15/12/2019 | 12.45
0

Lettera al sito: "Il sogno si è realizzato."

 

Il sogno si è realizzato.

Diciamocelo, tutti lo speravamo, ma tutti avevamo una paura tremenda di ritrovarci a dire di nuovo “Grazie ragazzi per il sogno che ci avete dato”. Lo avremmo detto con convinzione ed orgoglio, così come lo abbiamo detto in modo spontaneo dopo le partite con Borussia, Copenaghen e lazio. Ed anche questa volta lo avremmo detto con un briciolo di amarezza.

Perché questi nostri sogni bellissimi, inimmaginabili fino a qualche tempo fa, sono sempre sembrati alla portata, per poi sfuggire ogni volta sul più bello.

Ma stavolta doveva andare in modo diverso dalle precedenti. L’esito doveva essere positivo. Stavolta la  dea bendata non poteva più voltarci le spalle, e doveva sorriderci. Mai una volta che ci avesse aiutati nelle precedenti partite decisive. Rimpalli sfortunati, palloni scivolosi per la pioggia, tiri decisivi fuori di un nulla, la lotteria dei rigori, arbitri non all’altezza e sala VAR distratta (eufemismo).

Stavolta invece tutto è girato per il meglio, a partire dai piccoli episodi, che spesso sono quelli che fanno la differenza. Il VAR che funziona e che giustamente annulla il loro gol, convalidando in seguito il nostro (in Italia sarebbe successo?), Muriel graziato dall’espulsione, il loro giocatore espulso per aver sfiorato Freuler (anche se, diciamocelo, sembrava un po’ il fallo di reazione fatto da Ilicic durante la partita con il Cagliari), il loro tiro che colpisce la traversa ed esce.

Non abbiamo rubato nulla, ma se anche uno di questi episodi fosse stato valutato in modo diverso, magari ora non staremmo festeggiando. A proposito, complimenti al loro allenatore che non ha protestato, mostrando classe e fair-play sconosciuti nella nostra patria. Da adesso lui avrà la mia stima, e la sua squadra il mio augurio per ben figurare in Europa League.

Ed ora? Ora sono due giorni che sto camminando tra le nuvole, che sto toccando il cielo con un dito. Non dimenticherò mai l'emozione di esultare abbracciato a mio figlio, saltare insieme ed accorgermi che entrambi stavamo piangendo di gioia. 

Il sogno che sembrava impossibile, è realtà. Siamo tra le migliori 16 squadre d’Europa. Godiamoci questo momento e basta.

Abbiamo portato un po’ di freschezza al calcio italiano ed europeo. Abbiamo messo a tacere chi ci voleva morti prima del tempo. Abbiamo dimostrato che i soldi non bastano per ottenere i risultati. Bisogna programmare e lavorare duro, così come affermato dal Papu. E cosa c’è di più bergamasco dell’ottenere i risultati con orgoglio, sacrifici, abnegazione e duro lavoro? E’ questa l’essenza della squadra. Ed è questa l’essenza di Bergamo. Che mai come ora si rispecchiano una nell’altra.

Adesso mi sento di dire che comunque vada sarà una vittoria.

Se dovessimo incontrare una tra Valencia e Lipsia, potremmo sperare che l’impossibile si possa ancora una volta materializzare. Se invece sarà una tra Barcellona, Liverpool o Bayern, chiuderemmo in bellezza la nostra avventura, anche se questi ragazzi ci insegnano che mai bisogna dare nulla per scontato.

Poi penso quando ci potrà ricapitare. Ma in fondo è lo stesso pensiero che avevo fatto dopo la vittoria con l’Everton, dopo la partita  con il Dortmud, dopo Copenaghem, e dopo la finale di coppa Italia. Ogni volta pensavo che quello potesse essere l’apice della nostra avventura. Eppure, sogni anno saliamo sempre più in alto. Chissà fino a dove potremo arrivare...
Sarà però fondamentale non dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Ricordiamoci del passato, per gustarci il presente ancora di più e per non rimanere scottati da un futuro che non potrà essere sempre così roseo.

Ma la cosa più difficile ora sarà entrare in campo domenica a Bologna con le giuste motivazioni. Dopo una sbornia come quella di questi giorni sarà di vitale importanza ritornare con i piedi per terra, così da dare continuità ai risultati che ci hanno proiettai nelle zone altissime della classifica. Perché ora che siamo lassù non dobbiamo dimenticare che nulla ci è dovuto per diritto divino e senza l’impegno e l’applicazione è facile cadere in basso. Ricordiamoci che siamo l’Atalanta. Per fortuna.

Ago76

Anche con un colpo di fortuna.

By staff
0 commenti