06/05/2017 | 18.50
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Masiello : "Campionato super, vogliamo l'Europa"

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Quattro giornate alla fine del campionato, l'Europa e' ormai a un passo e l'Atalanta la insegue senza paura come ha dimostrato nell'ultimo impegno con la Juventus, fermata sul 2-2. Alla vigilia dell'anticipo domenicale di domani in casa dell'Udinese, non parla il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini e la parola va ad Andrea Masiello, uno dei veterani del gruppo che spiega cosa puo' significare per la squadra il pareggio contro i campioni d'Italia.

"Ci puo' dare una spinta. E' stata una partita interpretata benissimo. Contro una squadra fortissima si e' vista una grande Atalanta, che non molla un pallone, che crede di poter fare qualcosa di importante - spiega Masiello in un'intervista rilasciata al sito internet del club nerazzurro -. Sono arrivati dei segnali positivi: con la Juve si e' visto che abbiamo maturato consapevolezza, forza, entusiasmo. E l'aspetto fondamentale e' che questa squadra crede in tutto cio' che fa. Basti vedere il gol di Freuler, al 90' c'erano sei giocatori in aera...". L'aritmetica dice che con 8 punti nelle ultime quattro partite sarebbe Europa. "E' normale che arrivati a questo punto ci sia la tentazione di fare qualche calcolo, ma noi non dobbiamo distrarci e continuare per la nostra strada, tenere duro e magari sperare che chi insegue perda ancora qualche colpo cosi' da essere piu' sereni. Stiamo facendo un campionato straordinario e ora che vediamo il traguardo dobbiamo restare concentrati sul pezzo: abbiamo fatto 99, sarebbe da stupidi non fare 100. Ma c'e' una grande voglia di raggiungere un traguardo che all'inizio era impensabile, per cui ce la metteremo tutta e proveremo a chiudere il discorso il prima possibile". La prima delle ultime 4 gare e' quella di domani a Udine. "Trasferta difficile, all'andata abbiamo perso una partita che meritavamo di vincere. Pero' anche le sconfitte ci sono servite perche' ci hanno aiutato a capire molte cose. Io pero' da quando sono all'Atalanta non ho mai battuto l'Udinese, per cui speriamo di invertire ora la rotta". Grande stagione per tutta la "Dea" ma per Masiello e' probabilmente la migliore della carriera. "Da quando sono all'Atalanta penso di si'. Quest'anno e' il coronamento di tutto il lavoro svolto in precedenza e che spero porti a un risultato importante. Io mi sono sempre allenato, cercando di stare bene sia fisicamente che mentalmente perche' quando superi i 30 anni ogni particolare fa la differenza. E io cerco di curare tutti i particolari, dall'alimentazione agli allenamenti. Un esempio? Mezz'ora prima di ogni allenamento vado in palestra per fare un lavoro muscolare di prevenzione, cosi' da poter partire subito in quinta. Mi sento orgoglioso di quello che ho fatto quest'anno e anche di quello che ha fatto la squadra". Ottimo il suo rendimento in campo, importante il suo ruolo all'interno dello spogliatoio dove fa da chioccia ai tanti giovani di talento che ha l'Atalanta. "Da un lato fa un certo effetto, perche' mi guardo intorno e vedo Caldara, Spinazzola, Conti, Kessie, Petagna... Tutti giovani, ma giovani forti. E io li definisco giovani vecchi perche' hanno dimostrato di avere gia' una mentalita' e una personalita' da giocatori piu' esperti. E per noi "anzianotti" e' stato piu' facile perche' non c'e' bisogno di riprenderli per fargli capire determinate cose". Masiello e' entrato nel cuore dei tifosi per impegno e rendimento. "Mi fa piacere ed e' una bella sensazione, me ne accorgo sia allo stadio che fuori dal campo. Non mi stanchero' mai di ripetere che ringraziero' sempre la piazza di Bergamo e la societa' perche' mi hanno dato una seconda possibilita' dopo aver sbagliato - dice l'ex Bari riferendosi alla squalifica per il calcioscommesse -. Mi hanno fatto sentire quell'affetto che credevo di aver perso e che mi ha dato la forza di ripartire. E io cerco di ripagarlo sul campo". Per Masiello tre gol pesanti e determinanti e dopo ogni rete un bacio al polso destro. "Li' ho tatuato i nomi delle mie due bimbe, Matilde e Aurora, e di mia moglie Alessandra. Sono le persone che mi sono sempre state vicine e mi hanno dato la forza di andare avanti anche nei momenti difficili, per cui dopo ogni gol mi piace rivolgere un pensiero a loro. Adesso ne aggiungero' un altro: aspettiamo la terza figlia, nascera' a luglio e si chiamera' Eleonora. Il nome lo hanno scelto le bambine".

fonte repubblica.it

By marcodalmen
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