Martino, credega....
(il titolo in bergamasco, significa letteralmente "Martino non contarci" ed è riferito all'ultima frase dell'intervista che segue)
L'intervista che segue, molto bella, è stata pubblicata sul sito olandese nos.nl ed è stata da noi tradotta. Grazie per l'aiuto a Evair70 e... al traduttore di Google)
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Mentre un gruppo di giocatori si presenterà domani al raduno per una settimana con la nazionale olandese, Marten de Roon si prepara per qualcosa di completamente diverso. Sfrutta i giorni liberi per trascorrere del tempo con la famiglia: dopo le trasferte a Parigi e Roma nelle precedenti partite internazionali, ora è in programma una degustazione di vini a Torino.
Sebbene il 42 volte nazionale sottolinei di non essersi ritirato dalla nazionale olandese, De Roon è tranquillo con il fatto che per il momento non sarà più convocato. Il centrocampista si sente a casa a Bergamo, dove la sua famiglia è felice e lui ha raggiunto lo status di icona del club all'Atalanta.
"282 presenze, sì, quando mi sono svegliato stamattina avevo il telefono pieno di messaggi non letti", ride De Roon. Ieri pomeriggio è diventato il giocatore con più partite di Serie A di sempre con l'Atalanta. "È molto bello e anche speciale. È davvero speciale raggiungere un record del genere come giocatore all'estero".
"Ma per usare un luogo comune: non inseguo necessariamente i record personali, sono buoni solo se abbinati anche alle prestazioni della squadra", precisa subito. "In questo senso è bello aver vinto anche domenica." (L'Atalanta ha battuto l'Udinese 2-1) .
Tra tutti i messaggi sul suo cellulare ce n'è uno che spiccava: un messaggio di Gianpaolo Bellini, la persona di cui De Roon ha tolto il record. "Il suo ultimo anno è stato il mio primo anno qui, il che è divertente. Si è congratulato con me per un risultato meraviglioso. Bellini è un ragazzo eccezionale, molto modesto. Non c'è assolutamente alcuna invidia, anche questo è qualcosa di speciale".
Per quanto riguarda il totale delle partite dell'Atalanta, tra partite di coppa, tornei europei e serie minori, De Roon è ancora 73 partite dietro allo stesso Bellini. Sulla carta anche quel record sembra a portata di mano, perché De Roon ha solo 33 anni e attualmente è titolarisssimo.
“Dovrebbe essere fattibile”, riconosce De Roon. "Ma non è un mio obiettivo. In questa stagione non ho perso un minuto, ma prima o poi le cose cambieranno sicuramente. Quando arriverà il momento con il prossimo record, potremo sicuramente riparlarne. ."
In ogni caso, fatto sta che De Roon e la sua famiglia si trovano benissimo a Bergamo. "Non è mia intenzione tornare in Olanda per il momento, mi sento molto a casa qui. Anche il legame con il club è ottimo, quindi potrei tranquillamente chiudere la mia carriera qui. Ma di certo non vedo questa cosa subito, forse tra un paio d'anni"
"Te lo dico sinceramente: se dovessi chiederci come famiglia, adesso, se preferiremmo tornare in Olanda o rimanere a Bergamo ti risponderei la seconda che hai detto", è sincero De Roon. Lui e la moglie olandese hanno tre figlie, due delle quali sono nate in Italia.
«I nostri figli sono italiani: frequentano una scuola italiana, hanno amici lì. Il più grande ha dodici anni, ma è qui da dieci. L'Olanda per loro non è mai stata casa, la casa è Bergamo. E anche io e mia moglie ci sentiamo a casa qui."
De Roon festeggia il raggiungimento della finale di Europa League al termine della scorsa stagione
All'Atalanta De Roon trova il connubio ideale tra lavoro e vita privata. Con il club ha vinto l'Europa League la scorsa estate e attualmente è al secondo posto nel campionato italiano, mentre la sua famiglia è felice della vita a Bergamo.
"In tutta Italia Bergamo è forse quella più vicina alla mentalità olandese. Innanzitutto lavorare duro e poi si vedrà".
Sembra quasi Rotterdam, dice De Roon, cresciuto da quelle parti.
"Un pochino, ecco perché potrebbe andarmi bene. Anche se penso che siano un po' meno sboccati degli abitanti di Rotterdam, ahah."