi benedire. E poi perché, badando alle nove combinazioni possibili, in molte non ci sarebbe grossa differenza tra sconfitta e pareggio. L’imperativo è osare. Per superare la dea e per superare anche i nostri demoni. Solo per la vittoria, perché conta più di tutte.
fonte pianetaempoli.it