30/06/2017 | 10.50
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Madò... Cina!

Se ne va uno dei Capitani di Lungo Corso del settore giovanile atalantino.
Valter Bonacina non sara' piu' il Mister della Primavera dopo parecchi anni a condurre la seconda squadra per importanza in quel di Zingonia. A lui, da un certo punto di vista, è stato fatale il grande successo avuto da Gasperini con i giovani lanciati in prima squadra. Ci vien da pensare che i suoi superiori abbiano cominciato a chiedersi come mai gli stessi giocatori rendessero in un modo in Primavera e in un altro in prima squadra.

Sta di fatto che, a fronte di una strepitosa "regular season" l'uscita immediata dai playoff deve essere suonata come una frustata nella sede di Zingonia. Hanno detto basta ma non l'hanno fatto subito, hanno aspettato il trofeo Dossena e meta' giugno e questo è suonato come uno sgarbo a Valter perche', a suo dire, piu' che il "sollevamento" a lui costerà aver aspettato troppo, con la maggior parte delle squadre gia' con il nome del mister per il prossimo anno in mano e lui quasi costretto a fermarsi un anno come fara'.

In poche parole la "rottura" tra il Cina e la Dea poteva essere un po' piu' dolce, meno traumatica, non escludendo di assegnargli gli Allievi. Invece il Cina stara' fermo un anno e si guardera' in giro nell'attesa che si liberi una panchina, magari di una prima squadra visto che ha esperienze in tal senso (ha guidato il Foggia per un anno, venendo esonerato, e ha traghettato la Dea dopo le dimissioni di Conte nel 2010).

Tornerà a Zingonia? la nostra sensazione è positiva ma dire quando e' prematuro. Al di là dei successi o degli insuccessi in campo (ha comunque sfiorato diverse volte lo scudetto Primavera) il Cina è nei nostri cuori perchè per molte cose rappresenta lo spirito Atalanta. Figlio di Bergamo, mastino di centrocampo, onesto, umile e misurato è stato a lungo colonna portante del centrocampo atalantino. E' secondo solo a Bellini per presenze e dal 1986 al 1999 ha giocato 265 volte in maglia nerazzurra anche se a differenza di Gian Paolo ha vestito anche altre maglie a partire dalla magica Virescit di Magistrelli, dov'e' esploso, al Monza nel finale di carriera, a soprattutto quella della Roma all'apice dei suoi anni agonistici dal 1991 al 1994. Epici per intensita' i suoi derby contro Signori, in uno scontro tutto made in BG che faceva scintille ogni volta.


Lo ricordiamo per tante cose ma il pensiero va a due episodi : il gol sul campo nel Fenerbahce in Coppa UEFA, in uno stadio infernale, che permise il successo sui turchi e quel gol di testa contro il Milan con il quale si vinse al '91 a San Siro nel 1988 sconfiggendo il grande Milan di Sacchi che frutto' tra l'altro una vincita plurimiliardaria al Totocalcio.

Un grazie al Valter grosso come una casa, per tutto il suo lavoro, per la sua carriera e per essere quello che è. E una speranza di vederlo presto ricalcare i campi del Centro Bortolotti.

Ciao Cina!

By staff
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