Lega A, svolta storica: ok ai Fondi, una media company tratterà i diritti tv
Ha vinto Paolo Dal Pino: la Lega di Serie A ha dato il via alla creazione di una Media Company per la commercializzazione dei diritti tv del campionato italiano. Inoltre ci sarà una parte sportiva. La Lega sarà divisa in due. I 20 presidenti dei club, nel corso dell'assemblea di Milano, hanno votato infatti all'unanimità la creazione di una newco che si occuperà della vendita dei diritti televisivi.
La votazione all'unanimità da parte dei 20 club è un segnale di grande unità su un argomento così delicato. Un tema su cui ha puntato fin da subito il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino. Lotito aveva tentato un'altra strada, cercando di fallire l'operazione, così come De Laurentiis preferiva un Canale della Lega : ma anche loro oggi hanno votato a favore di questa soluzione, un'autetica rivoluzione per la Lega di A. Che ora guarda al futuro con maggiore traquilittà e può cercare di recuperare il terreno perduto. Anche Galliani, ad del Monza (serie B), aveva espresso alcune perplessità sull'operazione. Nessuna decisione ancora sulle due offerte pervenute dalla cordata Cvc, Advent e Fsi (da 1,625 miliardi per il 10%) e dal duo Bain-Nb Renaissance (1,35 miliardi sempre per il 10%): la decisione è stata quella di approfondire le proposte di entrambe le cordate, per sceglierne una a breve. Scelta che verrà fatta in una prossima assemblea. Bocciate invece le offerte di finanziamento. Ora il contratto dei diritti tv 21-24. Addio al Canale della Lega, sarà una newco a trattare con i broadcasters.
Dal Pino ha elogiato in assemblea anche Preziosi, patron del Genoa, per avet tenuto compatta la situazione. Lotito ha avuto buon senso, non avrebbe trovato i sette voti per bloccare il progetto, ha tentato di rinviare la votazione poi si è arreso. Dal Pino ha avuto dalla sua subito i big club, dalla Juve di Sgnelli, al Milan di Scaroni, dal Torino di Cairo alla Roma e alla Fiorentina. Hanno subito capito l'importanza di questa svolta.
"Per me questa è la soluzione", ha affermato il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, rispondendo a una domanda su come si procederà con il progetto della media company nel caso in cui non si raggiungesse l'accordo con una delle cordate di fondi di private equity. "Ormai la soluzione non è più quella di andare con gli intermediari",
repubblica.it
La votazione all'unanimità da parte dei 20 club è un segnale di grande unità su un argomento così delicato. Un tema su cui ha puntato fin da subito il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino. Lotito aveva tentato un'altra strada, cercando di fallire l'operazione, così come De Laurentiis preferiva un Canale della Lega : ma anche loro oggi hanno votato a favore di questa soluzione, un'autetica rivoluzione per la Lega di A. Che ora guarda al futuro con maggiore traquilittà e può cercare di recuperare il terreno perduto. Anche Galliani, ad del Monza (serie B), aveva espresso alcune perplessità sull'operazione. Nessuna decisione ancora sulle due offerte pervenute dalla cordata Cvc, Advent e Fsi (da 1,625 miliardi per il 10%) e dal duo Bain-Nb Renaissance (1,35 miliardi sempre per il 10%): la decisione è stata quella di approfondire le proposte di entrambe le cordate, per sceglierne una a breve. Scelta che verrà fatta in una prossima assemblea. Bocciate invece le offerte di finanziamento. Ora il contratto dei diritti tv 21-24. Addio al Canale della Lega, sarà una newco a trattare con i broadcasters.
Dal Pino ha elogiato in assemblea anche Preziosi, patron del Genoa, per avet tenuto compatta la situazione. Lotito ha avuto buon senso, non avrebbe trovato i sette voti per bloccare il progetto, ha tentato di rinviare la votazione poi si è arreso. Dal Pino ha avuto dalla sua subito i big club, dalla Juve di Sgnelli, al Milan di Scaroni, dal Torino di Cairo alla Roma e alla Fiorentina. Hanno subito capito l'importanza di questa svolta.
"Per me questa è la soluzione", ha affermato il presidente della Lega di Serie A, Paolo Dal Pino, rispondendo a una domanda su come si procederà con il progetto della media company nel caso in cui non si raggiungesse l'accordo con una delle cordate di fondi di private equity. "Ormai la soluzione non è più quella di andare con gli intermediari",
repubblica.it
By staff