Ma set on ultras te?
Riprendiamo quanto pubblicato da sostieni la curva
"ma set on ultras te?"
Quante volte noi che viviamo di pura passione ci siamo trovati di fronte a questa domanda il più delle volte posta in modo tendenzioso?
Si, perché nell'ideale comune di chi pone questa domanda la tua risposta include uno spartiacque che difficilmente riuscirai a scalfire...Si! Sono un ultras e sei dalla parte del torto, sei uno di quelli che "co la scusa de l'Atalanta i và a fà casot"... e basterebbe invece rispondete no! Non lo sono per rappresentare ai loro occhi la parte sana del calcio.
Il male e il bene...con un confine ben definito...un solco profondo scavato da chi da anni svolge l'infame lavoro di screditare il tifo organizzato.
Ultras=casino
L'avete costruito ed inculcato bene questo stereotipo ed è così che tutte le persone che non seguono il calcio o che vedono da fuori le dinamiche del mondo ultras partono da questa unica regola assoluta per trarre le conclusioni.
E allora diciamolo cosa vuol dire essere ultras...
Una parola che significa essenzialmente andare oltre...
Andare oltre i 90 minuti di una partita, perché la passione e l'emozione, l'adrenalina ed il senso di appartenenza non sono valori che funzionano ad intermittenza e che puoi accendere e spegnere con un interruttore...o li hai e fanno parte del tuo essere ogni giorno, in ogni momento o semplicemente non li hai e non li puoi capire...e allora se non li puoi capire non ti devi permettere di giudicare perché nessuno può giudicare ciò che ignora.
Andare oltre il 90° vuol dire dedicare il proprio tempo libero al proprio credo, sentirsi costantemente e ritrovarsi in settimana con i propri amici e con i ragazzi del gruppo per vivere e respirare lo spirito di unione e aggregazione che è alla base di questo movimento.
Essere ultras è passare le notti a colorare uno striscione o a costruire una nuova coreografia nonostante la sveglia che suona alle 6 del mattino.
Perché non siamo nullafacenti delinquenti come vogliono farvi credere...siamo lavoratori, padri e madri di famiglia, cittadini membri di associazioni culturali o di volontariato che hanno una passione comune e che lottano per la libertà di poterla vivere!
Andare oltre...
E allora se con la mente vai oltre i concetti inculcati dai padroni del calcio che antepongono il business alla passione...
Tra quelli li, quelli che i "và a fà casot", ecco che vedi ragazzi e ragazze che nel nome dei propri colori e della propria città vivono la propria voglia di stare insieme, uniti, con i propri sogni che volano oltre le gabbie costruire da chi vorrebbe impedire alle nostre emozione di volare libere.
Vedi ragazzi che fanno le 3 del mattino per smantellare l'area dove si è tenuta la raccolta fondi per i terremotati e il giorno dopo con
poche ore di sonno affrontano una giornata di lavoro...
Ragazze che la sera mettono a letto i propri figli e poi la notte rammendano una bandiera
Giovani che si mettono a disposizione di chi da più anni vive quella curva
Donne che durante una cena al covo mangiano frettolosamente un piatto di pasta per poi prendersi cura di servire tutti gli ospiti seduti ai tavoli
Ragazzi che dopo una serata di festa si ritrovano al covo per sistemare e pulire
Un gruppo che passa notti insonni per pensare come disegnare una nuova coreografia che possa risvegliare e stupire uno stadio
Gente che nel nome di quella maglia e quei colori lotta perché i sogni diventino realtà
Amici che si sostengono e si difendono oltre ogni difficoltà
Essere ultras è andare oltre... soprattutto oltre i pregiudizi e le repressioni che vorrebbero spingerci a mollare il nostro credo nel nome di un calcio moderno in cui non ci riconosciamo e contro il quale lottiamo per non omologarci.
E allora, per una volta, provate anche voi ad essere ultras e ad andare oltre quello che vi hanno voluto far credere... spostate il velo di falsità che su di noi è stato costruito ed imparate a conoscerci, viverci e rispettarci.
"Set on ultras te?"
Si!
