26/03/2020 | 17.28
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Lettera del Bocia a Percassi

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COSA STIAMO ASPETTANDO…
Ho sempre pensato che l’Atalanta fosse tutto nella mia vita (e lo è stata), che fosse l’unica certezza della mia esistenza (e lo è stata); nell’amarla ho amato la città, l’ho vissuta in lungo e in largo: Bergamo è la città dove sono nato! Negli ultimi decenni, con la rabbia per tutte le vicissitudini sopportate sulla mia pelle, nei miei sfoghi ripetevo a me stesso (e non solo) che non mi sentivo né italiano né bergamasco, ma solo atalantino.

La gogna mediatica sulla mia persona e sulla mia famiglia, le troppe, tantissime restrizioni, ed una diffida praticamente a vita, mi hanno portato a pensare ad una città che fondamentalmente non mi meritava… e non mi meritavo più. Esisteva per me solo il mondo di LEI e della sua CURVA!!!
Oggi riscopro con prepotenza che il cuore scoppia di amore e di dolore per Bergamo.
Vedere la città che soffre, in ginocchio, che combatte negli ospedali contro la morte ogni giorno è atroce e doloroso. La rabbia è tanta, tantissima, quando percepisci che se ne stanno andando molti dei nostri ricordi più cari e gran parte della nostra storia cittadina, dove ognuno piange i suoi morti senza un ultimo
saluto, senza nessun preavviso.

La difesa del territorio noi ultras l’abbiamo messa sempre al primo posto, ma ora, oltre a questo, anche la tutela della salute di ognuno di noi è stata calpestata.
Anche alcuni parlamentari e alcuni sindaci (chiaramente non tutti) fin dall’inizio non hanno fatto un granché per chiudere le ditte dei loro rispettivi paesi, anzi… E i padroni di grosse aziende sul territorio hanno pensato più alla produzione che a salvaguardare dal contagio i propri concittadini, i propri
operai!!!
Con tutto il rispetto per la Protezione Civile, avrei voluto la conferenza stampa di tutti i giorni nella nostra
città, sul posto dove muore la gente: solo così si sarebbero resi conto di quante palle ci hanno raccontato fin dall’inizio da Roma, di quanta ipocrisia e falsità si sono spese su questa maledetta influenza!!! Stare a Bergamo sarebbe servito ad aiutare i nostri sindaci in difficoltà a chiudere i Loro paesi immediatamente, senza aspettare!

Mi sento invece di ringraziare gli alpini della nostra provincia per quello che hanno fatto e stanno facendo: ancora una volta sono stati esempio di concretezza e altruismo. E un riconoscimento va ai ragazzi del mio gruppo che si sono adoperati per aiutare, con i mezzi a disposizione, diverse realtà fra le quali proprio gli alpini. Vederli nelle vesti di imbianchini, per aiutare nei lavori di allestimento del reparto ospedaliero in fiera, mi ha davvero riempito il cuore.
Poi vedo la TV e il cuore piange: ti senti impotente, distrutto dentro; vedi la tua gente che se ne va da sola, con i carri dell’esercito, in altre città per la cremazione. In un altro canale televisivo vedi che parlano e discutono, litigano per il calcio, per quando riprendere il campionato e inevitabilmente si parla
di denaro, di diritti TV, di stipendi, di ricavi… quel maledetto denaro che distrugge il senso e il valore di una vita!

Ancora oggi mi accorgo che, più passa il tempo, più si perdono i “pezzi”.
E A BERGAMO MANCANO PURE LE BARE!!!
Mi esce quindi normale e spontaneo… caro presidente Percassi, di poter pensare che sia possibile che per l’Atalanta il campionato finisca qua. Magari non sarà fattibile, ma io voglio pensare che la nostra
Atalanta, per quanto la amiamo, sia un esempio per tutti in questa guerra, indipendentemente da cosa
decideranno i vertici del calcio. So che questo va contro i suoi stessi interessi economici, ma so anche che lei è uomo di fede. E non importa perdere tre a zero a tavolino ogni partita: Bergamo e la sua gente vengono prima della nostra squadra!

E poi, credo basti pensare anche a quanti tifosi atalantini
si è portato via questo maledetto virus.
Non pensiamo che tornare all’Atalanta equivalga al ritorno alla normalità, vorrebbe dire non rispettare chi non siamo riusciti a piangere e che per Bergamo ha dato la vita.
Andare e ritornare all’Atalanta c’è sempre tempo e un giorno, neanche tanto lontano, vinceremo lo scudetto; ma ora esultare per un gol di Gomez non ha più senso, vorrebbe dire essere egoisti e non rispettare la Bergamo che ci ha lasciato TRAGICAMENTE e quella che deve ancora piangere!
È solo un parere personale, ma conoscendola un po’ sono sicuro lei possa pensarla come me: questa unica già storica strage cittadina merita un’altrettanto unica e storica decisione.
Con rispetto e fede

Ultras nella vita non solo alla partita

Claudio

fonte: sostienilacurva

By sigo
131 commenti
mr magoo
06 Aprile 2020 | 13.27

Ma è vero che è tornato ed è stato sanzionato ? 

ReMo
27 Marzo 2020 | 17.48

Il mondo , a tutte le latitudini e longitudini, è stato spesso attraversato da sconquassi, fisici, bellici ed endemici, che hanno violentato la normale gestione del vivere, lasciando in eredità pesanti recuperi ed ardue riprese della normalità. Questa volta, per guardare in casa nostra, un flagello subdolo e feroce, si è insinuato in tutti gli aspetti della vita, mietendo infinite vittime e rivoluzionando, con paure ed incertezze, ogni umana attività. Morte, sofferenze, paure, si affardellano all'interruzione delle attività ingenerando la disfatta economica, individuale e nazionale. Allo spontaneo senso di impotenza e rassegnazione, che ci farebbe precipitare in peggiori disastri, possiamo opporre la giuste reazione per poter recuperare tutto ciò che ancora si appaleseà possibile, previo onerevole riconoscente rimpianto verso tutti coloro che ci hanno lasciato. Ma la vita dovrà, inevitabilmente riprendere quota, senza tradire, ne abdicare, agli obiettivi, precedentemente prefissatici, che abbiamo dovuto, giocoforza, abbandonare. Il tutto conformandoci alle disposizioni che saranno dettate dai vari comparti che gestiscono le attività della vita sociale, con la medesima diligenza che ci è stata suggerita per uscire da questa malaugurata epdemia, rispettando i tempi e le indicazioni che ci saranno impartite. Non vedo per quale motivo dovremmo mortificare la partecipazione all'eventuale ripresa di un campionato di calcio ,i cui termini seguiranno, beninteso, un elementare organigramma di priorità, logico ed allineato. Ci sono tempi per ogni evenienza, ma passato il tempo dei lutti, non potremo astenerci dal riaffrontare gli impegni della vita, attingendone le migliori energie, per una vera rinascita completa.


 


 

Oetzi Moro
27 Marzo 2020 | 16.22

Ciao Fara! Come diceva il tipo del video? dove se l`attaccava l`economia?

