Stamattina, a nome di Marcodalmen, uno dei membri piu' attivi del nostro staff, abbiamo pubblicato poche righe relativamente alla cessione di Retegui chiedendoci "chi sara' il prossimo" corredato da immagine di uomo con la testa tra le mani.

La sensazione, leggendo, è quello che la societa' stia sbaraccando.

Non e' assolutamente cosi'. L'offerta era impareggiabile (letteralmente, nel senso che non si poteva pareggiare) e il desiderio del giocatore chiaro (anche perche' va a guadagnare 10 volte rispetto a prima).

Nell'ultima puntata dell'ottimo videotalk "Dai che l've'" che abbiamo riportato l'altro ieri, viene specificato bene come sia molto mirato il mercato neroazzurro attuale, soprattutto in entrata, sintomo di voler continuare a costruire bene.

Inoltre il modus operandi dei Percassi ha sempre vissuto tipicamente di reinvestimenti, anche per un discorso di minor incidenza fiscale. L'Atalanta dispone ora di molta liquidita' e i reports per la Rete ci dicono che non sta perdendo tempo

Quindi non stiamo sbaraccando, questa almena la mia impressione, anzi. Poi la cosa migliore sarebbe aspettare comunque la fine del mercato ed e' ancora lunga.

La differenza della nostra "redazione" rispetto ai media ufficiali e' che restiamo soprattutto tifosi e, da tifosi, continuiamo ad avere idee diverse anche se cio' possa compromettere la linea editoriale.

Ecco perche' a volte possiamo risultare contraddittori. Abbiamo la presunzione di lasciar dire tutto a tutti nel reciproco rispetto. Come se allo stadio non ci fossero barriere tra settori.

Anche se li', in presenza fisica, forse qualche sana discussione tra atalantini, nascerebbe spesso ("zet de la rassa bergamasca, fiama de rar, sota la sender brasca")

Nella speranza di essere stato chiaro

Calep