28/10/2021 | 18.30
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Lovato e Scalvini: i nuovi "Atlanti" della difesa? (e da difendere)

Siamo in emergenza totale, e pare che al momento la Dea nerazzurra e la dea Fortuna stiano combattendo una battaglia a parte, e mentre la creatura di Gasperini ritrova certezze tecniche e tattiche in quel di Marassi (non che le abbia perse contro l’Udinese), allo stesso tempo perde un altro pezzo della difesa come Palomino, il più in forma della retroguardia, e diciamocela tutta, tanto imprescindibile al momento quanto sorprendente (vi ricordate che solo ad agosto si parlava di Cagliari?)
Bisogna fare di necessità virtù, ma per quanto mi riguarda la coppia Lovato-Scalvini ha dimostrato ancora una volta che Gasp ha occhio per i giovani (fenomeni ancora presto, ma sicuramente molto promettenti).
Una prestazione tranquilla, giocata senza troppi affanni, con la giusta sicurezza e maturità, come tanto piace a Gasperini, e ai tifosi.
Certo, la Samp non sarà stata la partita più ostica e probante del mondo, ma farsi sempre trovare pronti è la base a questi livelli, e possiamo ritenerci soddisfatti dei nostri due virgulti tra Udinese e Samp.
Pare strano vedere la difesa senza i totem Toloi, Djimsiti e Palomino, e chi già prevedeva un crollo della baracca in queste partite, si sarà ricreduto.
Come Caldara un lustro fa, oggi Lovato e Scalvini vogliono ripercorre le sue orme, anche perché prima o poi i tre ministri della difesa dovranno lasciare l’eredità a chi di dovere.
Un peso enorme, e con le dovute proporzioni, simile a quello della volta celeste che il titano Atlante dovette sostenere per punizione divina nel mito greco.
In questo caso però nessuna punizione, anzi, si attende con fiducia il passaggio di consegne, ma c’è tempo per ogni cosa. Crescere senza fretta, ma senza sosta, come il processo che ha portato la Dea a raggiungere vette inesplorate. E almeno in questo caso la Dea fortuna al momento pare essere alleata.

By Albo
By staff
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