Oetzi Moro
27 Marzo 2020 | 14.25

Capisco benissimo e condivido le emozioni di Caludio (a cui mando un abbraccio anche se al conose miga) ma non sono completamente daccordo con lui: a parte il fatto che al momento attuale non è nemmeno possibile immaginare quando si potrà ripartire. Spero lo si faccia solo quando tutto sarà risolto senza forzare i tempi e senza che ci sia più rischio per nessuno. Se domani per miracolo il virus sparisse dalla faccia della terra sarebbe giusto ripartire il prima possibile, ma senza forzare i tempi, per ricordare i morti, per i parenti e amici, per quelli che sono stati più soli del solito, per quelli che inevitabilmente avranno conseguenze post traumatiche, per le donne e i bambini che subiscono violenza in casa e che in questo periodo sono costretti a vivere a stretto contatto con i loro demoni senza poter scappare o poter chiedere aiuto, per fare un applauso a medici, infermieri, volontari, tutti quelli che lavorano nei e per i negozi, per tutti coloro che mettono a repentaglio la propria salute, per gridare tutti un bel VAFFANCULO A CONFINDUSTRIA. Il rovescio della medaglia sarebbe il fatto che ripartendo troppo presto non ci sarebbe il tempo di cambiare tutte le cose che andrebbero cambiate sia nel calcio ma soprattutto nel mondo capitalistico in cui l`economia, il benessere e la troppa comodità sono stati messi al di sopra di ogni valore.

farabundo

In risposta a: Oetzi Moro

27 Marzo 2020 | 15.20

ciao nicoslo


non scriverlo due volte quello che hai messo in maiuscolo


qui dentro son tutti con lo yacht e i maggiordomi a busta paga

labilehc

In risposta a: farabundo

27 Marzo 2020 | 17.13

Uno straquotone....

Oiggaiv

In risposta a: labilehc

27 Marzo 2020 | 18.43

+1

Raindog

In risposta a: Oetzi Moro

27 Marzo 2020 | 15.24

Bravo. Anche io spero che domani si possa ripensare insieme un' altra società dove l' economia sia subordinata alla dignità dell' uomo e non viceversa. Ma dovremo farlo Noi persone comuni, non aspettiamoci alcun ravvedimento dalle alte sfere. 

Vic66

In risposta a: Raindog

28 Marzo 2020 | 08.43

Io conosco persone che non hanno lavoro , sono a casa da tanto tempo e le agenzie del lavoro ti chiamano per fare il tappabuchi ... logicamente dopo un anno che non si lavora i più si buttano e sperano ... sapendo però che appena tutto tornerà normale chi è a casa in malattia per paura si riprenderà il proprio posto di lavoro ( SE ci sara ancora ) , mentre per queste persone con l'acqua alla gola si ritornerà di nuovo senza lavoro .... è giusto FARE IL TAPPABUCHI E RISCHIARE LA VITA SAPENDO CHE FRA IN MESE O DUE SARANNO DI NUOVO A CASA ? 


Ah dimenticavo .... lavorano senza ddp... Non ci sono ...

marcotrisma
27 Marzo 2020 | 14.21

Continua  con il  tuo  ...ESILIO       che le'  mei  !


Il  TIFO  BERGAMASCO  rimane  nel  CUORE  e  non nel  dire al  PRESIDENTE     cosa  fare  !

Angeleri
27 Marzo 2020 | 13.11

CLAUDIO stavolta hai fatto la pipìfuori dal vasino. Ma che discorso è il tuo?Caliamo le braghe? Ma calale tu le braghe

1907CAREAS
27 Marzo 2020 | 12.59

Condivido al 100%, nulla da aggiungere...e’ la triste verità 

unodibergamo
27 Marzo 2020 | 12.41

Estratto intervista di Cesare Prandelli sul giornale rosa


Domanda: Per ora si discute di bilanci, stipendi e aiuti statali.


Risposta: «Capisco che il calcio sia azienda e abbia le sue preoccupazioni, ma sarebbe immorale ridursi a discutere di stipendi quando la gente muore e perde il lavoro. Si è volutomandare avanti il carrozzone a tutti i costi, tra porte aperte e chiuse, con le conseguenze che sappiamo. Davanti a certe logiche, resto disgustato. Mi auguroche la ripresa non sia affrettata. Le condizioni di sicurezza non bastano. Servono tempo e sensibilità»


Domanda: Cioè?


Risposta: «Bisogna lasciare decantare il lutto e il dolore. Ci vuole rispetto per chi ha sofferto.Non si può passare dal cimitero allo stadio in un giorno; da un convoglio di 150 bare alla ola. Se il calcio perde 3 o 4 mesi non cambia nulla. Non devono essere pronti a giocare solo i calciatori, deve essere pronta anche la gente a gioire».


 

unodibergamo

In risposta a: unodibergamo

27 Marzo 2020 | 14.37

Vabbè che vi sto sui coglioni (parlo a quelli del non mi piace) ma non sono mie parole, almeno leggete prima di cliccare ad cazzum rincoglioniti 

unodibergamo

In risposta a: unodibergamo

27 Marzo 2020 | 14.46

Beccato uno dei nickname perchè hai il cervello di un criceto 

labilehc

In risposta a: unodibergamo

27 Marzo 2020 | 17.17

Dovrebbe essere obbligatoria la motivazione del non piace.


Io quando lo metto dico sempre perché 

orobico72

In risposta a: unodibergamo

27 Marzo 2020 | 16.22

Non mi piace come personaggio sportivo ma ha detto parole bellissime

libero
27 Marzo 2020 | 12.16

Sento il bisogno di tornare a vivere con tutte le fatiche e le gioie che questo comporta. Al momento mi sento sospeso in un limbo, ogni giorno è una conta di nostri cari ricoverati o morti. E' chiaro che prioritario è sconfiggere questo maledetto ma non vedo l'ora di tornare a festeggiare per un gol della nostra amata, perchè la Dea occupa un posto speciale nella mia vita

Mauri62
27 Marzo 2020 | 12.07

Il campionato è finito e qualsiasi rattoppo non è credibile, per cui fin qui tutto ok. Ma da luglio.. Beh da luglio L'Atalanta DEVE essere il simbolo della rinascita, e noi, se ci arriviamo, con lei. E non ci vengano a spiegare come dobbiamo fare. Di consigli "per il nostro bene" ne abbiamo abbastanza. "Bergamo, Bergamo, noi cantiamo tutti insieme Bergamo...." Risorgeremo, nonostante tutto e tutti. E piangeremo.. Di felicità. 

SubbuteoGroup

In risposta a: Mauri62

27 Marzo 2020 | 13.22

A tal proposito, i campionati dilettanti stanno per essere annullati.


E 'già cosi per il basket, dove sono coinvolto. E' di ieri la nota ufficiale del Presidente Fip, Petrucci (un oter bu)


Per il fine settimana dovrebbe toccare ai professionisti.


E nel calcio?

Lorenz67
27 Marzo 2020 | 11.53

Sinceramente rispettando le opinioni di tutti io la penso l'esatto contrario.


Al di la' che senza nessuna notizia "certa" sul corrente campionato (personalmente credo sia impossibile che riprenda..) mi sembra superfluo ed anche un po' fuori luogo chiedere a percassi di ritirare la squadra.. oggi come oggi questa richiesta non ha alcun senso.. il campionato potrebbe essere dichiarato nullo o cristallizzato alla giornata XY quindi cosa c'entra?


Io se dovessi, oggi come oggi, chiedere qualcosa a Percassi sarebbe un'azione immediata e "pesante" per Bergamo.. potrebbe essere una megadonazione (es. gli 11 milioni del passaggio ai quarti di CL), un aereo di aiuti tramite i suoi contatti commerciali nel mondo, che ne so.. insomma un'azione immediata e concreta che potrebbe salvare ancora tantissime vite di nostri parenti, amici e conoscenti. Ecco personalmente chiederei questo.


Poi per il futuro, se e quando si ripartira', visto che l'Atalanta l'abbiamo sotto la pelle, voglio che ritorni in campo assolutamente... proprio due giorni fa durante la maratona su sky a chi non sono venuti gli occhi lucidi a rivivere certe emozioni, certi goal, certe trasferte... per qualche ora l'enorme tristezza e dolore si e' mischiata con i ricordi e le gioie vissute negli ultimi anni per la Dea..


Ho appena visto la serie The English Game, quel villaggio di poveri operai, a cui era appena stato tagliato il salario e quindi le gia' limitate risorse per la sopravvivenza, che si auto-tassa per poter consentire alla propria squadra di calcio di continuare a giocare... perche' come dice piu' volte il loro nobile avversario: "il calcio e' tutto quello che hanno!"


