01/04/2019 | 18.10
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Mea culpa

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MEA CULPA

Ebbene sì, io do molto di più in trasferta.
Occorre che io faccia mea culpa.
Mi sento a disagio se mi penso in tribuna Ubi, in silenzio a mangiarmi le unghie, concentrato solo ad inveire contro il solito "piangina" che critica al primo mezzo errore.
Ieri ci hanno sentito fino al Passo della Cisa, ho persino percepito l'eco delle nostre urla tornare da Berceto.
Eravamo un'unica cosa, con una forza ed un entusiasmo senza pari.
Anche sullo 0-1.
Come ha detto Gasp dopo la gara, l'Atalanta in questo momento storico può vantare il più grosso seguito in trasferta d'Italia.
I ragazzi in campo lo sentono, lo vivono, e per osmosi riescono a prendere quella forza in più che serve per vincere le gare.
Io voglio cambiare, lo prometto.
Da giovedì darò il massimo anche a Bergamo, non mi farò intorpidire il cervello da chi, invece di supportare, crede di essere sul divano di casa.
Ho molto da imparare dai ragazzi della Nord, anche dopo 35 anni di stadio.
L'Atalanta è forte, ma con i tifosi di ieri, diventa devastante.
Rinnovo il mea culpa e chiedo scusa.

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By sigo
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