22/08/2020 | 10.45
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L'Inter perde la coppa. E a noter?




C'è chi gufava per vedere i diversamente nerazzurri essere ancora i primi dei perdenti, e chi invece (pochi credo fra le fila dei nostri tifosi) con un po' di carità cristiana, al minimo si asteneva. Come è finita lo sappiamo.

Quello di cui tratterà questo articolo sono un paio di congetture frutto delle dichiarazioni di Conte post partita. Per chi non lo sapesse, dopo lo sfogo di qualche giorno fa contro la proprietà per la mancanza di supporto e di difesa della squadra nelle sedi istituzionali, ieri sera Conte ha replicato. Stavolta le dichiarazioni non hanno preso di mira la società ma semplicemente l'opportunità di proseguire insieme anche per il prossimo anno. Sono stati espressi da parte del tecnico pugliese interrogativi sul tempo da dedicare alla famiglia e sulla diversa visione sua e della società di quello che si deve fare. La decisione se proseguire o meno è stata rimandata al risultato di un incontro da tenersi fra qualche giorno a mente lucida una volta smaltita, almeno  in parte, la delusione per la sconfitta nella finale di EL.

Ma veniamo al "e a noter?". A mio modo di vedere ci sono almeno due punti che questa decisione potrebbe portare ad intersecare la strada dell'Atalanta.

Il primo. lo sfogo di Conte è preludio all'abbandono, per la sua sostituzione il principale candidato sarebbe Allegri che, personalmente, ritengo un ottimo utilizzatore di risorse, ma con un nuovo tecnico e con l'ambiente interista che in background resta sempre lo stesso (su questo Conte non ha tutti i torti) riparte un po' la storia. Sono convinto che al 2 anno di Conte ed i due tre acquisti mirati con la Juve in ristrutturazione, la principale candidata al tricolore sarebbe stata la compagine milanese. L'abbandono di Conte ed il dover rivedere l'organico (le idee di Allegri,  ma anche di altri tecnici candidabili alla panchina nerazzurra, sono sicuramente diverse da quelle di Conte) con i tempi stretti che il prossimo campionato porta con se (ancor di più per l'Inter che ha concluso la stagione per ultima in Italia, circa 10 giorni dopo di noi) un cambio tecnico comporta rischi elevati di assimilazione delle idee del nuovo tecnico. Come conseguenza probabilmente le chances di vittoria del tricolore a fronte di cambio di allenatore calano.

Il secondo punto riguarda Gagliardini, nel bene e nel male era uno dei pilastri di Conte, via questo allenatore diventa un esubero inviso alla tifoseria. Il suo costo è stato in buona parte ammortizzato (l'Inter lo prese da noi 3 anni e mezzo fa nel mercato invernale), il fatto che sia un esubero potrebbe abbassare il prezzo a livelli ai quali rientra nei nostri parametri di acquisto (magari con un formula simil Caldara) se accettasse di ridursi l'ingaggio (o di spalmarlo rientrando nei nostri parametri) sarebbe il cambio per De Roon, giovane (ma non troppo) che già conosce il gioco di Gasperini ed il mondo di Zingonia.

Fantacalcio è vero ma voi che ne pensate ?
By brignuca
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