Lo stesso per noi bergamaschi, il ritorno in campo (quando avverra') sara' uno dei segni tangibili della ripartenza, della rinascita... ed anche solo una volta alla settimana solo Dio sa di quanto avremo bisogno di quei 90 benedetti minuti in cui la nostra mente dimentichera' le difficolta' che dovremo affrontare sulla via del ritorno alla normalita' grazie alle emozioni ed alle gioie che solo quella palla rotonda che rotola nella rete avversaria sa darci.


I nostri amici e parenti scomparsi saranno per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti, e chi tifava Dea sicuramente non avrebbe mai voluto vederci seduti a lutto nel silenzio come le vedove di cento anni fa a pietire compassione e commiserazione cosa che e' agli antipodi del nostro DNA di bergamaschi.


Tutti ci tireremo su le maniche e ripartiremo senza attendere aiuti che non arrivano e promesse politiche da chi ha le mani sporche del sangue dei nostri cari. La Dea sara' il simbolo della nostra rinascita e del nostro ritorno alla normalita', sicuro che se prima i ragazzi in campo sudavano la maglia, dopo questa tragedia che hanno condiviso qui insieme a noi, saranno ancora piu' "bergamaschi dentro"

SOTAONOTER

In risposta a: Lorenz67

27 Marzo 2020 | 12.37

Non ha scritto da nessuna parte che Percassi deve ritirare la squadra.


Gli chiede solo di non aderire nel caso LA MAGGIORANZA volesse cominciare in mezzo ai morti(per salvarsi dal fallimento),di non presentarsi alle partite finche' non saremo tutti fuori pericolo,finche 'non sara' finita questa tragedia.


Mi sembra una richiesta legittima e anche di animo nobile.(per me non avete inteso il suo pensiero non posso credere che siete diventati come gli agnelli la sera dell'heysel)


 P.S  Io a Percassi l'unica cosa che chiedo e' di mettersi al sicuro.

Lorenz67

In risposta a: SOTAONOTER

27 Marzo 2020 | 14.37

quindi oltre al dolore per la nostra tragedia dovremmo aggiungere il danno morale per tutti i noi tifosi di ritirarci da un eventuale (anche se altamente improbabile) continuazione di questo campionato?!?


Cioe' ma a che titolo? Qui ci sono dottori, infermieri, cassiere, volontari che stanno in trincea per salvarci rischiando la loro vita e quella delle loro famiglie, e noi dovremmo proibire, se le condizioni lo consentissero a dipendenti lautamente pagati di tornare a lavorare? 


Scusami ma trovo la digressione altamente egoistica (ed anche un poco arrogante se devo essere sincero).


Se uno vuole fare come le vedove del medioevo che tenevano il lutto per un anno intero lo puo' fare benissimo nel suo intimo e ne ha tutti i diritti ci mancherebbe. E' una cosa umanamente comprensibile e non necessita di giustificazioni.


Ma che qualcuno si arroghi il diritto di chiederlo come "capopopolo" quando il 95% pensa l'esatto contrario e vede la Dea come un'ancora, un appiglio di speranza di un ritorno alla normalita' mi sembra invece farla un po' troppo fuori dal vaso sinceramente.. pur concedendo tutta la buonissima fede e lo sconforto di questi momenti...

Lucas

In risposta a: SOTAONOTER

27 Marzo 2020 | 15.05

Be in poche parole di ritirarsi.. Non è che cambia tabto il discorso 

pag66dea

In risposta a: Lorenz67

27 Marzo 2020 | 12.49

Condivido al 100%, ritirare significa arrendersi, noi bergamaschi non ci arrendiamo, saremo più forti di prima, per i nostri morti, per noi stessi e vinceremo. Questi ragazzi, dimostrano un attaccamento alla nostra maglia e città, mai visto. Torneranno in campo, per noi e per la nostra gente che non c'è più, con motivazioni 100 volte superiori e non oso penare cosa succederà.

Cosmos62
27 Marzo 2020 | 11.12

Quando verrà(spero) il momento di ricominciare,L'ATALANTA deve ripartire xché L'ATALANTA è un simbolo x Bergamo,e se ritiri la squadra dai un segnale di Resa x la nostra Città,e probabilmente la sconfitta di questa dura e triste GUERRA.MOLA MIA .

Fork87
27 Marzo 2020 | 10.29

Rispetto per l'opinione, ma non condivido. Quando finirà questo momento avremo bisogno di CELEBRARE LA VITA, portando ognuno nel cuore i cari che ci stanno lasciando. Se ci togliamo anche i piccoli momenti di gioia cosa rimane? Rimane solo il dolore e si finisce per avvitarsi su quello. 

Raptorblue
27 Marzo 2020 | 10.28

L'Atalanta è squadra di calcio; i tifosi morti sono tifosi della Dea che non vedevano e non vedono l'ora di ricominciare per lasciarsi dietro tutto questo. E' prprio l'esultanza per un gol la gioia più immensa che si possa provare. Con il rispetto per il pensiero di tutti ritengo che prima si ricominica prima si rispettano e si ricordano i nostri morti. Altro discorso è quello che si doveva fare e fermare prima.


Comunque forza Magica Dea.

ragnorosso
27 Marzo 2020 | 09.25
Rialto23
27 Marzo 2020 | 09.15

Demagogo da Curva (badate bene con la C maiuscola.....) fuori dal tempo e da ogni ragionamento che abbia bisogno di un minimo di intelletto. Generoso si, ma spesso nella direzione assolutamente sbagliata.


Dovrebbe continuare nel suo esilio....anche con le parole.


Ad majora  

SOTAONOTER
27 Marzo 2020 | 09.02

Io vado cotrocorrente.


Credo che nella fretta di leggere ,qualcuno abbia saltato un passaggio chiave di questa lettera.


........ ma ora esultare per un gol di Gomez non ha piu' senso,vorrebbe dire essere egoisti e non rispettare la Bergamo che ci ha lasciato tragicamente E QUELLA CHE DEVE ANCORA PIANGERE !


Ecco in queste ultime parole(scritte in maiuscolo) si evince che il BOCIA esorta il presidente a non accettare in nessun modo che si giochi finche' non saremo tutti al sicuro, finche' non sara' tutto finito.


Guardate che lotito ed altri stanno forzando per riprendere prima possibile,se potesse farebbe giocare tutti a porte chiuse negli stadi del centro sud gia' a partire dalla prossima settimana!!!


Io concordo con il BOCIA,questo campionato e' finito !!!!Se ci fossero squadre che per non fallire sarebbero disposte a passare sopra ai morti,NOI  questo non dovremo accettarlo.........a qualsiasi costo!

Lorenz67

In risposta a: SOTAONOTER

27 Marzo 2020 | 14.59

scusa ma non sono d'accordo.


Pur ritenendo io stesso al 99.99% che questo campionato sia finito, se per un miracolo oggi stesso trovassero un rimedio per tutti disponibile e tra 2-3-4 settimane il campionato potesse ripartire con "zero rischi" magari a porte chiuse o giocato in antartide, per quale ragione o logica dovrei privare decine di migliaia di tifosi che subita una tragedia immane vorrebbero ritornare a riassaporare un pizzico di normalita', di emozioni positive, di gioia?


Io credo che pur comprendendo lo stato delle cose, vivendo lontano dalla realta' bergamasca ormai da tempo il bocia non possa avere quella presa diretta ed immediata della situazione che ha chi vive qui... l'angoscia delle sirene, dei familiari ricoverati e mai piu' rivisti, dell'incertezza quotidiana sul quando finira' tutto o di vivere un'incubo infinito.


Ecco forse e' tutto questo che l'ha portato a scrivere cose condivisibili e altre per me difficiil da comprendere o fuori luogo.

magallanes1
27 Marzo 2020 | 08.34

TG e testate on line:i tifosi Dell Atalanta hanno chiesto al presidente percassi di ritirare la squadra dal campionato.


