Quando mancano 15 giorni alla fine del calciomercato e solo 3 all’inizio del campionato, l’Atalanta è ancora un cantiere aperto, complici infortuni e accantonamenti vari, la squadra che dovrà affrontare una delle stagioni più importanti della sua storia è ancora da completare e migliorare, per poter garantire un rendimento almeno pari a quello delle passate stagioni.

Le partite fin qui disputate, Supercoppa compresa, hanno dato delle indicazioni abbastanza chiare in merito. Prima di tutto c’è necessità di integrare la rosa con altri elementi di valore e affidabili che possano subentrare a partita in corso e sostituire i titolarissimi quando necessario.

Non è mistero infatti che la squadra neroazzurra fa dell’intensità agonistica uno dei suoi punti di forza che con il sistema di gioco adottato, permette alla Dea di mettere in difficoltà chiunque, ma questo modo di giocare ha un limite che è quello della condizione fisica dei giocatori, quando cala la condizione la squadra subisce. Alcuni giocatori in rosa più di altri riescono a rendere allo stesso modo per 90 minuti, ma non tutti e le partite da disputare quest’anno son davvero tante.

Anche contro il Real Madrid, la squadra ha resistito 60 minuti prima di subire la reazione avversaria, c’è quindi bisogno di effettuare cambi all’altezza che possano protrarre la durata della prestazione complessiva della squadra fino al termine della gara.  Lo scorso anno grazie all’abbondanza della rosa l’allenatore faceva spesso riscorso ai 5 cambi che ridavano vigore alla formazione, rendendola competitiva fino alla fine delle partite.

Guardando invece ai reparti della formazione neroazzurra, portiere, difesa, centrocampo e attacco, osserviamo che non c’è solo una necessità numerica da risolvere ma anche di natura qualitativa.

Ad esempio in attacco all’inizio dello scorso anno c’erano 6 elementi a disposizione: Scamacca, Lookman, Muriel, El Bilal, De Ketelaere e Miranchuck che hanno garantito complessivamente un buon numero di soluzioni, rendimento e varietà che ha permesso alla Dea di arrivare fino in fondo all’Europa League e Coppa Italia e centrare la Champions in campionato. Inoltre, lo scorso anno oltre alle reti degli attaccanti si sono aggiunte quelle del centrocampo ed in modo particolare da Koopmeiners che da solo in campionato ha segnato 12 reti come Scamacca.

Oggi con l’infortunio di Scamacca, attualmente ci sono Lookman, Retegui, De Ketelaere e Zaniolo, due dei quali sono ancora tutti da scoprire ed integrare in una formazione collaudata anche nei movimenti di attacco e che aveva trovato in Scamacca, il terminale offensivo in grado non solo di segnare ma di fornire assist ai suoi compagni.

D’altra parte in questo precampionato, la Dea, nelle amichevoli che contano, ha segnato solo tre reti, una di Lookman con il Parma, una rete con l’AZ di De Ketelaere ed un autogoal. Serve pertanto rimpinguare la rosa con elementi anche di qualità che possano aiutare la squadra a trovare la via del goal al più presto.

Molta attenzione dovrà poi essere rivolta alla difesa, dove gli uomini sono contati e a rischio infortuni continuamente, ci sono tre elementi sopra i 30 anni, Scalvini infortunato ed un nuovo acquisto, Godfrey che deve ancora ben integrarsi nei meccanismi della squadra.

Un reparto in difficoltà è invece quello delle fasce, dove Zappacosta (32 anni) e Ruggeri sono costretti a fare gli straordinari. Si sono fatti tanti nomi in questi mesi, è sfumato un acquisto all’ultimo, ora si fanno altri nomi di giovani di belle speranze che però dovranno subito calarsi in una realtà, quella della Dea, non facile all’inizio.

Infine dovranno essere risolti i dilemmi che stanno influenzando il calcio mercato estivo neroazzurro, a cominciare da Koopmeiners, El Bilal, Bakker e dovrà essere fatta una scelta anche per i portieri.

Da qui alla fine del mese, gli operatori di mercato della squadra neroazzurra, saranno impegnatissimi a cercare di migliorare e completare la rosa, il mister in una recente intervista ha indicato la strada, ma il tempo stringe e non sarà facile centrare gli obiettivi in sole due settimane che restano da qui alla fine del mercato.