27/01/2017 | 04.44
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L'uomo che osserva dall'alto

La foto è di domenica scorsa e riguarda il Mister che sta seguendo la partita dalla parte superiore della Tribuna Centrale. Assorto, attento, severo, sta vedendo i suoi ragazzi battere la Samp.

"L'uomo che osserva dall'alto" è anche una frase che rappresenta bene il Mister nei confronti dell'ambiente atalantino perche' chi guarda dall'alto è anche colui che vede piu' avanti e piu' lontano di tutti e Gasperini, in questi pochi mesi da dipendente dell'Atalanta BC, ha dimostrato in questo senso di essere il piu' bravo.

Lui stesso ha ammesso che non si aspettava certi risultati ma è un dato di fatto come solo lui abbia capito, in diversi momenti della stagione, come far giocare la squadra al meglio e con quali giocatori.

La chiave di volta è stata la vittoria contro il Napoli, ormai lo sanno anche i sassi. Dopo quella partita il mister è stato poi perfetto nel gestire il gruppo psicologicamente usando a volte anche il pugno di ferro con alcuni.

Poi due settimane fa ha cominciato a mandare segnali alla societa' : "Dal mercato capirò cosa ha intenzione di fare la societa' per il futuro"

E domenica scorsa ha fatto debuttare due diciassettenni. Una mossa di grande scaltrezza :

"Mi dicono che so valorizzare i giovani? ottimo, se continuo a farne debuttare di nuovi e questi vanno bene mi copriranno di elogi e la squadra continuera' a volare, se vanno male dimostro che il nostro settore giovanile non e' inesauribile e faccio intendere a Zingonia che servono acquisti o comunque serve non vendere chi abbiamo."

In America l'avrebbero chiamata una "win-win strategy", cioè una mossa nella quale, qualunque sia l'esito, vince chi la propone, in questo caso il Gasp.

Avranno recepito a Zingonia?.

Perchè lo stesso Percassi fino alla partita con il Napoli non aveva chiare le potenzialità di alcuni giovani (visto che aveva dato del matto al mister una volta letta la formazione), poi ha cominciato a credere in Gasperini fino pero' al punto di pensare che tutto cio' che lui 'tocchi' si tramuti in oro, quando non è cosi', ovviamente.

E il mercato di basso profilo sembra confermare la tendenza e cioè: "Vendiamo tanto e bene finchè le quotazioni sono buone, tanto poi ci pensa Gasperini a far rendere al meglio quelli che rimangono, compresi eventualmente nuovi innesti dalle giovanili o qualche prestito da fuori di basso profilo".

Ma, come lo stesso Gasp ha fatto capire, per quanto il mister sia un grande non puo' continuare a moltiplicare i pani ed i pesci all'infinito, alla fine è un uomo anche lui. Se la coperta comincia a diventare troppo corta, per quanto il mister sia bravo a "stirarla" alla fine non coprira' piu' da nessuna parte.


Alla fine io sono sicuro che Percassi mangera' la foglia. Il Presidente è un imprenditore di grande successo e il suo primo desiderio è quello di capitalizzare il valore della sua impresa e nessuno puo' farlo meglio di Gasperini.

"Assecondatelo, è un genio", diceva di George Best il suo allenatore. Io mi permetto di dirlo al Presidente: 

Segua il Mister, lui ci vede meglio di noi tutti e anche di Lei. Lo assecondi fin dov'è possibile e anche oltre. Non se ne pentirà ed eviteremo di rimpiangerlo. Noi per i successi sportivi, Lei anche per i soldi.

 

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