 


I tifosi dell Atalanta NON vedono l ora che finisca questa situazione e di poter riabbracciarsi dopo un gol allo stadio. 

Savo72
27 Marzo 2020 | 07.07

Non sono d'accordo....i dottori non si sono fermati!!!!!! O arresi davanti a questo mostro invisibile......credo che i nostri giocatori e società abbiano dentro tanta rabbia e voglia di riprendere come tutti noi.....lasciamoli giocare se sarà possibile ed ogni vittoria sarà dedicata alla nostra gente che ci ha lasciato ....questo sarebbe il più bel saluto!!!!!!

Savo72

In risposta a: Savo72

27 Marzo 2020 | 17.45
cavron
27 Marzo 2020 | 06.34

Noi Atalantini, pur nel dolore, pur con i morti in casa, non vediamo l'ora che l'Atalanta riprenda a giocare e a vincere...anche questo serve per risollevarci....


Npn capisco il senso di ritirare la squadra, per rispetto di chi? I morti vanno onorati non piangendoci addosso...

Kaos76
27 Marzo 2020 | 01.35

Mi spiace ma stavolta non sono x niente d'accordo...


la dea appena possibile deve ripartire con le altre squadre e dare il massimo x Bergamo x rinascere insieme e continuare a sognare

meperme
27 Marzo 2020 | 01.22

A me piacerebbe invece vedere bergamo e l atalanta ripartitlre. Con rabbia e consapevolezza. Non vorrei mai fare il martire anche quando ci hanno messo al martirio.


Forza Bergamo 


Bidu
27 Marzo 2020 | 00.36

Claudio è una persona genuina, alcune opinioni seppur di pancia sono condivisibili come le critiche verso chi ha voluto tenere aperte arrività non essenziali e quella di fermare il calcio almeno per questa stagione.  


Meno condivisibile è il suo sbandierare costantemente la "difesa del territorio" che sinceramente non ho ancora capito bene cosa sia e a cosa serva

Celtic Frost
27 Marzo 2020 | 00.35

Assolutamente non sono d'accordo! Fermare l'Atalanta sarebbe come gettarsi la croce addosso e i bergamaschi sono l'esatto contrario..senza contare il fatto che la nostra Dea avrebbe un ruolo importantissimo nel far ripartire la voglia di normalità a tutti!


Ps: sarà anche una lettera personale ma già stasera in tv l'hanno presentata come la "lettera dei tifosi bergamaschi"..

nordwand
26 Marzo 2020 | 23.54

Io nn capisco tanti qui dentro che commentano con astio o comunque con una nota di cattiveria quanto ha scritto Claudio. Lo ha fatto a titolo personale e non a nome di tutti i tifosi, è un suo parere ed un suo suggerimento, condivisibile o meno, come potrebbe farlo chiunque. E chi lo conosce sa bene che lo fa con il cuore in mano, senza nessun secondo fine. 

Lucas

In risposta a: nordwand

27 Marzo 2020 | 00.06

Se si  decide di pubblicare un messaggio sui social si devono accettare scambi di opinione.. Altrimenti se da fastidio ce se li scambia tra amici e non al pubblico 

Lorenz67

In risposta a: nordwand

27 Marzo 2020 | 12.03

sinceramente un conto e' un pensiero personale di un tifoso qualsiasi, un altro e' quello di uno dei capi carismatici della curva


se vuoi esprimere un tuo pensiero personale allora non lo firmi perche' nella tua posizione sai benissimo che sara' ripreso come pensiero della curva o comunque dei tifosi dell'atalanta in generale, mentre non e' assolutamente cosi' e lo si vede dai commenti apparsi qui e su tutti i social.


che cosa c'entri poi l'appello al ritiro della squadra al presidente Percassi in un pensiero personale davvero non lo capisco.... credo che nella sua posizione almeno questo poteva evitarlo visto che non c'e' alcuna decisione presa sul campionato che probabilmente non si concludera' nemmeno.


E se anche ripartisse che senso avrebbe ritirare la squadra.. perdere 3-0 a tavolino ogni partita o addirittura rischiare la serie B per inadempienza? Aggiungere altre pene a tutti e tanti tifosi che non la pensano come te?


Personalmente mi e' tornata in mente la partita contro il Milan sospesa per il tombino... il volere di pochi di non giocare pagato caro dalla stragrande maggioranza dei tifosi.... no grazie!


 

CN_67
26 Marzo 2020 | 23.47

consiglio di leggere anche la lettera della nord della Lazio....mi sa che nascera' un fronte comune in tutta italia al di la delle rivalita'... 


 
BSoares

In risposta a: CN_67

27 Marzo 2020 | 07.21

Quale lettera? Mi daresti il link perfavore? Premesso che di solito preferirei leggere il Corano o Alla Ricerca del Tempo Perduto di Proust piuttosto che un comunicato della freccia laziale

BSoares

In risposta a: BSoares

27 Marzo 2020 | 07.21

Feccia

Angeleri

In risposta a: BSoares

27 Marzo 2020 | 13.03

CLAUDIO stavolta hai pisciato fuori dal vaso

Marc3
26 Marzo 2020 | 23.24

Il mio sogno sarebbe alzare una coppa e bagnarla con le lacrime che tutti noi ci stiamo portando dentro!

caniggia77
26 Marzo 2020 | 23.11

Sinceramente ritengo abbia espresso nella prima parte pensieri altamente condivisibili.. ma il risultato finale a cui giunge, è l’esatto opposto a cui giungo io... Per i Bergamaschi chiedere di fermare l’Atalanta, “quando la tempesta sarà passata”, è come chiedere ad un genitore in lutto, di non sorridere per il proprio figlio di 12 mesi che compie i primi passi.. o di non avere un istante di gioia mentre vede la figlia, in un attimo di spensieratezza, sorridere in altalena.. L’Atalanta Non è parte del problema... ma ha la facoltà per piccoli attimi di alleggerire i cuori feriti di una terra in sofferenza. Il Bocia dice che “esultare per un gol di Gomez vorrebbe dire essere egoisti e non rispettare la Bergamo che ci ha lasciati tragicamente”... No Claudio, esultare ad un gol di Gomez, che porta in alto i colori della nostra città, vorrà dire esultare anche in norme di chi non c’è più e che vorrebbe essere lì con noi... L’Atalanta potrà essere un raggio di sole ☀️ dopo la tempesta... e nei giorni più tristi... aiuta sicuramente più una giornata di sole che una giornata piovosa.

farabundo
26 Marzo 2020 | 22.21

molti aspetti condivisibili e alcuni un po meno, ma  un concetto che il claudio ha scritto senza tanti giri di parole é questo


"E i padroni di grosse aziende sul territorio hanno pensato più alla produzione che a salvaguardare dal contagio i propri concittadini, i propri operai!!!"



claudio libero


 

arcimbaldo

In risposta a: farabundo

26 Marzo 2020 | 22.25

Quegli stessi imprenditori, almeno nella mia zona, stanno pagando con la vita dei propri genitori.... coloro che hanno costruito la loro ricchezza... e ti assicuro che nella maggior parte dei casi non li sta fermando nemmeno questo. Cosa vogliamo che questa gente pensi alla vita dei propri operai???

farabundo

In risposta a: farabundo

27 Marzo 2020 | 15.17

alla faccia dú cazz


questo sito pullula di imprenditori granosi....


14 tasti rossi x aver riportato una frase del claudio da scolpire nel marmo...

Raindog

In risposta a: farabundo

27 Marzo 2020 | 15.28

Anche tanti lacchè.. 

eziogol2

In risposta a: farabundo

27 Marzo 2020 | 16.36
arcimbaldo

In risposta a: farabundo

27 Marzo 2020 | 23.21

No comment 

arcimbaldo
26 Marzo 2020 | 22.15

Caro Claudio sono quasi sempre stato critico nei tuoi confronti ma condivido il tuo dolore e il tuo sconforto... La tua proposta proprio no e non la commento nemmeno per evitare discussioni che, in questo bruttissimo periodo, sarebbero proprio di pessimo gusto....


