16/08/2016 | 06.03
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Lo stadio sarà messo in vendita, ma l’AlbinoLeffe potrà giocarci

Lo stadio sarà messo in vendita. Ma l’AlbinoLeffe può giocarci
Canone fissato e diritto di utilizzo per la squadra in Lega Pro

Ristrutturazione, vendita a un soggetto privato, convivenza tra Atalanta e AlbinoLeffe. Il ripescaggio di quest’ultima società in Lega Pro secondo alcuni ripropone un tema annoso; per altri un problema che non esiste. Proviamo a fare chiarezza cominciando dalla questione della ristrutturazione, che sarà a carico del nuovo proprietario ma con paletti ben precisi dettati dal Comune di Bergamo. Il 10 agosto – forse in pochi se ne sono accorti – sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia è uscito un avviso in cui si informa che tutta la documentazione relativa alla variante al piano di governo del territorio per la trasformazione dello stadio “Atleti Azzurri d’Italia” è disponibile presso la segreteria dell’ufficio tecnico o consultabile sul sito web di Palazzo Frizzoni.

Il motivo? Ci sono trenta giorni di tempo, vala dire fino al 9 settembre, per presentare osservazioni alla variante da parte dei cosiddetti “portatori di interesse”. Si tratta di un passaggio di non poco conto, perché l’approvazione definitiva della variante è propedeutica all’emissione del bando pubblico per la vendita dello stadio che la giunta di Giorgio Gori conta di pubblicare entro l’anno. A questo proposito è già noto il presumibile prezzo di vendita stimato in 7,5 milioni di euro. Fin qui le questioni ristrutturazione e vendita al privato. Chiarezza va fatta anche sulla convivenza tra Atalanta e AlbinoLeffe. Con il ripescaggio in Lega Pro dei seriani la storia si ripropone ma il problema, a scanso di equivoci, non esiste. La documentazione depositata a Palazzo Frizzoni dall’AlbinoLeffe pochi giorni fa – in cui si richiede l’utilizzo dello stadio per la stagione 2016/2017 – parla chiaro. La stessa società dice laconicamente: «È una questione di cui si occupa la proprietà ma giocheremo sicuramente lì». Cosa su cui convenire perchè l’AlbinoLeffe dal punto di vista contrattuale è tutelato. Già l’anno scorso i seriani e l’Atalanta hanno stipulato con il Comune di Bergamo (proprietario dell’impianto) un contratto di affitto della durata di 4 anni. Il canone è identico (circa 380mila euro) ma ci sono due dettagli che rendono la situazione molto chiara: l’Albinoleffe ha diritto a usare l’impianto se disputa almeno il campionato di Lega Pro, ma il contratto è soggetto a rivalutazione e modifiche nel caso di vendita dell’impianto. Se Percassi dovesse acquistare lo stadio attraverso il bando pubblico che verrà pubblicato entro fine anno di fatto porrà fine a questa spinosa querelle. Difficile, se non impossibile, immaginare un Albinoleffe ospite (pagante) dell’Atalanta proprietaria dello stadio. E nel frattempo il contratto di affitto, cambiando il proprietario, non sarà più valido.

fonte ilgiorno.it
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