24/04/2019 | 23.45
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L'Atalanta e il fattore "ic"

Il capitolo partenopeo ha avuto tre autori principali. Ovviamente, Duvan Zapata. E poi, il duo degli “ić”: Josip Iličić e Mario Pasalić. Si tratta di un caso il sincronismo temporale tra l’entrata in campo dello sloveno e il prendere le redini in mano della partita da parte dell’Atalanta? Ovviamente no. ConIličić in campo, la proposta offensiva della Dea è cresciuta in maniera esponenziale. Questo per la classe indubbia del numero 72 che, se associata a una volontà personale di far bene che sta aumentando di partita in partita, lo rende uno dei calciatori capaci di fare la differenza con la D maiuscola in Serie A. Atalanta Iličić-dipendente? Forse no, ma non è che siamo troppo lontani dal “sì”.

Il croato è stato il vero Giano Bifronte della sfida dell’impianto di Fuorigrotta. Dal praticamente invisibile del primo tempo al marcatore decisivo del secondo. Una metamorfosi che ha sancito una verità tattica: Pasalić non può fare il vice-Iličić, troppo leggero fisicamente per poter sfidare viso a viso le difese italiane. Invece, arretrato di qualche metro a centrocampo può sfruttare le sue doti tecniche e le sue capacità di inserimento con più libertà d’azione. E ieri, nella ripresa, ne ha dato dimostrazione.

Iličić e Pasalićil fattore “” dell’Atalanta. In queste cinque partite, il fattore che potrebbe fare la vera differenza per la Dea.

mondosportivo.it

By staff
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