Forza Atalanta e forza Bergamo


E forza anche a te.... tu solo sai quello che hai dovuto subire i  tutti questi anni...


Sono certo che arriverà il giorno che potrai riabbracciare la tua amata curva.


Mola mia

ATALANTAEBASTA
26 Marzo 2020 | 22.02

Non lo conosco personalmente ma è una persona legata fortissimamente al suo territorio e l'ho difeso anche quando miei amici mi dicevano che fosse giusto che non mettesse più piede in uno stadio... invece io dicevo che giustamente se ha sbagliato giusto che paghi però la sua condanna l'ha stra-scontata ... e rispetto a gente che ha fatto di peggio ed è stata condannata per molto meno lui stā ancora pagando.... in più mettiamoci tutte le iniziative benefiche che ha organizzato ecc.ecc. Però della lettera non sono assolutamente d'accordo il rispetto per le vittime e parenti ci sarà sempre non sarà facile dimenticare questa tragedia ma se noi bergamaschi siamo forti e siamo forti dobbiamo ripartire per noi stessi per le nostre famiglie per i nostri bambini che potrebbero anche aver subito dei piccoli traumi avendo perso parenti senza poterli salutare o essere rinchiusi in casa da un giorno all'altro ecco perché dobbiamo tornare alla vita normale al più presto compresa l'Atalanta... non è mancanza di rispetto per le vittime perché è una tragedia che ci porteremo per sempre ma dobbiamo ripartire e pensate solo a rivivere le emozioni dello sport o della vita quotidiana ci farebbe ripartire ... sempre con questa ferita ma bisogna andare avanti e BERGAMO È FORTE...se una protesta si volesse fare forse  alla prima commemorazione con cariche dello stato presenti  dicendo ad alta voce che Bergamo è stata lasciata sola .... ma non toglieteci l'Atalanta uno dei punti da cui ripartire 

Andreaneroblu
26 Marzo 2020 | 21.49

Caro Claudio, non siamo alla fine del mondo. Mi piace molto - della tua lettera - il senso di appartenenza e l'espressione dei sani valori umani che contraddistinguono la tua persona, i quali sono il riflesso del nostro territorio. Il coronavirus ci ha messo in ginocchio e ja procurato lutti a tutte le nostre famiglie (chi non ha ALMENO un morto tra i propri parenti?). Non mi piace - pur rispettandoti - quel tono da catastrofismo apocalittico. Quando e se le condizioni lo consentiranno (se lo consentiranno..) - magari ancora a porte chiuse - è proprio l'Atalanta che DEVE scendere in campo per prima e al primo gol di Gomez gioiremo (da casa, se ancora non saremo tornati al regime pregresso..) non tanto peril risultato sportivo in sé, ma perché sarà il SEGNALE (metaforico, simbolico, ma pur sempre un segnale..) del ritorno alla VITA. Gli 0 a 3 a tavolino (per rinuncia) sarebbero un'offesa (metaforica, simbolica, ma pur sempre un'offesa..) a quei medici, infermieri e volontari che stanno lottando non per celebbrare la morte ma per onorare la Vita. Se si dovesse riprendere, dunque, l'Atalanta dovrebbe giocare la prima partita, altro che rinuncia!!

DUVANINO

In risposta a: Andreaneroblu

26 Marzo 2020 | 23.05
giomil
26 Marzo 2020 | 21.48

La sua opinione è la sua opinione. La rispetto,  sfondando molte considerazioni espresse nella lettera su cui ci sarebbe molto da obiettare. Ma non mi interessa parlare del Bocia.


Nel merito io aspetto il giorno in cui ci potremo ritrovare e abbracciarci, e condividere il dolore insieme al ringraziamento e alla riconoscenza verso tutti quelli, negli ospedali e fuori, in queste settimane hanno combattuto e combattono contro il virus . Ricorderemo i nostri morti in un una cerimonia funebre collettiva e poi si ricomincerà. Perché a Bergamo non si va allo stadio. Si va all'Atalanta. E ricominciare a vivere come comunità significa anche rinnovare quel rito. Una squadra, una città. Che non smette mai di andare avanti,  come i ragazzi del Gasp.

giomil

In risposta a: giomil

26 Marzo 2020 | 21.51

Sfrondando

papimisci
26 Marzo 2020 | 21.44


....TORNERANNO A SVENTOLAR LE BANDIERE


TORNERANNO I TAMBURI A RULLAR 


DALLA CURVA UN SOLO GRIDO SI ALZERÀ


ATALANTA VINCI PER LA TUA CITTÀ .....



 

magallanes1
26 Marzo 2020 | 21.38

Se si dovesse ripartire vincere la Champions per la città.. Più di una volta mi son chiesto cosa passi nella testa del Claudio, anche in questo caso, quanto chiede è assurdo e deleterio per la stessa squadra che ama. Se avesse terminato la lettera con torneremo più forti di prima ecc. Sarebbe stata condivisa e apprezzata da tutti.. Ma così.. 

orobico72
26 Marzo 2020 | 21.30

Non so perchè lo scrivo qui ma mi sembra il topic giusto. Molti di noi aspettano un' urna con delle ceneri dentro, senza poter salutare chi ci ha lasciato, credo che di quando rivedremo l?atalanta ci frega poco. Scusate lo sfogo

Lucas

In risposta a: orobico72

26 Marzo 2020 | 22.11

Ma infatti nessuno chiede all'atalanta di giocare nell immediato.. Claudio fa una richiesta alla società che non ha senso dato che si Stan facendo solo ipotesi... Capisco se ci fosse stata una data precisa di rientro ma così cosa dovrebbe ritirare percassi? 

orobico72

In risposta a: Lucas

26 Marzo 2020 | 22.40

Guarda, non so nemmeno perchè abbia scritto questo commento, era solo uno sfogo, solo che qui non si può cancellare, abbiate pazienza

Lucas

In risposta a: orobico72

26 Marzo 2020 | 23.48

Ma figurati..è comprensibile.. Mi riferivo solo al fatto della richiesta rivolta alla società di ritirare la squadra quando non c'è motivo.. Tutto qui 

snowman
26 Marzo 2020 | 21.02

Premesso che il problema non si porrà perchè purtroppo non ci sarà nessuna ripresa del campionato pur avendo grande rispetto per Claudio non sono per niente d'accordo. Dovrà essre un grosso stimolo per tutti andare avanti  perchè è quello che vorrebbero prima di tutto i fratelli atalantini scomparsi. Mai mola

mr magoo
26 Marzo 2020 | 20.58

Questo campionato,per me,è morto e sepolto.


Al limite penserei a come iniziare la nuova stagione dopo l'estate.

Lucas

In risposta a: mr magoo

26 Marzo 2020 | 22.12

Ma infatti sarà così.. Claudio si è posto un problema che al momento non esiste

72DP72
26 Marzo 2020 | 20.34

Tra l'incipit e il finale, non so cosa mi urti di più.

Limido
26 Marzo 2020 | 20.30

Mi spiace ma non sono d'accordo, l'Atalanta per noi bergamaschi è qualcosa di più una squadra per cui tifare, e sperare in una ripresa e tornare a gioire pwr un goal del Papu o per una magia di ilicic, può essere per noi bergamaschi un aiuto per superare questo tragico momento. 

furnasot
26 Marzo 2020 | 20.28

premetto che non conosco personalmente Claudio, e pertanto non giudico la persona.


in merito al contenuto della sua lettera mi sento di dissentire, anzi, sono contrario.


Ritengo che la gente di Bergamo, dopo tanta sofferenza, avrà bisogno di momenti socializzanti, di "riassaporare" la vita normale (questa non lo è..) e per molti l'Atalanta ne è l'apice.


perchè precludere questa possibilità?


