30/08/2023 | 07.27
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L’audio del VAR del rigore su Ndoye sarà presto pubblico



L’occasione sarà utile per comprendere le scelte del direttore di gare e – in sequenza – del VAR, sull’episodio più controverso della seconda giornata di Serie A.

Non sarà la prima volta, ma sarà comunque una delle occasioni più interessanti per capire. Il rigore negato dall’arbitro Di Bello, e dal Var Fourneau, in Juventus-Bologna che ha fatto infuriare Thiago Motta e l’AD bolognese Claudio Fenucci, sarà la portata principale della conferenza del 1° settembre a Coverciano in cui gli arbitri faranno il punto sulle prime due giornate di Serie A.

Cosa si sono detti Di Bello e Fourneau al microfono per non rivedere l’episodio? Se lo chiedono in tanti. E a breve – secondo quanto riportato da La Repubblica – ci sarà l’occasione di ascoltare la conversazione intercorsa tra i due dopo l’intervento di Iling-Junior su Ndoye a pochi passi dalla linea di porta. «Un errore evidente, prima dell’arbitro e poi dei due uomini in sala VAR», il commento dell’AIA. Sbaglio che costerà uno stop ai due arbitri ma anche all’aiuto VAR Nasca, altrettanto responsabile.






Quando la FIGC chiuderà l’accordo per gli audio su DAZN certamente sarà possibile ascoltare l’episodio in tv. Nell’attesa è facoltà del designatore Rocchi usare l’audio degli episodi a scopi didattici, per illustrare quale sia stato l’errore e perché sia capitato. Per questo, venerdì, sarà possibile avere l’occasione di ascoltare i dialoghi tra VAR e arbitro.

E fare capire perché sia stato deciso di non assegnare il rigore e di non prendere neanche la decisione di mandare l’arbitro al monitor per farsi un’idea e capire che forse, quello che il direttore di gara aveva visto a velocità normale, era diverso da ciò che era successo realmente. Una cosa simile era stata fatta già tempo fa, per il famoso fallo di Dumfries su Alex Sandro in Inter-Juve del 2021.

E da quel giorno molte altre sono state le aperture in questa direzione. La richiesta di poter trasmettere gli audio comunque non è ancora arrivata in Federcalcio, dove nessuno vuole comunque alzare barriere per evitarlo. La trasparenza è tema caro all’AIA e ancora di più al presidente della FIGC Gravina.

fonte calcioefinanza.it




By marcodalmen
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