02/12/2022 | 11.45
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L’assurda pretesa di attenuanti specifiche - by Remo

Non è stata ancora innescata la miccia dello scandalo bianconero che già accorrono, in soccorso, molteplici voci a sostegno, sventolando gli spettri conseguenti alle dovute e pesanti accuse ed alle pesanti penalizzazioni che dovrebbero seguire

La rimozione della compagine torinese dalla classifica della massima serie, si dice, addurrebbe al calcio un disastro incontenibile, dato che le pay tv ne subirebbero un grave contraccolpo economico che investirebbe tutto il calcio nazionale. In altre parole, salvaguardando i torinesi dalla dovuta e giusta penalizzazione che loro compete, si salverebbe uno sport che, evidentemente non deve essere scannerizzato in profondità. Il calcistico bene comune deve essere salvaguardato come la specie che permane a rischio di sopravvivenza e non dovrebbero interessare i giochi sotterranei che si debbono nascondere alla pubblica opinione ed in particolare agli organi di controllo. Per assurdo mi viene da pensare ad un campionato ‘riservato’, come voleva mister Monociglio, riservato a squadre dello stesso livello, ove si dilatano al massimo grado, sino ad eliderle, quelle sfigate quisquiglie che pare adombrino la mente dei benpensanti onesti. Si delinea, sempre più chiaro, il contesto di uno ‘stile’, tutto loro, inaccessibile, grazie al cielo, a tutte quelle compagini ‘indegne’ di calcare le loro stesse orme, tra cui l’Atalanta, che ha avuto il privilegio della loro caprina attenzione, ( scusate ovina!). Noi,in particolare, legati ad ancestrali concetti che pongono la linearità in capo alle nostre eterne convinzioni, non possiamo essere ammessi al loro livello e lo hanno detto senza riserve, a conferma di quella vuota, presunta superiorità, che spesso alberga nelle menti vuote. Il condizionamento della nostra conduzione è stato perfezionato e messo a punto, così che le società minori restano vittime di  un sistema che, sino a qui, ha protetto le grandi. Non resta che da augurarsi che queste assurdità siano definitivamente superate da una più oculata amministrazione della giustizia, la cui distruzione del Chievo, per entrare nel concreto, grida ancora vendetta. L’ obsoleto, fasullo mito del blasone, il cui prestigio si è spesso avvalso di nebulose e scorrette alchimie, motrici di fasulli potentati, può e deve tramontare con l’estromissione di questi personaggi, i cui colori erano già stati celebrati da Stanlio ed Ollio, nel film Muraglie. Certamente il loro titolo, quotato in Borsa, non comporterà il  crollo del nostro sistema monetario: attendiamo con fiducia il corso della giustizia che, con l’usuale lentezza, potrebbe migliorare, l’attuale prospettiva. Prendere con le pinze ogni tipo di contatto, con costoro, sarà, comunque, la nostra prospettiva vincente: almeno questo ammaestramento, vediamo di coglierlo.

Ancora e sempre forza Atalanta !

 

ReMo
By staff
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