Probabilmente chi avrà vissuto un lutto da vicino sentirà meno questo bisogno, però sono convinto che chi andrà all'Atalanta saprà "interpretare" nel modo più  opportuno il dolore delle nostre genti.


buona triste serata a tutti

SubbuteoGroup
26 Marzo 2020 | 20.04

Caudio, leader vero, parla e scrive sempre con il cuore.


Ma la sua proposta è irrealizzabile.


Dobbiamo far sì che l'Atalanta , una volta finito tutto ciò, sia il simbolo della riscossa della sua gente.


E di questo in Società ne sono sicuramente consapevoli.


Riprendere e superare questa situazione,sarà veramente dura.

Oiggaiv

In risposta a: SubbuteoGroup

26 Marzo 2020 | 21.44
mitiar1
26 Marzo 2020 | 19.51

Capisco lo sfogo di chiunque, ma non condivido. Abbiamo bisogno di normalità, di rialzarci, di un domani. Non di cancellare ogni perché, ogni scoop, ogni fine. Probabilmente non si riprenderà, ma se lo si farà sara un po' di normalità in mezzo a tanto dolore. E sinceramente, ben venga la normalità... pur sapendo tutto quello che ci sta  dietro.

ventola83
26 Marzo 2020 | 19.45

non volevo neanche leggere la lettera, ammetto che sono belle parole, ma la parte dove la Dea dovrebbe ritirarsi, boh, cosa c'entra? allora non facciamo più niente? ci mettiamo sul divano e ci vestiamo di nero? 

awa
26 Marzo 2020 | 19.45

Capisco lo sfogo.


Capisco la proposta di onorare i morti, anche se mon condivido la modalità che Galimberti metterebbe in atto.


Ma rilancio: sarebbe auspicabile, quando si riprenderà, rispettare e onorare le persone, atalantine o avversarie, mentre sono VIVE, e magari stanno semplicemente tifando per la loro squadra, senza insulti o agguati.


Il senno di poi, la localizzazione del lutto e del rispetto, spero lascino il posto alla solidarietà verso tutti. Si sta morendo tanto e ovunque. 


Rispettiamo i Vivi, quando tutto sarà finito

roccia
26 Marzo 2020 | 19.42

Credo che il sentimento di tutti è lo stesso di Claudio . Non scendere in campo però non fa onore a chi è andato avanti lottando e a chi ancora lotta , compreso chi lo.fa per curare, , pulire o costruire un ospedale . Riprendere appena, possibile o nel prossimo campionato non cancella le morti ,non bisognerebbe cominciare mai allora, . Troveremo il modo di portare con noi allo stadio anche loro , troveremo il modo di onorarli e ricordarli . La curva negli anni ha dimostrato un grande cuore e la maturità . Si potrebbe cellebrare una messa di requiem allo stadio con gli spalti pieni ricordandoli uno ad uno ed affidarli a Dio .

Lucas
26 Marzo 2020 | 19.40

Be ma ovvio che si giocherà quando il tutto sarà almeno per il 99% finito..cosa pensa che tra due settimane si mettono a giocare??? Ba 

gaarens
26 Marzo 2020 | 19.38

Capisco benissimo l'umana reazione del Bocia che vive lontano da Bergamo e soffre comunque come tutti noi..ma io credo che potrebbe essere proprio l'Atalanta la prima forza che ci dara' la possibilita' di dire a tutti che Bergamo ha vinto ancora..in campo e fuori!!

E-E-Evair
26 Marzo 2020 | 19.36

L'Atalanta è Bergamo.


 


Per Bergamo ricominciare sarà durissimo ma andrà fatto, con stili e approcci diversi da prima.


Per noi non sarà uno scampato pericolo ma sarà un modo anche di piangere i nostri morti.


L'Atalanta dovrà essere in prima linea a ripartire, non nel senso più bieco del termine, dei soldi o dei traguardi "da incassare" (alla Lotito) ma nel senso di RIPARTENZA ALLA VITA.


Per tutti il campionato è finito, per tutti ora il pensiero è un altro, ma la sqaudra deve tornare in campo per il rispetto di tutto quello che abbiamo vissuto e per tutti quelli che non ci sono più.


Io lancio questa idea: quando si potrà tornare fisicamente allo stadio commemorare i nostri morti con un abbraccio unico di tutti quelli che saranno sugli spalti, (chissà quanto passerrà, ma quando ci rivedremo sugli spatli mi piacerebbe che ognuno abbracciasse il proprio vicino nel momento della commemorazione).


Ripartiremo piangendo ma ripartiremo!

gaarens

In risposta a: E-E-Evair

26 Marzo 2020 | 19.40

La penso come te..e che bello sarebbe vedere in mezzo al campo prima della partita un gran numero di medici, infermieri e volontari raccogliere il nostro GRAZIE che mai come questa volta sara' dal piu'profondo del cuore..

Cosmos62
26 Marzo 2020 | 19.35

Prima LATALANTA riprenderà....prima questo incubo finirà.

alex66
26 Marzo 2020 | 19.25

Ma questi sono fuori di testa, probabilmente la quarantena fà pensare cose assurde, ritirare la squadra é come ammettere di aver perso la battaglia, e come arrendersi al nemico,, noi andiamo avanti e al mola mia

wigners_friend
26 Marzo 2020 | 19.22

La vita è ricominciata pure dopo due guerre mondiali, ed è giusto così. Quando l'emergenza sarà passata anche chi ha sofferto particolarmente vorrà ricominciare (senza dimenticare, ovvio). Chi amava i viaggi partirà, chi amava il cinema ci tornerà, e così via. Non si vede perché chi ama l'Atalanta non dovrebbe fare altrettanto. Al di là fi questo, è un messaggio di basso livello, spiace dirlo, nonostante le buone intenzioni. Già parlare di "territorio ultras" è molto antipatico, il territorio è di tutti fatte salve le proprietà private. Antipatico il tono di chi, avendo subito dei torti (ma bisognerebbe vedere quelli inferti) giudica e dice cosa deve fare a chi ha nettamente più competenza per decidere, ergendosi a unico interprete del dolore di tutti. L'ipocrita formuletta finale "è solo un'opinione personale" non cambia le cose, in pratica il concetto è "se non fate come dico io siete degli schifosi insensibili, ma è un parere personale". Troppo comodo. 


P.S.: prima di parlare, o di scrivere, bisognerebbe riflettere, soprattutto su certi argomenti. Davvero voleva la conferenza stampa della Protezione Civile a Bergamo? Dice sul serio, si rende conto? Con tutto quello che sta succendo a Bergamo si si doveva trovare una sala stampa, far venire esperti, addetti e giornalisti, con relative forze dell'ordine per l'organizzazione e presidio medico... ma ha una minima idea di cosa significhi una conferenza stampa del genere? Perché non organizzarla direttamente in terapia intensiva, allora. Tutti virologi, tutti esperti di protezione civile...

lorenzo23
26 Marzo 2020 | 19.19

teneramente immenso


grandissima lezione di umanità


senza parole


Redona nel cuore


sempre

AVB
26 Marzo 2020 | 19.11

Cerca di riprendersi la scena persa.


Proposta assurda.

unodibergamo

In risposta a: AVB

26 Marzo 2020 | 19.25

La proposta potrebbe anche essere assurda e come commento tuo ci potrebbe anche stare.


Per il resto, potevi evitare, visto che tiene talmente tanto alla scena persa che da due anni e mezzo ha scelto di vivere a 500km da Bergamo lontano dai suoi affetti e dai suoi amici.


Proprio vero che la cattiveria umana non ha mai fine

unodibergamo

In risposta a: unodibergamo

26 Marzo 2020 | 20.53

No, mi da semplicemente fastidio chi non avendo argomenti per commentare la notizia, commenta la fonte, denotando premeditazione, tutto qua

GiodaPV
26 Marzo 2020 | 19.09

Caro Claudio, 


Questa tragedia resterá perennemente scolpita nei nostri cuori e probabilmente ci cambierá tutti nel profondo. Ma la vita continua!  La vita continua e, anche se non sará facile dovremo elaborare questo lutto : lo dobbiamo ai nostri figli , ai nostri famigliari ai ns amici, a noi stessi e alla ns Dea! 


