19/10/2022 | 10.22
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L'insostenibile leggerezza del gioco del calcio

Non che sia titolo particolarmente esclusivo perche' sull'opera filosofica di Milan Kundera ("L'insostenibile leggerezza dell'essere") abbiamo scoperto esserci una marea di imitazioni e variazioni sul tema gia' presenti in Rete, comunque tant'e'.

Tra poco partiranno i mondiali di calcio e per noi ci sara' tempo e modo di divertirci e sbizzarrirci in attesa della ripresa in molti modi possibili.

Intanto, notizia passata in sordina, il mister ha gia' detto nell'ultima sua intervista in radio che sono gia' state decise 4 partite amichevoli con formazioni straniere. E per noi che ci siamo fatti la bocca buona a pane ed Europa sara' un modo leggero e divertente di trascorrere i due mesi di sosta.

A noi, sempre per riempire "lo spazio" di cui sopra, è venuta l'idea di proporvi discussioni su quello che nel calcio non va.
Parliamo del regolamento nudo e crudo ma se doveste proporci anche incongruenze fuori dal campo ne faremo sicuramente tesoro.

Personalmente intendo innanzitutto riferirmi alla regola del fuorigioco ed a quella del rigore che non soffro assolutamente e che mi stanno facendo allontanare da questo sport (attenzione, non dall'Atalanta).

Sport nato a meta' dell' 800 nei college inglesi e rapportato all'eta' ed al fisico della gente di allora.

E' vero che è passato un'intero oceano sotto i ponti dal punto di vista delle modifiche ma cio' che non reggo è la necessita' di continuare a determinare risultati sui centimetri (nel fuorigioco) piuttosto che su simulazioni piu' o meno bene riuscite (nei rigori).
Soprattutto quest'ultima regola non ha riscontri in alcun altro sport in quanto ad importanza e peso nel determinare un risultato finale. Ed in particolare sui rigori (che, in qualche modo, non possono essere aboliti del tutto) proporro' alcune idee, anche estreme, che ovviamente non verranno mai adottate ma sulle quali mi piacerebbe molto sentire la vostra opinione.

Posto che, come detto, mi piacerebbe leggere proposte anche per discutere su qualcos'altro che rende lo sport che pratica la nostra amata Dea, cosi' fallace e soggetto all'interpretazione soggettiva di personaggi di per se poco sportivi e poco affidabili che lo praticano o lo dirigono.

In poche parole, durante la sosta proporro' / proporremo alcune modifiche al gioco del calcio per renderlo piu' equo e meno soggetto ad interpretazioni. Utopia? certo, pero' vedremo come la pensiamo tutti...

 

Calep

By staff
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