20/12/2020 | 20.59
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Le pagelle... degli altri - Dzeko e Mkhitaryan unici a salvarsi





Mirante 5 - Lavoro al minimo sindacale per tutto il primo tempo, nel secondo no: zero colpe su Zapata, molte nell'uscita sul gol di Gosens. Muriel, poi, lo manda al bar, al pari di Ilicic.

Mancini 5,5 - Ha imparato il mestiere da Gasperini, in gran parte, e sfoggia le sue abilità per tutto il primo tempo. Non evita il crollo successivo, ma ha poche colpe dirette.

Smalling 5 - Comincia e sembra avere il piglio giusto per domare Zapata. Si rivelerà solo una lontana illusione: il colombiano lo scherza sull'1-1, e da lì è buio.

Ibanez 5 - Ai limiti della perfezione nella prima frazione, la seconda, con il suo diretto avversario che da Pessina diventa Ilicic, è invece alle porte dell'incubo. Con tanto di tunnel.

Karsdorp 5 - Concentratissimo sulla fase difensiva, si dimentica di attaccare, in teoria il suo sport preferito. Sulla lunga distanza finisce per non contenere più Gosens.

Pellegrini 5,5 - Arretrato in mediana, oggi è chiamato a mettere più sostanza che raffinatezza. Non brilla granché, almeno si sacrifica finché rimane in campo.

Veretout 5 - Come per gli altri, primo tempo di grande spessore prima di sparire. Peggio: il suo folle retropassaggio lancia Muriel verso il 3-1. Regalo di Natale anticipato non richiesto.
(dall'82' Villar s.v.)

Spinazzola 6 - I rimpianti per il palo colpito al minuto 8 sullo 0-1 si sono sentiti dalla sua viva voce nell'intervallo, ma col senno di poi non rende. Fuori per un acciacco.
(dal 66' Bruno Peres 5,5 - Subentra nel momento critico, e come tutti i suoi compagni finisce per essere travolto dalla corrente).

Pedro 5 - Mai realmente nel vivo delle trame d'attacco giallorosse, non riesce a mettersi in evidenza neppure nel grande primo tempo dei suoi. Sgomita, ma oggi non basta.
(dal 78' Cristante s.v.)

Mkhitaryan 6,5 - Comincia molto bene: attacca una prateria a sinistra e ispira l'assist vincente per Dzeko. Cerca spesso il bosniaco, rendendosi poi però meno pericoloso.

Dzeko 6,5 - Ci mette tre minuti a trovare la via del gol, dimenticato colpevolmente da Romero. Tanto lavoro da pivot: utilissimo nel primo tempo, meno nel secondo.

Allenatore: Fonseca 5,5 - L'idea tattica è chiara, e si vede dai primi palloni: rispondere colpo su colpo alle marcature individuali dell'Atalanta, con la convinzione di poterla spuntare in ogni singolo duello. Questo succede per tutto il primo tempo, in cui la Roma riesce a rendere inoffensiva la Dea, con il vantaggio di un gol all'intervallo che a tratti pare stretto. Nel secondo tempo, invece, il vento cambia improvvisamente e, sotto l'ispirazione di uno sloveno con la 72 sulle spalle, diventa tempesta. La Roma non riesce ad opporsi, e finisce travolta, in un mix tra stanchezza venuta fuori di prepotenza e qualità degli avversari che è cresciuta. Quarantacinque minuti quasi perfetti, gli altri quasi zero. Il totale non viene sei.



Fonte: tmw.com
By Gandalf
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