I molti fratelli atalantini che ci hanno lasciato ci guarderanno da lassù , proteggendoci e sono certo che non sarebbero d’accordo con la tua proposta : loro hanno lottato e, anche se purtroppo non c’è l’hanno fatta, non hanno mollato fino alla fine. 


Adesso ci sentiamo tristi , soli, vuoti, impotenti e il futuro può apparire privo di significato quasi a ricordarci quanto abbiamo perso. Ma dopo il buio della notte, fortunatamente ci sará di nuovo l’alba. La vita continua. 

lucanember
26 Marzo 2020 | 18.58

Si stanno piangendo morti, dolori, drammi, rimarrà per sempre questa tragedia ma la vita deve andare avanti e soprattutto x i bimbi, x i ragazzi....loro sono il futuro ed hanno sogni....se ad un bimbo che già soffre a stare a casa, a capire la situazione, che non può vedere gli amici, le amiche, giocare togli magari anche l'Atalanta di cui è tifoso.


Quindi non sono d'accordo con Claudio, la gioia deve prevalere sul dolore, e la miglior medicina, ci aiuterà a dimenticare questo buio periodo della nostra storia


 

zizzi1955
26 Marzo 2020 | 18.57

Posso sbagliarmi, ma ho l'impressione che con questa lettera Galimberti sia troppo interessato ad apparire. Andando ai contenuti, una volta terminata l'emergenza la vita di tutti noi deve ripartire e con essa anche il campionato. 

sonzomanu

In risposta a: zizzi1955

26 Marzo 2020 | 19.33
neroneroblu
26 Marzo 2020 | 18.56

Credo che il significato della sua lettera sia.. Non siamo pronti per ripartire, non lo saremo per qualche mese


Se le altre società vogliono riprendere il prima possibile facciano pure, noi non scendiamo in campo perdendole a tavolino, chissenefrega della classifica e del 4 posto.. ci rivediamo a settembre iniziando un nuovo campionato 

Matok
26 Marzo 2020 | 18.54

Come sempre Claudio divide perché da Ultras ragiona senza vie di mezzo...ma come dargli torto in questo caso!


Detto questo lo sappiamo tutti che non potrà succedere proprio x il bene della nostra squadra.


Grazie comunque del pensiero sincero di un bergamasco con cuore spezzato 


 


 

Gualo
26 Marzo 2020 | 18.48

Non sono d'accordo  o meglio nn su tutto, capisco le motivazioni non la cura visto che se nn si sospende tutto lo prendi in bip 2volte, se riparte il mondo xchè devi toglierti sport o divertimento? Che dovremmo  nn dfare?Certo lavorare e stare tristi? Non si deve dimenticare, si deve prendere coscienza ed imparare,  tutto va ridimensionato vero... tipo magari capire di nn cercare il nemico in una partita di calcio o che gli eroi non sono di un campo verde ma in corsia di u ospedale, per strada a portare sicurezza o anche in un supermetcato. Lui ha detto la sua, ok..legittimo e spero nel caso riparta il campionato (ma dubito)si evitino casini x seguire il suo pensiero (xchè la toppa nn deve esser peggiore del buco) e x casini nn intendo violenza ma anche solo conseguenze stile solidarietà ai senza tdf, scioperi vari o quant'altro. Il calcio è fermo, sarebbe logico si fermasse anche di parlarne ad uso e o consumo. Poi questo solo mio pensiero..

michi1907
26 Marzo 2020 | 18.48

Lo ripeto da 2 settimane anche io, questo campionato per me è concluso. Facciano quello che vogliono pur di salvare i loro milioni di euro. Ma tutti questi morti, le bare trasportate via dall'esercito per essere cremati in altre città, i nostri ospedali allo stremo....per me questo campionato è concluso e non avrebbe alcun significato ricominciare come nulla fosse

spank
26 Marzo 2020 | 18.47

Secondo me la società si sta comportando nel modo giusto, resta in attesa delle decisioni, in silenzio, senza proclami o lamentele o polemiche stile lazio, Juve ecc. Penso che ritirarsi prima di conoscere il futuro sarebbe una cosa inutile che aumenterebbe solo  i problemi. Inoltre tutti hanno detto che il ritorno della partita di Champions ha portato un barlume di felicità a medici, malati e persone in isolamento. Poi certo, dal punto di vista strettamente umano il pensiero della lettera è sicuramente condivisibile

maracaniggia
26 Marzo 2020 | 18.42

Comprensibile in questi momenti bui. Ma poi bisognera' ritornare a vivere, alla normalità.

Paolo74
26 Marzo 2020 | 18.41

Questo è un Claudio che ragiona..sarebbe bello,ma..ci sono troppi ma..


all'altro claudio  che sta a roma dico solo verme se il suo virgolettato è vero...costui sostiene che "i luminari con cui parlo mi hanno detto che è finita l'emergenza e quindi.."pigliati lo scudetto, goditelo e poi vieni eliminato subito..ossiuro ( per chi non lo sa  è il verme bianco  della cacca)

Paolo74

In risposta a: Paolo74

26 Marzo 2020 | 18.45

naturalmente l'altro è lotito.

bonnes
26 Marzo 2020 | 18.31

io è già da un po' che penso che questo campionato è finito...almeno per me...troppo grave la situazione...troppi morti e si pensa di giocare a calcio?


quindi non sono per il ritiro dell'atalanta ma il fermo di tutto...


 

ZOGN1907
26 Marzo 2020 | 18.30

Se ascolto il cuore e faccio esplodere la rabbia che ho dentro dico che Claudio ha ragione, ma ragionando in prospettiva, perché purtroppo bisogna andare avanti, la realtà è che non si può mollare adesso. Lo dobbiamo ai nostri morti e lo dobbiamo ai nostri volontari e persone che stanno rischiando la vita. AVANTI SENZA SE SENZA MA! 

Frank64
26 Marzo 2020 | 18.29

Il Bocia ha detto quello che pensa giusto!vedo parecchi contrariati tate crape tace co'!personalmente al momento l'ultimo problema e' la nostra amata Dea!


BERGHEM MOLA MIA!


Lucas

In risposta a: Frank64

26 Marzo 2020 | 19.42

Certo lo pensiamo tutti.. Ma è ovvio che si comincerà a rigiocare quando il tutto sarà finito... Non vedo che problema si pone 

BRENNO71
26 Marzo 2020 | 18.25

In parte capisco Claudio però se dovesse ripartire il campionato spero che voglia dire che abbiamo superato questa tragedia e a quel punto tutto in qualche modo dovra ripartire non solo il campionato che sicuramente é la cosa meno importante di tutte.anche se dobbiamo metterci bene in testa che sarà durissima per tutti però Bérghém móla mia

Riccardo88
26 Marzo 2020 | 18.12

Oggi non ha senso prendere posizioni definitive (sia in un senso che nell'altro) visto che non sappiamo nemmeno cosa sarà di noi domani.


