16/05/2017 | 04.44
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Ma non troppo

Non so quanti di voi hanno assistito ieri sera alla puntata di "Tiki Taka" su Italia 1.

Non guardo spesso la trasmissione di Pierluigi Pardo, anzi quasi mai. Viene trasmessa in orari impossibili (dalle 23.45 alle 01.45 circa) e di solito gli argomenti sono tali da farmici allontanare prima del tempo. Inutile dire che si parla praticamente sempre e solo dei soliti squadroni metropolitani condendo il tutto con gossip e ammenicoli vari. Non il mio elemento.

Ieri sera viceversa l'ho guardato sino alla fine perche' hanno parlato molto, per tutto il tempo, quasi abusando, di Atalanta e Bergamo. Bene, ovviamente, come potevano fare altrimenti?.

Di piu', hanno fatto paragoni tra Bergamo e Ferrara (comparabile a Bergamo per bacino d'utenza, un po' meno per i quarti di nobilta' della SPAL) e tra Atalanta e Inter, massacrando per tutto il tempo i biscioni d'Oriente e gli ospiti in studio loro tifosi.

Era collegato, in diretta dal municipio, anche il sindaco Gori mentre alcuni giocatori e Mister Gasperini venivano reclutati al microfono mentre si trovavano a partecipare ad una serata di beneficienza a Milano.

Nei prossimi giorni cercheremo di riportarvi la puntata sul sito intanto, a beneficio di chi non l'ha vista, posso dire che sono state due ore di lodi sperticate nei nostri confronti magari a discapito dei nostri vicini milanesi.

Personalmente tre considerazioni sorgono spontanee:

- da una parte la paura che la squadra alzi il piede dall'accelleratore. Nostri giocatori e mister si trovavano ieri sera alle 2 di notte ancora a Milano e, per dirne una, Conti gira da un paio di giorni con una capigliatura biondo platino. Cio' dopo i festeggiamenti che domenica notte vedevano ancora nostri giocatori segnalati in diversi locali.
Capisco che l'Europa sia acquisita ma abbiamo ancora l'1% di margine di finire sesti e la differenza tra partire in Europa League nei preliminari e nella fase a gironi è abissale e dopo un anno di sacrifici forse si poteva aspettare ancora una settimana

- la seconda considerazione e' il sentimento che provo per quello che l'Atalanta sta diventando e cioe' un fenomeno a livello nazionale. Una grandissima soddisfazione per chi come noi gestisce questo sito ormai da quasi 15 anni. Ma sapremo tener testa a queste nuove aspettative?
Penso all'anno prossimo e all'effetto sorpresa svanito, con un'opinione pubblica che si aspettera' conferme di risultati difficilmente ripetibili e con una competizione europea in piu' da affrontare. A livello di opinione pubblica non sarà per niente facile ed è mia intenzione tirar fuori dal cassetto da qui a 6/8 mesi questo mio articolo per vedere nel frattempo se i miei dubbi avranno avuto conferma.

- la terza ed ultima considerazione è che il successo clamoroso, l'exploit, l'esplosione di un fenomeno come il nostro ha strani effetti collaterali a livello psicologico. Una cosa è figurarsi un'Atalanta in Europa idealizzandone la traiettoria e gli effetti sull'ambiente e sull'opinione pubblica locale e nazionale, un'altra è vivere realmente la situazione.
Quando sogni qualcosa idealizzi tutto e ogni cosa sembra ancora piu' bella e grande magari in rapporto ad una realta grigia, ma quando un sogno lo si vive realmente esso deve fare i conti con le storture della vita reale e le sue inevitabili imperfezioni.
Un po' come sognare di uscire con Miss Universo e poi frequentarla per davvero iniziando a preoccuparsi dei costi relativi, del tempo che non basta mai o della necessita' di stravolgere la propria esistenza per qualcun altro.


Ragazzi miei, l'anno prossimo non sara' facile. Godiamoci il momento ma facciamolo da Bergamaschi : piedi ben piantati per terra e uno sguardo obbiettivo a tutto quanto. L'anno prossimo, pensando a quello che stiamo finendo, non sara' facile e il sale nel nostro zuccone orobico ci verra' buono al momento opportuno.

 

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