La torta a cinque piani, corrispondenti all’ultimo quinquennio di eccellenti campionati , bella e pronta, attendeva solo di vedersi decorata dalla guarnizione finale, quella ciliegina costituita dal conseguimento dell’unico trofeo da noi conquistato, che dovrà restare orfano, in bacheca, almeno sino alla prossima stagione.

Dopo diversi tentativi posti in atto negli scorsi campionati, senza successo, questa volta era certo e prevalente un senso di ottimismo che ne pregustava una facile conquista.
Supportata da una nostra stagione favolosa ed una situazione degli avversari non proprio in linea con il loro miglior livello, si è ritenuto conseguente ed inevitabile di poter accedere ad una vittoria in linea con le nostre certezze, ieri sera risultate effimere, malgrado la presunta facilità.

Ci è mancata la scaltrezza cui certe squadre sono avvezze e che non rientra ancora nel nostro iter ed il tanto necessario cinismo che non rientra ancora nelle nostre corde.

Non ci è mancato lo slancio ne la determinazione, ma alla lunga è emersa una specie di sudditanza ed un grado di fatalismo negativo cui non si riusciva a sottrarsi.

Abbiamo scoperto che la ciliegina, ben lungi dall’essere appetitosa come si immaginava, era un agglomerato di prodotti che solo in parte sono allineati alla genuinità ed alla trasparenza che noi ci si attendeva

Quello che ci aspettavamo è andato deluso dopo un primo tempo che si è giocato alla grande ma che si è contratto nella seconda parte della competizione, quando al nostro calo di rendimento si è vista una crescita della pressione avversaria.

La ciliegina , al pari del celeberrimo cavallo di Troia, ha permeato la gara di un condizionamento nefasto da parte del direttore di gara, che, dopo averci negato un rigore ha poi convalidato una rete avviata fallosamente e lasciata colpevolmente proseguire.

La persecuzione sofferta due anni or sono si è incredibilmente rinnovata, concretizzando davvero quella diffidenza che aleggia attorno a questa competizione, da tempo qualificata e predestinata ai blasoni che creano maggiori attese e grande richiamo, specie in vista di una supercoppa, giocabile all’estero e foriera di grossi riscontri economici.

Il disappunto dell’ambiente atalantino cozza contro un embargo, non dichiarato ma sempre più vero e consistente, che pare voler tenere ai margini interpreti di secondo grado rispetto alle majors, come si evince peraltro dalla recentissima decisione di escludere dalla competizione società di terza serie, quali le squadre di serie C .

La delusione, associata all’idea di scippo, indurrebbe taluni al boicottaggio dei vincitori, nel corso dell’ultima giornata di campionato, dove maturerà o meno, la loro possibilità di accedere alla C L.

E’ chiaro che una mancata vittoria atalantina metterebbe fuori dalla competizione gli zebrati, che, al momento si trovano nella necessità estrema di raccogliere fondi, ma sono certo che la serietà della nostra Atalanta, non si piegherà ad atteggiamenti contrari alla correttezza sportiva.

Resta peraltro il fatto che anche i rossoneri anelano ai soldi della CL, trovandosi in disastrato asset economico non certo migliore dei piemontesi.

Sulla carta siamo e saremo i fautori del passaggio per gli uni o per gli altri, od almeno così pare…

Perchè la stagione delle ciliegine incombe e non è detto che volontà direttrici superiori stiano solo a guardare e si guardino dall’intervenire, avendo a disposizione una ‘Massa’ di personaggi, in grado di guidare al meglio quelli che lo meritano, quantomeno secondo loro.

Importante è ringraziare i ragazzi e la società di tutti i grandi risultati inanellati e di tutto quanto hanno speso, in impegno e fatica, per regalarci tante soddisfazioni ed un crescente orgoglio.

Apprezziamo i risultati che ci hanno posto tanto in alto, consapevoli che ha ragione il Gasp nel dire che si può e si deve sempre migliorare: cominciando da subito, nella prossima stagione.

Ed evitiamo vogliose smanie per inarrivabili ciliegine, almeno sino a che arriverà, perché arriverà, il momento giusto!

Grazie tante ancora a tutti, vi vogliamo bene. Forza Atalanta !

ReMo