FIERI DI ESSERE QUELLO CHE SIAMO...ULTRAS
Il Valo
"ma set on ultras te?"
Quante volte noi che viviamo di pura passione ci siamo trovati di fronte a questa domanda il più delle volte posta in modo tendenzioso?
Si, perché nell'ideale comune di chi pone questa domanda la tua risposta include uno spartiacque che difficilmente riuscirai a scalfire...Si! Sono un ultras e sei dalla parte del torto, sei uno di quelli che "co la scusa de l'Atalanta i và a fà casot"... e basterebbe invece rispondete no! Non lo sono per rappresentare ai loro occhi la parte sana del calcio.
Il male e il bene...con un confine ben definito...un solco profondo scavato da chi da anni svolge l'infame lavoro di screditare il tifo organizzato.
Ultras=casino
L'avete costruito ed inculcato bene questo stereotipo ed è così che tutte le persone che non seguono il calcio o che vedono da fuori le dinamiche del mondo ultras partono da questa unica regola assoluta per trarre le conclusioni.
E allora diciamolo cosa vuol dire essere ultras...
Una parola che significa essenzialmente andare oltre...
Andare oltre i 90 minuti di una partita, perché la passione e l'emozione, l'adrenalina ed il senso di appartenenza non sono valori che funzionano ad intermittenza e che puoi accendere e spegnere con un interruttore...o li hai e fanno parte del tuo essere ogni giorno, in ogni momento o semplicemente non li hai e non li puoi capire...e allora se non li puoi capire non ti devi permettere di giudicare perché nessuno può giudicare ciò che ignora.
Andare oltre il 90° vuol dire dedicare il proprio tempo libero al proprio credo, sentirsi costantemente e ritrovarsi in settimana con i propri amici e con i ragazzi del gruppo per vivere e respirare lo spirito di unione e aggregazione che è alla base di questo movimento.
Essere ultras è passare le notti a colorare uno striscione o a costruire una nuova coreografia nonostante la sveglia che suona alle 6 del mattino.
Perché non siamo nullafacenti delinquenti come vogliono farvi credere...siamo lavoratori, padri e madri di famiglia, cittadini membri di associazioni culturali o di volontariato che hanno una passione comune e che lottano per la libertà di poterla vivere!
Andare oltre...
E allora se con la mente vai oltre i concetti inculcati dai padroni del calcio che antepongono il business alla passione...
Tra quelli li, quelli che i "và a fà casot", ecco che vedi ragazzi e ragazze che nel nome dei propri colori e della propria città vivono la propria voglia di stare insieme, uniti, con i propri sogni che volano oltre le gabbie costruire da chi vorrebbe impedire alle nostre emozione di volare libere.
Vedi ragazzi che fanno le 3 del mattino per smantellare l'area dove si è tenuta la raccolta fondi per i terremotati e il giorno dopo con
poche ore di sonno affrontano una giornata di lavoro...
Ragazze che la sera mettono a letto i propri figli e poi la notte rammendano una bandiera
Giovani che si mettono a disposizione di chi da più anni vive quella curva
Donne che durante una cena al covo mangiano frettolosamente un piatto di pasta per poi prendersi cura di servire tutti gli ospiti seduti ai tavoli
Ragazzi che dopo una serata di festa si ritrovano al covo per sistemare e pulire
Un gruppo che passa notti insonni per pensare come disegnare una nuova coreografia che possa risvegliare e stupire uno stadio
Gente che nel nome di quella maglia e quei colori lotta perché i sogni diventino realtà
Amici che si sostengono e si difendono oltre ogni difficoltà
Essere ultras è andare oltre... soprattutto oltre i pregiudizi e le repressioni che vorrebbero spingerci a mollare il nostro credo nel nome di un calcio moderno in cui non ci riconosciamo e contro il quale lottiamo per non omologarci.
E allora, per una volta, provate anche voi ad essere ultras e ad andare oltre quello che vi hanno voluto far credere... spostate il velo di falsità che su di noi è stato costruito ed imparate a conoscerci, viverci e rispettarci.
"Set on ultras te?"
Si!
FIERI DI ESSERE QUELLO CHE SIAMO...ULTRAS
Il Valo
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