16/09/2017 | 15.30
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Maran: "Torniamo a fare risultato, basta solo complimenti"

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Rabbia giusta e voglia di trasformare finalmente in risultato le buone prestazioni dell'ultimo periodo: questo emerge dalla conferenza stampa tenuta oggi dal tecnico del Chievo Rolando Maran, in vista della gara di domenica al Bentegodi contro l'Atalanta. Queste sono state le sue prime dichiarazioni: “Dalla partita di ieri ho avuto la conferma che domenica affronteremo un avversario difficile da incontrare. Il nostro percorso è di una squadra che sul campo ha sempre fatto la prestazione, però siamo stanchi di uscire solo con i complimenti e non un risultato positivo. Spero che i miei giocatori abbiano la mia stessa rabbia per tornare a conquistare i tre punti, quando meriti di vincere devi riuscire nell’intento. Avremmo meritato qualcosa in più nelle due partite che abbiamo perso e dobbiamo quindi avere la rabbia giusta per prenderci quello che abbiamo lasciato”.

Sulla gara dello scorso anno contro i bergamaschi, persa a Verona per 4-1: “Tutto ci deve dare carica per affrontare al meglio la sfida di domenica. Quella dello scorso è una partita nata storta sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo essere bravi ad avere motivazioni ed energie che arrivano da tutte le parti: ben vengano anche quelle derivanti da quella gara lì”.

Sulla rabbia della sua squadra, se coincide con la sua: “Io credo di sì: quando li vedo lavorare mi rassereno, perché hanno voglia di andare in campo e di faticare per arrivare ad un risultato. Io riscontro questo in settimana, poi è chiaro che il tasso tecnico delle squadre che affrontiamo può fare la differenza. Parlando del match contro la Juve, dove abbiamo tirato in porta più noi di loro, ci può stare di perdere la partita perché il tasso tecnico dei bianconeri è decisamente elevato. Ci deve essere la rabbia giusta e la consapevolezza di quello che dobbiamo mettere in campo per arrivare ad un risultato positivo. Io la percepisco durante gli allenamenti: dobbiamo solo trasferirla in campo la domenica”.

Sui punti in comune con l’Atalanta: “Sicuramente nella mentalità e nella voglia di essere parte attiva di una prestazione. Sono due squadre che non ragionano in maniera sparagnina, ma cercano di superare l’avversario che hanno davanti”.

Su come procede l’intesa tra Inglese e Pucciarelli: “Ormai sono più di due mesi che siamo insieme: credo che ci sia stato il tempo per affinare le conoscenze e i movimenti. Vedo una continua crescita tra loro, così come tra tutti gli altri”.

Sui 25 anni di presidenza di Campedelli: “Il primo ricordo va al padre del presidente, che 25 anni fa aveva traumatizzato tutti con la sua scomparsa. E’ ovvio che il primo pensiero deve andare a lui, perché gli va riconosciuto di essere stato l’iniziatore di tutto questo. Poi vanno fatti i complimenti al presidente, perché 25 anni presidenza con grandi successi come ha avuto lui non sono una cosa da poco. Non parlo solo di risultati sportivi, ma di risultati a 360 gradi: credo che il nostro presidente possa vantare tante cose da questo punto di vista”.

Se gli fa effetto essere al Chievo oggi ed esserci stato anche 25 anni fa: “Spesso ci penso, ogni immagine qui a Veronello mi ricorda tutti questi anni. Quando viene ricordato un anniversario, come per esempio quello di oggi, automaticamente mi viene da ricordare tantissime immagini, che sono quasi tutte positive”.

Sul gioco della squadra, se è al punto che si aspettava dopo tre giornate: “Direi di sì, anche se ragionare dopo le vittorie è più semplice che dopo le sconfitte. La crescita la vedo in generale, ma l’aspetto mentale è troppo importante per supportare tutto questo. Questo aspetto viene dato dai risultati e ti dà la spinta e l’entusiasmo giusto per fare le cose. Noi abbiamo bisogno di ritrovare i risultati proprio per questo. Il fatto di esserci giocati alla pari le partite contro due grandi squadre in questo inizio di stagione è sicuramente un buon dato: dobbiamo adesso riuscire a far questo e portare a casa il risultato”.

Sulla condizione di Pellissier, se ha o meno i novanta minuti nelle gambe: “E’ da un po’ che si allena in maniera regolare, anche se va detto che ha perso più di un mese di preparazione. Sicuramente sta migliorando la sua condizione di giorno in giorno, ma è difficile stabilire se abbia già i novanta minuti nelle gambe o meno”.

Sul ritorno di Nicola Rigoni: “Io mi aspetto tanto da lui e penso che, su certi aspetti, debba incidere di più. Sicuramente ha messo alle spalle tutti i guai fisici che ne hanno condizionato lo scorso campionato: deve migliorare su quegli aspetti che possono veramente fargli fare il salto di qualità”.

Sul ruolo in cui vede meglio il giovane Leris: “Ha caratteristiche talmente particolari che può giocare in più posizioni del campo. Posso lavorare con lui per fargli fare più ruoli. E’ l’ennesimo ragazzo del nostro settore giovanile che debutta in A: negli ultimi anni siamo forse la squadra che ha fatto esordire più ragazzi del vivaio in massima serie. Mi viene da ridere quando sento parlare di squadra esperta, perché adesso iniziano ad essere veramente tanti i giocatori delle nostre giovanili che si stanno mettendo in evidenza in A. Credo che sia un vanto per la società e anche un merito, dato che c’è la voglia di credere in questi ragazzi per testarli”.

fonte tuttochievoverona.it

By marcodalmen
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