Nel rispetto della sofferenza che tutti stiamo sperimentando, si ipotizzino con discrezione tutti gli scenari possibili. Poi, quando l'epidemia allenterà la sua morsa, si valuteranno più concretamente le modalità e le tempistiche secondo cui riprendere... perché a un certo punto non sarà solo opportuno (economicamente) ma anche giusto riprendere a vivere pienamente...

mmfa
26 Marzo 2020 | 18.07

Non può essere una decisione di una sola o poche società. È una decisione di lega e di tutte le società. Che poi si presuma di insegnare a Percassi quel che deve fare mi sembra un tantinello arrogante. Adesso non sappiamo come la situazione possa evolvere. Ognuno rispetta ed ama la città, le persone e l'Atalanta a modo suo ma non ci si può arrogare il diritto di parlare per il popolo bergamasco o per i tifosi atalantini. 

unodibergamo

In risposta a: mmfa

26 Marzo 2020 | 18.11

"è solo un parere personale"...sta scritto così nella parte finale della lettera, dove leggi che si arroghi il diritto di rappresentanza di chicchessia è un mistero. Fai prima a scrivere che ti sta sui coglioni lui, anche se scrivesse Forza Atalanta, no? 

mmfa

In risposta a: unodibergamo

26 Marzo 2020 | 18.19

Lui sa benissimo che è  considerato il capo del tifo organizzato a Bergamo, quindi non è a caso che scrive direttamente a Percassi. Quindi non è il parere personale di un qualsiasi tifoso (infatti lo ha fatto sapendo che ha risalto mediatico, avrebbe potuto farlo senza renderla pubblica). 

unodibergamo

In risposta a: mmfa

26 Marzo 2020 | 18.55

E' il suo parere e lo scrive, se ci vedi altro credo che il problema sia tuo.


Per quanto riguarda la visibilità, se i media lo riprendono da un luogo virtuale Ultras (account facebook della curva) significa che ne valutano LORO il peso mediatico...ed è con loro che devi eventualmente "prendertela" non con l'autore dello scritto.


Ma da quello che hai scritto è evidente che se avesse scritto W la figa o Forza Atalanta per te poco cambiava. Non hai commentato il contenuto ma l'autore e questo basta per capire (almeno a me). Saluti

Raimondo
26 Marzo 2020 | 17.59

CONCORDO CON GIACOMINO E AGGIUNGO:


DUBITO CHE IL BOCIA SAPPIA SCRIVERE COSI' "BENE"   


 

unodibergamo

In risposta a: Raimondo

26 Marzo 2020 | 18.01

Vai a fare un giro in bici....ah no, è vietato...fai la cyclette in camera allora

obe18

In risposta a: Raimondo

26 Marzo 2020 | 18.09

Sei un poveretto...

sonzomanu
26 Marzo 2020 | 17.57

Caro Claudio, alle persone che hanno perso parenti stretti, non può fregà de meno se il campionato riprenda regolarmente o no... non giocare una partita di calcio non significa portare rispetto alle persone morte! Il rispetto lo stanno portando gli atalantini che sono andati all'ospedale da campo a lavorare, a dare una mano... se il campionato riprenderà, sarà perché ci saranno le condizioni e vorrà dire che questo maledetto virus sarà stato sconfitto! Bisogna restare uniti e basta! E guai a mischiare virus-calcio... per piacere!...

unodibergamo
26 Marzo 2020 | 17.56

Estremamente difficile che possa accadere quanto Claudio chiede con il cuore in mano.


Se il mondo del calcio non fosse solo business avrebbero già da tempo deciso di fare riunioni su riunioni su riunioni fino a trovare la soluzione per capire come riuscire a determinare la composizione di A, B, C e serie inferiori, considerando chiuso ora il campionato.


Invece l'essesima riunione del governo del calcio è riuscita a partorire solo la richiesta economica di aiuti pari a 720m€.


Da un lato Claudio ha ragione da vendere, dall'altro la vita purtroppo o per fortuna prima o poi dovrà riprendere.


Mettersi alla spalle questo incubo sarà difficile per tutti, forse (ma non ne ho la certezza) sarà meno complicato farlo se poco a poco ritroveremo le nostre certezze e le gioie di ogni giorno, anche quelle che l'Atalanta ci regala, a prescindere dal risultato del campo.


Siccome so che non leggerà, chiamerò Claudio e gli dirò che la sua lettera sta anche qua sopra.

Ago76
26 Marzo 2020 | 17.55

Ritirare la squadra non servirebbe a nessuno. Adesso serve solo normalità, quotidianità. Che non vuol dimenticare o mancare di rispetto. Quasi tutti abbiamo perso qualcuno e sicuramente stiamo vedendo andarsene tantissime persone. Non si potrà mai dimenticare tutto questo, ma cercare di voltare pagina è doveroso e necessario.

kamala
26 Marzo 2020 | 17.52

  • Imbarazzante...

Raindog

In risposta a: kamala

26 Marzo 2020 | 18.00

... a dir poco. 

Riply
26 Marzo 2020 | 17.51

Se ci sarà modo di riprendere il campionato, e ribadisco se, non vedo perché l'Atalanta dovrebbe rinunciare. Cosa darebbe in più alla città di Bergamo con questa scelta? Solo un altro dolore, uno in più, a mio avviso. Magari sbaglio, ma io non sono d'accordo con questa proposta

Ghento74
26 Marzo 2020 | 17.49

Che cosa??????? Sono settimane che GRIDIAMO BERGAMO MOLA' MIA e l'Atalanta , uno degli attuali simboli bergamaschi a livello europeo, si deve RITIRARE, deve MOLLARE, deve SPARIRE......


ASSOLUTAMENTE NON DACCORDO..... L'Atalanta dovrà essere uno dei simboli della nostra rinascita e dovrà rappresentare tutte le nostre persone care che sono venute a mancare


Da bergamasco atalantino che sta lottando contro questo maledetto mostro ripudio questa assurda proposta. 

diegognoli86
26 Marzo 2020 | 17.47

caro Claudio, le balle non le hanno raccontate solo da Roma, anzi..


all'inizio c'era il dibattito tra i virologi del Sacco e Burioni, tra chi diceva che era un'influenza e chi prospettava l'apocalisse (che si è verificata).


Mio malgrado, pure io all'inizio sottovalutavo parecchio questa situazione... è andata così, inutile cercare colpevoli ora

abitoallostadio
26 Marzo 2020 | 17.37

Frasi pregne di amore, da Bergamasco vorrei che ci fossero 60 milioni di Claudio in italia.


Altro che scudetto.....


Chapeau 

Dago7

In risposta a: abitoallostadio

26 Marzo 2020 | 17.54

Non è che Claudio sia Gesù cristo eh? Io preferirei che ci siano belle persone in generale, non è che Claudio negli anni abbia dimostrato di essere un cittadino modello. 


 

Ago76

In risposta a: Dago7

26 Marzo 2020 | 17.57

Cerchiamo di attenerci al significato della lettera. Si può essere d'accordo o meno su quello, ma la persona può essere giuidicata solo se la si conosce personalmente, non per sentito dire

unodibergamo

In risposta a: Dago7

26 Marzo 2020 | 17.59

Troppo complicato commentare lo scritto e non l'autore?

Raindog

In risposta a: Dago7

26 Marzo 2020 | 18.45

Vogliamo commentare ".. una città che fondamentalmente non mi meritava.. e non mi meritavo più". Se non è gesù cristo poco ci manca. 

libero

In risposta a: Raindog

27 Marzo 2020 | 12.35

Beh nella chiesa dell'ospedale hanno dipinto la faccia del Cristo con le sue sembianze...

jacomino
26 Marzo 2020 | 17.37

non sono assolutamente d'accordo.


 


1) perché non ha nessun diritto di dire al presidente cosa fare


 


2) perché non sarebbe una mancanza di rispetto andare avanti e ricominciare, anche solo per dare un paio d'ore di spensieratezza a chi non vuole più pensare solo alla morte, ma ricominciare a vivere. 


nella difficoltà escono i veri uomini e la cosa più bella sarebbe che i nostri eroi si battano sul campo con l orgoglio bergamasco per dedicare a chi non c è più qualche cosa che resti nella storia

Wolfo
26 Marzo 2020 | 17.37

mmmm


no, non concordo. O tutti o nessuno. Sebbene capisca appieno il senso non ha senso, secondo me, aggiungere ulteriore danno alla tragedia. Se e dico se si dovesse decidere di riprendere a giocare, e ripeto se, trovo giusto partecipare. Se si decide tutti di smettere si smette ed amen