21/07/2020 | 22.21
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Mihajlovic: “Gasperini non si deve permettere di parlare con la mia panchina”

 

Il Bologna perde ancora. Dopo la sconfitta con il Milan, arriva anche quella con l'Atalanta per 1-0. Decisiva la rete di Muriel nella ripresa. Queste le parole di Mihajlovic a Sky Sport nel post partita:

Quanto è arrabbiato per la sconfitta?
"Penso che sia stata una gara equilibrata. Unica differenza è che noi non abbiamo sfruttato le nostre occasioni. Fisicamente stavamo anche meglio. Ci è mancato quello che ci manca sempre: l'ultima scelta. Come prestazione ha fatto bene la squadra e ha creato tante palle gol. Poteva starci un pareggio. L'importante era reagire dopo il Milan".

Trentesima partita consecutiva in cui subite gol, come mai?
"Anche oggi. Era difficile non prendere gol, ma sempre con errori individuali. Anche oggi abbiamo lasciato a Muriel lo spazio di prendere la palla e calciare".

Cosa è successo con Gasperini?
"Come ho detto ognuno si fa le regole a casa sua. Io non parlo con la panchina degli altri. Quello che fa la sua panchina non è affare mio, alla mia panchina, invece, ci penso io. Sennò poi mi incazzo. Non ho bisogno di chiarire, poi se vuole farlo lui lo aspetto".

Sky Sport, mentre Sinisa parla, mostra le immagini di Gasperini che si rivolge alla panchina del Bologna additandola. "Se lo avesse fatto a me, non so se avrebbe ancora il dito… Adesso si sente tutto, senza il pubblico, e io non vado dalla panchina degli avversari a dire di stare zitti. Io sono responsabile della mia panchina, se Gasperini ha qualcosa da dire lo dice a me. Non ha voluto dire nulla? Ci credo che preferisce non parlare, perché sa che ha sbagliato".

Ha visto una squadra diversa rispetto al Milan?
"Peggio di così non si poteva andare. Oggi la squadra hanno fatto bene. Contro il Napoli abbiamo giocato bene, poi cambiamo tanto e sembra un'altra squadra. Giochi di nuovo dopo due giorni e sembra la solita squadra dell'ultimo anno e mezzo. Con i giovani è così. Serve tempo e continuità per farli crescere".

A livello di tempo quanto ci vuole per far arrivare il Bologna in zona Europa?
"Almeno due o tre anni. Io sono stato cinque mesi e poi quest'anno non va contato perché con la malattia non ci sono stato sempre".

L'anno prossimo che possiamo aspettarci?
"Quest'anno abbiamo comunque fatto un'ottima annata. Siamo salvi da molte partite mentre lo scorso anno siamo arrivati a salvarci a due giornate dalla fine. Un primo salto di qualità c'è stato. Ora dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento mentale che passa dalla gestione emotiva. Succede perché i ragazzi sono giovani. Io non posso chiedere alla mia società di spendere i soldi che spendono Roma o Milan. Dobbiamo prendere i giocatori giusti nei ruoli in cui siamo scoperti. Se faremo questo miglioreremo sempre e ci avvicineremo all'Europa. Oggi ci sono sette squadre che sono avanti a noi".

fonte tmw.com
By Gandalf
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