04/11/2023 | 20.24
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Le pagelle dell'Inter



Sommer 7 - Finisce senza clean sheet ed è quasi una novità. Senza parate clamorose, mette i guantoni ed è anche lui a firmare i tre punti d'oro dell'Inter.

Pavard 5,5 - Fa tremare tutta l'Inter col suo ginocchio sinistro, anche se i successivi accertamenti tranquillizzano. Mezz'ora di fatica: Lookman gli gira attorno e s'infila nei vuoti tra i reparti dell'Inter, creando non pochi problemi alla retroguardia di Inzaghi. (Dal 33' Darmian 7 - Entra e conquista il rigore che sblocca la partita, sull'avversario diretto si applica con ben altro piglio rispetto al francese).

De Vrij 6,5 - L'anno scorso, in una gara del genere, Inzaghi avrebbe rinunciato ad Acerbi centrale? No, e la risposta sta nelle prestazioni dell'olandese, che anche stasera soffre poco e nulla, pure al cospetto di Scamacca.

Acerbi 6,5 - Prova pure a fare il Bastoni con alcune sortite offensive. Dietro, nonostante il valore dell'avversario, le sbavature stanno a zero.

Dumfries 6 - La pecca, e per carità non è poco, sta nel gol che si divora a tu per tu con Musso: poteva evitare dieci minuti d'ambasce nel finale. Più compassato rispetto alla versione Maicon ammirata contro la Roma.

Barella 6,5 - Indossa molto presto il turbante alla Chiellini, si spende e si spande in mezzo al campo: non sempre efficace, bello il filtrante per Dumfries nel finale.

Calhanoglu 7 - Il gol che sblocca la partita lo costruisce lui, dall'inizio alla fine: il lancio al bacio per Darmian, il rigore che neanche il volo di Musso basta a sventare. Centro di gravità permanente dell'Inter. Meno illuminante, se non per gli avversari, il retropassaggio che mette in difficoltà Dimarco. (Dall'86' Asllani s.v.).

Mkhitaryan 7 - Ha la grande qualità di mantenere gli standard anche mentre gli altri attorno a lui vivono di alti e bassi. Recupera e costruisce il pallone che Lautaro trasforma nel raddoppio, manda in porta Dimarco. Ogni volta ricorda perché Inzaghi non rinuncia mai a lui. (Dal 70' Frattesi 6 - Nella mischia, più che domarla, un po' si perde).

Dimarco 5 - Sotto il treno Zappacosta in avvio, gli prende le misure e conquista campo in progresso di gara, sfiorando anche la rete. Il fallo di Lookman sul 2-1 di Scamacca, seppure non giudicato tale dall'arbitro Sozza, è solare ma non alleggerisce l'ingenuità del biondo mancino. (Dal 70' Carlos Augusto 6 - Tiene il campo, senza ghirigori, quando all'Inter interessa solo portarla a casa).

Thuram 5,5 - Inzaghi non lo toglie più, anche se oggi si poteva forse osare. Una sola sfuriata delle sue, quando a suon di dribbling semina il panico nell'area orobica.

Lautaro 7 - Non segna da due partite e la cosa fa notizia perché non gli capitava da aprile. C'è due senza tre: di gol ne fa due, uno annullato per questione di centimetri e l'altro bellissimo. Per il resto, il refrain della sua carriera: quanto lavoro sporco e intelligente al servizio dei compagni. (Dall'86' Sanchez s.v.).

Simone Inzaghi 7 - Squadra che vince si cambia… poco. Schiera l'undici delle serate di gala, o quasi, lo cambia quando serve e questa è forse la vera grande novità della stagione. Bello l'attestato di stima per Asllani nel finale: ha più fiducia nella sua squadra e si vede. Nove su undici in campionato: solo conferme.

fonte tmw.com
By marcodalmen
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