L'Atalanta grande nel tempo by Renato
Risalire alla costituzione delle attuali società calcistiche, che, quantomeno a livello nostro nazionale , rientrano in un arco temporale antecedente, contenuto entro una media di circa centoventi anni, ci rivela che,in numero sparuto, si dedicarono direttamente alla dispute calcistiche, ma piuttosto erano sodalizi sportivi, dediti allo svolgimento di diverse attività ginnico sportive, tra cui rientrava il calcio.
Anche la nostra Atalanta, come altre, arrivò a previlegiare il gioco del football, dopo un periodo di attività, destinate a disperdersi nel corso degli eventi. Solo negli anni più recenti, per disposizioni dirette a tutte le società calcistiche in attività, si arrivò ad una organizzazione legalmente paritaria, che portò alla costituzione di società per azioni,vincolate al rispetto delle norme amministrative di legge. Dire che, a questo punto si sia arrivati ad una reale omologazione di tutte le realtà sportive, rimane unicamente una ipotesi, in quanto ognuna delle società resta legata alle proprie fonti originali, che ancora ne connotano determinate caratteristiche.
Talune sono nate in ambito dirigenziale di aziende che ne hanno determinato grandi possibilità di disponibilità economiche consentendo loro dei rapidi e consistenti investimenti, ancora a tutt'oggi sussistenti, mentre altre hanno dovuto adeguarsi alla lotta per la sopravvivenza, o sono scomparse, pur dopo aver raccolto lontani allori.
La nostra beneamata, che oggi sta maturando rendimenti, redditività e stabilità, non ha certamente fruito, per il passato, di ricchissime prospettive e, pur essendo una città decisamente industriale, non ha mai potuto attingere finanziamenti, possibili solo in prospettiva teorica. Le grandi città, quali Torino, Roma, Milano e Genova, hanno dato vita a due squadre, che si sono divise i tifosi, nel presupposto più aspro del tifo, creando dualismi che palleggiano la priorità della reale rappresentativa calcistica cittadina.
Pur ammettendo la mia possibile parzialità, credo che nessuna squadra italiana, abbia positive ed indiscutibili prerogative, quale la nostra Atalanta. Già definire ‘andare all’Atalanta, il fatto di recarsi allo stadio, circoscrive al popolo di Bergamo, Il piacere esclusivo di una appartenenza reale, al contesto sportivo e sociale.
Essere atalantini è uno stato mentale insito nell’essere cittadino bergamasco e tifoso di una società che ci rappresenta, in quanto ci appartiene. I limiti, di qualsiasi genere, specie per il passato, collimano con il medesimo orgoglio partecipato e consapevole, che ci anima oggi. Non ci siamo mai dispersi nei tempi meno brillanti ed abbiamo cementato un legame che oggi ci induce alla gioia ed all’orgoglio di non esserci mai dissociati, ma di averci sempre creduto. Nessuna città e nessun sodalizio sportivo è più grande e più reale del nostro e lo dimostrano tanti atteggiamenti di sostegno e di solidarietà, espressi alla società ed alla squadra, proprio nei contesti di maggiore difficoltà.
L’adesione ed il sostegno ai nostri colori sono insiti nel nostro dna di bergamaschi e di questa calda passione ne abbiamo fatto il contrassegno più gioioso. Le alternanze amore ed odio, specifiche di tante tifoserie, non sono atteggiamenti atalantini e ben lo sanno i nostri calciatori che lo percepiscono e lo condividono, dilatando all’incredibile gli sforzi ed i sacrifici per migliorarsi e crescere.
Una conduzione tanto illuminata e positiva, quale l’attuale, propala le qualità di Bergamo e dei suoi abitanti, sempre più in alto, a vette sino a qui inusitate e tutti debbono, al fine, darcene atto. Abbiamo avuto artisti, geni e santi ad impreziosire il nostro credito, ma non di meno una grande squadra arricchisce ed affascina tutto il nostro contesto urbano e ci afferma in tutto il mondo.
E’ il grande universo bergamasco, da sostenere ed amare: forza Atalanta !
Renato
By sigo