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Quando ho incontrato Isabelle, una splendida donna francese, me ne sono innamorato. L’ho strappata a Milano dove viveva da vent’anni , prima ancora a Parigi, per farla planare a Bottanuco City.

Le sue radici però sono al Nord della Francia, a Lens dove vivono la madre e i fratelli, terra di miniere di carbone dove si innalzano suggestive montagne neroverdi ( fatte di scarti del carbone) chiamate Terril.
Lì si trova anche la squadra locale del Lens, i giallorossi Sang et Or come si fanno chiamare loro (sangue e oro), tifosi nei quali ho rivisto lo stesso attaccamento di noi Atalantini per la Dea. C’è anche una grande rivalità con il Lille distante appena 40 km, un po’ come con il Brescia.
Sapevo che ci potevano essere motivi sconosciuti per cui il destino mi avesse portato fin lì ma, tra i più imprevedibili, ecco quello che mi ha lasciato a bocca aperta quando sono entrato in quella piccola casetta di mattoni rossi.
Nell’angolo della credenza nel soggiorno la riproduzione di una testa femminile, acquistata da Isabelle trent’anni prima a Parigi, in una esposizione vicino al Louvre.
Ecco ti ho trovata!! Grande amore mio…

Max68