08/10/2021 | 10.25
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Mandorlini: Atalanta ancora da Champions



Con l’Atalanta ha prima indossato casacca e tacchetti in 38 presenze tra il 1980 e il 1981 in Serie B, segnando anche un gol al Palermo, poi ha sfogliato il taccuino sulla panca nerazzurra negli indimenticabili anni della cavalcata in Serie A dal giugno 2003 al dicembre 2004, raccogliendo una media di punti a partita di 1,49 in 67 gare. E anche oggi, passati 17 anni dall’avventura sotto le Mura, Mandorlini non si perde una gara della Dea, che proietta tra le prime 4 d’Italia.

L’Atalanta ha raccolto finora 15 punti stagionali nelle prime 9 partite tra Serie A e Champions, che squadra le sembra?
«Vedo molto bene l’Atalanta, è in continua crescita, nonostante l’intoppo col Milan che è forse la squadra più in forma penso che possa essere contenta, è solo l’inizio di stagione ma già rispecchia le sue qualità e quanto di buono fatto l’anno scorso. Sta facendo un altro campionato da protagonista».

Pensa che possa passare il girone di Champions e piazzarsi tra le prime 6 a fine maggio?
«Sono assolutamente fiducioso che possa passare il girone, ma secondo me può solo che migliorare, io sarei più ottimista e la metterei tra le prime 4, c’è grande entusiasmo, anche la piazza lo merita».





In pochi giorni si sono infortunati Gosens, Toloi e Pessina, cosa può succedere ora?
«Si sono fatti male giocatori importanti, ma la società e Gian Piero Gasperini hanno lavorato per avere una rosa competitiva quindi penso che anche le seconde linee faranno bene, è la loro grande occasione».





Qualche ricordo della sua doppia avventura a Bergamo?
«Come allenatore è stato un anno e mezzo bellissimo, avevo giocatori importanti, abbiamo fatto 24 risultati utili consecutivi, abbiamo raggiunto la Serie A dove poi avremmo meritato di più, ma anche come giocatore ho un bel ricordo, l’Atalanta per me è stata molto importante, sono orgoglioso di averne fatto parte».





Oggi qual è il sogno nel cassetto di Mandorlini?
«Allenare, aspetto di rientrare, nel 2020 sono sceso in Serie C a dare una mano al direttore sportivo Sean Sogliano nel Padova, a fine campionato siamo arrivati secondi a pari merito col Perugia ma con una differenza reti peggiore negli scontri diretti, quindi abbiamo giocato i playoff ma nella gara di ritorno della finale contro l’Alessandria abbiamo perso all’ultimo rigore. Ora aspetto come tanti qualcosa di importante per continuare a fare l’allenatore, la mia passione».




Fonte Marina Belotti ,corriere della sera Bergamo
By sigo
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