03/04/2017 | 21.40
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"Il Messaggero" : anno sfigato per tentare l'Europa

Ovviamente non è quello il titolo dell'articolo di oggi del quotidiano romano ma è il senso del pezzo che vi riportiamo sotto. E se e' sfigato per chi l'Europa la tenta tutti gli anni, figuriamoci per noi che siamo tornati a farlo dopo piu' di 25 anni...

 

Serie A, tanti record ma senza senso

(http://sport.ilmessaggero.it/calcio/serie_a_record_senza_senso-2356543.html)

La splendida Atalanta targata Zingonia, la località dove è di casa non solo la prima squadra ma anche il suo fantastico settore giovanile, sta battendo tutti i suoi record: mai tanti punti, mai tanti gol segnati, mai sei giocatori autori di più di cinque reti e così via (ce ne sono tanti altri: ad esempio non aveva mai segnato 5 gol in trasferta, come ha fatto ieri a Marassi). Eppure non è ancora per niente certo che conquisti un posto in Europa, cosa che le è invece capitata in passato, e più d'una volta, in stagioni in cui il suo gioco e i suoi risultati sembravano molto meno brillanti di quelli attuali.
NON SERVONO A NULLA
Sembravano. Sì, perché questo è il campionato più dell'apparire che dell'essere. Tutti, squadre e singoli giocatori, si vantano di record che alla fine potrebbero non essere serviti a nulla. Bisognerebbe fare una moratoria sulle statistiche di questa stagione, sospenderle, addirittura magari espungerle dai dati complessivi della storia del calcio italiano. Perché questo è un campionato assurdo, irripetibile. Le prime otto in classifica fanno razzia di punti, le ultime quattro restano a guardare le stelle, più o meno brillanti, di una Serie A che non meritano di giocare. Viaggiano a ritmo di record (di punti) anche squadre come il Torino che pure stentano a rimanere nella parte sinistra della graduatoria, nonostante fossero partite addirittura con ambizioni europee.
Se nelle ultime otto giornate le cose non cambieranno (e non si vede come possano), per arrivare in Europa League occorrerà un punteggio stratosferico, mentre la quota salvezza precipiterà, è già precipitata, a livelli infimi. Il Milan, che oggi è settimo, cioè fuori dall'Europa, procedendo a questa velocità chiuderebbe a 68 punti, un totale che negli ultimi cinque anni avrebbe garantito tre volte il quarto posto, una volta il quinto e una addirittura il terzo. Ancora più assurda la situazione in coda. Il Crotone, oggi terz'ultimo, viaggia, nonostante il successo di ieri, a una media di 0,56 punti a partita: continuando così terminerebbe il campionato a 21. Cioè: anche perdendole tutte di qui alla fine, l'Empoli, oggi a quota 22, si potrebbe salvare!
Per rendere ancor più l'idea dell'assoluta anomalia di questa stagione, va ricordato che negli ultimi cinque anni la quota salvezza si è sempre collocata fra i 33 e i 39 punti, mentre il sesto posto per l'Europa, che al momento non appare raggiungibile con 68 punti, era garantito da un minimo di 58 a un massimo di 62 punti.
LA SPACCATURA
Mai era capitato che le prime otto facessero tanti punti e le ultime quattro così pochi. Uno squilibrio soltanto italiano. Le prime otto in Serie A hanno totalizzato 484 punti, in Liga 438, nella Ligue 1 francese 432, in Premier League 402, in Bundesliga 361. Le ultime quattro in Serie A 67 punti, in Liga 79, in Bundesliga 95, in Premier League 98, nella Ligue 1 francese 110.
Si era sempre detto che per vincere lo scudetto, gli scontri diretti non erano così determinanti, era più importante fare tanti punti contro le piccole e le medie. Non è più così. La maggior parte delle partite ha un risultato già scritto alla vigilia. La vittoria di ieri del Crotone potrebbe riaprire i giochi in coda? In teoria sì, ma la classifica delle ultime sette giornate delle quattro squadre che chiudono la classifica recita: Pescara e Crotone 4 punti, Palermo 1, Empoli 0. Che malinconia.

By staff
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