08/11/2020 | 07.37
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L’ultimo fallimento della carriera di Antonio Conte: l’Atalanta



Nella carriera di Antonio Conte tanti successi e un ultimo fallimento, ormai lontano nel tempo. Quello sulla panchina dell’Atalanta, allenata per pochi mesi nella stagione 2009/2010. Esperienza naufragata tra contrasti interni allo spogliatoio e un feeling mai scattato con tutto l’ambiente orobico.

Gennaio 2010. Assieme alle feste, la Befana porta via anche la panchina di Antonio Conte. L'Atalanta perde in casa contro il Napoli (0-2). Il tecnico, continuamente beccato dal pubblico durante la partita, si volta e ha un gesto di stizza (l'ennesimo) nei confronti del pubblico. Porta l'indice dinanzi a naso e bocca, prova a zittire quei tifosi che dalla tribuna gliene dicono di tutti i colori perché la ‘dea' è messa male. L'allenatore è spazientito, furente, deluso. Il resto lo fa l'adrenalina e la rabbia che esplodono assieme alla contestazione – questa volta ben più accesa – al termine del match.

"Torna a Torino. Qui non siamo alla Juventus", gli urlarono. La replica fu immediata, d'impulso, senza pensare alle conseguenze che avrebbe scatenato una reazione del genere. "Se non vi vado bene me ne vado… me ne vado!". Finì malissimo con la luce delle volanti a illuminare la notte nei pressi dello stadio, l'intervento degli agenti e quello della dirigenza che trascinò via Conte, per nulla impaurito dal faccia a faccia coi tifosi. Arrivò muso a muso anche con la frangia più pericolosa, intransigente e spregiudicata della Curva nerazzurra. Sfiorò il contatto e quella gazzarra scandì l'annata peggiore della sua carriera. L'ultimo fallimento prima di iniziare quel ciclo vincente che lo avrebbe visto al timone della Juventus e del Chelsea, con la parentesi in Nazionale.



fonte fanpage.it
By marcodalmen
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