Lookman visto da ultimouomo.com

Vi ricordate quando Ademola Lookman è arrivato in Serie A? Veniva da una stagione buona ma non entusiasmante al Leicester, dove era finito in prestito dal RB Lipsia. Il secondo prestito in due anni in Inghilterra, dove il club tedesco sperava di rivitalizzarne in qualche modo il cartellino per venderlo. Lo aveva comprato per 18 milioni e aveva a dir poco deluso.
Durante il suo prestito al Fulham si era parlato soprattutto del suo rigore tirato a cucchiaio e sbagliato di fronte a Lukas Fabianski. Era l’ultimo minuto di un’importante scontro diretto col West Ham. Il manager Scott Parker aveva commentato: «Non puoi tirare un rigore così e lui lo sa». Dell’errore avevano parlato un po’ tutti e aveva contribuito a creare attorno a Lookman una cattiva reputazione.
Insomma: le aspettative non erano certo alte, quando l’Atalanta lo aveva preso dal RB Lipsia in cambio di 12 milioni di euro. Nei primi seicento minuti giocati ha segnato 5 gol. Dopo ogni rete metteva le dita a binocolo e guardava in camera. Al primo anno all’Atalanta ha segnato solo un gol in meno di tutti quelli sommati in carriera nei campionati di primo livello.
Oggi l’Inter sembra vicina al suo acquisto per 40 milioni di euro: Lookman ha 27 anni ed è riuscito a cambiare la percezione di se stesso. Da ala con la fissa per il dribbling, un tantino fumosa, a macchina di produzione offensiva d’élite. Quanto sia stato determinante il contesto dell’Atalanta in questa trasformazione, e quanto quindi le performance di Lookman siano replicabili altrove, è chiaramente la domanda che ci si fa in queste ore.
IL CURRICULUM DI LOOKMAN
A volte si esagera parlando dei flop dei giocatori gasperiniani una volta che lasciano il nido. D’altro canto è vero che il sistema di gioco, e anche il contesto ambientale, è così particolare che non tutti sono riusciti a esprimersi agli stessi livelli una volta usciti dalla Dea. Fra i giocatori gasperiniani, va detto, Lookman è quello che in questi anni ha mostrato le qualità più spiccate e da giocatore autosufficiente. Ha segnato 57 gol e servito 21 assist in 117 partite. Anche soppesando il contesto collettivo brillante dell’Atalanta, sono numeri notevoli, soprattutto per la continuità con cui sono arrivati.
Lookman ha segnato 15 gol il primo anno, 17 il secondo e 20 il terzo, dove si è messo in mostra anche in Champions League. Da ricordare la sua prestazione in casa contro il Real Madrid. Un saggio dello scompiglio che riesce a portare nelle difese avversarie.
Già a maggio aveva dimostrato di esaltarsi nelle partite europee importanti. Una tripletta in finale d’Europa League. Il primo giocatore a riuscirci. Tre gol che raccontano la completezza del suo repertorio: un movimento furbo in area, un tiro a giro di destro dopo un tunnel, un tiro a incrociare di sinistro dopo un doppio passo. In certe azioni Lookman sembra finto come un giocatore di FIFA - per i movimenti esatti, le possibilità virtualmente infinite.
Dopo quella finale sembrava potesse andar via dall'Atalanta. Si parlava di un interessamento del PSG (a quel punto non avrebbe preso Kvaratskhelia? Come misuriamo questo effetto farfalla per le sorti del calcio europeo?), ma alla fine Gasperini e il club sono riusciti a trattenerlo - pur con qualche dissidio interno.
Lookman allora non ha messo insieme solo numeri ragguardevoli, ma anche momenti iconici da grande giocatore, che non soffre la pressione e sa fare la differenza anche nelle partite più difficili. Lo scorso anno si è piazzato quattordicesimo al Pallone d’Oro e ha vinto il premio di miglior Calciatore africano.
Messi questi fatti in fila diventa più difficile immaginare Lookman in difficoltà fuori dal sistema gasperiniano; e 40 milioni suonano come una cifra ragionevole, con i prezzi che ci sono in giro oggi, e non è difficile capire perché anche il Napoli sembrasse interessato al suo acquisto.
L’Inter vuole un giocatore che salta l'uomo?Uno dei motivi per cui l’Inter potrebbe volere spendere quella cifra su Lookman, però, magari ha a che fare anche con le caratteristiche originarie di Lookman, ovvero la sua capacità di portare palla e saltare l’uomo.......
L'articolo prosegue poi addentrandosi in una lunga disamina, com'è nello stile di ultimouomo.com, su come giocherebbe l'Inter con Ademola, ma a noi non interessa.