29/11/2021 | 23.45
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Lettera al sito: Arbitraggi a sudditanza psicologica VARiabile

Il continuo piagnisteo sugli arbitraggi non mi attrae molto e cerco di spiegare il perché.
Per la mia storia atalantina non ho ricordi di particolari favoritismi nei nostri confronti al contrario vi garantisco che quando a Bergamo arrivavano le squadre, cosiddette di rango, c’era d’aspettarsi di tutto.
Ricordo arbitraggi davvero vergognosi che ormai ci eravamo abituati a considerare normali.
La mia opinione è semplice e capisco che possa non essere condivisa.
Un arbitro che vuole fare carriera consciamente o inconsciamente sa perfettamente che se sbaglia a sfavore di una “grande” rischia di rovinarsi la carriera.
A differenza se l’errore è verso una “piccola” le polemiche dopo un giorno vanno nel dimenticatoio.
Qualcuno la chiama sudditanza psicologica e anche se il termine non mi esalta probabilmente c’è del vero.
L’Atalanta deve mettere in preventivo questo e avere la forza di andare oltre, lo stesso concetto vale e addirittura è esponenziale per le competizioni internazionali dove le forze economiche sono smisurate.
Oggi c’è la VAR non è la soluzione definitiva ma per certe azioni diventa un arbitro realmente imparziale.
E’ una novità per tutti e speriamo che possa migliorare e ridurre la famigerata “sudditanza psicologica” anche se poi l’arbitro può condizionare una partita anche senza essere determinante negli episodi di competena della VAR.
Ma questa Atalanta sta dimostrando di essere più forte di tutto.

Sempre Forza Atalanta

Alex

 

Cos'è e come funziona il VAR | DAZN News Italia
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