Mojica protagonista con la Colombia, sarà il futuro Gosens?
da goal.com. Ringraziamo Francesco N.
Johan Mojica autore di un assist in Colombia-Venezuela: notizia ottima per l'Atalanta che lo valuta in ottica futura come titolare sulla sinistra.
Il momento d'oro dell'Atalanta non è frutto del caso: guai a sminuire il lavoro certosino di programmazione alla base dei successi di Gomez e compagni, ormai non più sorpresa del nostro calcio ma realtà consolidata in grado di ben figurare anche oltre i confini nazionali.
Un modello vincente esportato anche nel mercato, sia in entrata che in uscita: è recente la notizia dei 40 milioni (25+15 di bonus) sborsati dal Manchester United per il 18enne Amad Traoré Diallo, che si trasferirà in Inghilterra a gennaio dopo aver disputato solo tre partite (con un goal) con la 'Dea'.
Un vero e proprio capolavoro del responsabile dell'area tecnica Sartori e del presidente Percassi: denaro reinvestito in parte per nuovi talenti come Johan Mojica, arrivato in prestito con diritto di riscatto dagli spagnoli del Girona.
Colombiano con una certa somiglianza con il connazionale Cuadrado, Mojica è pressoché sconosciuto ai più nonostante abbia già 28 anni e non sia più un ragazzino: colpa dell'approdo nel calcio che conta in età più avanzata rispetto al solito, seppur la sua esperienza internazionale non sia da sottovalutare.
Mojica, infatti, ha partecipato ai Mondiali 2018 giocando da titolare tutte le quattro partite dei 'Cafeteros', eliminati agli ottavi di finale dall'Inghilterra; nel nuovo corso con Carlos Queiroz in panchina, è stato convocato ad ottobre 2019 per le amichevoli contro Cile e Algeria, oltre che per gli impegni di qualificazione ai Mondiali 2022.
L'esordio della Colombia è stato più che positivo: liquidata la Venezuela con un secco 3-0, in cui Mojica è stato impiegato dal primo minuto come terzino sinistro nel 4-3-3. Facendo anche decisamente bene: suo l'assist per il momentaneo raddoppio di Luis Muriel, altro fiore all'occhiello della rosa atalantina.
Dotato di un fisico filiforme, l'ex Girona fa della velocità il suo punto di forza, utile a scardinare le difese avversarie. Magari ha ancora qualcosa in cui migliorare a livello difensivo ma, con il lavoro e la pazienza di Gasperini, potrà benissimo agire da esterno a tutta fascia nel 3-4-2-1 adottato dal tecnico piemontese.
Proprio in quella posizione è chiamato a dare il massimo, soprattutto qualora il titolare Robin Gosens un giorno dovesse cedere alla tentazione di volare verso nuovi lidi: d'altronde sull'out opposto è già stato venduto Timothy Castagne, pagato oltre 20 milioni di euro dal Leicester.
Mojica è atteso dalla prova del campo, unico giudice infallibile per valutare le effettive qualità di un calciatore che fino a pochi mesi fa calcava i campi della Segunda Division spagnola: finora per lui solo 21 minuti in campionato spalmati in tre apparizioni, con la prospettiva di un impiego maggiore appena la fase d'adattamento al calcio italiano si sarà completata.
Johan Mojica autore di un assist in Colombia-Venezuela: notizia ottima per l'Atalanta che lo valuta in ottica futura come titolare sulla sinistra.
Il momento d'oro dell'Atalanta non è frutto del caso: guai a sminuire il lavoro certosino di programmazione alla base dei successi di Gomez e compagni, ormai non più sorpresa del nostro calcio ma realtà consolidata in grado di ben figurare anche oltre i confini nazionali.
Un modello vincente esportato anche nel mercato, sia in entrata che in uscita: è recente la notizia dei 40 milioni (25+15 di bonus) sborsati dal Manchester United per il 18enne Amad Traoré Diallo, che si trasferirà in Inghilterra a gennaio dopo aver disputato solo tre partite (con un goal) con la 'Dea'.
Un vero e proprio capolavoro del responsabile dell'area tecnica Sartori e del presidente Percassi: denaro reinvestito in parte per nuovi talenti come Johan Mojica, arrivato in prestito con diritto di riscatto dagli spagnoli del Girona.
Colombiano con una certa somiglianza con il connazionale Cuadrado, Mojica è pressoché sconosciuto ai più nonostante abbia già 28 anni e non sia più un ragazzino: colpa dell'approdo nel calcio che conta in età più avanzata rispetto al solito, seppur la sua esperienza internazionale non sia da sottovalutare.
Mojica, infatti, ha partecipato ai Mondiali 2018 giocando da titolare tutte le quattro partite dei 'Cafeteros', eliminati agli ottavi di finale dall'Inghilterra; nel nuovo corso con Carlos Queiroz in panchina, è stato convocato ad ottobre 2019 per le amichevoli contro Cile e Algeria, oltre che per gli impegni di qualificazione ai Mondiali 2022.
L'esordio della Colombia è stato più che positivo: liquidata la Venezuela con un secco 3-0, in cui Mojica è stato impiegato dal primo minuto come terzino sinistro nel 4-3-3. Facendo anche decisamente bene: suo l'assist per il momentaneo raddoppio di Luis Muriel, altro fiore all'occhiello della rosa atalantina.
Dotato di un fisico filiforme, l'ex Girona fa della velocità il suo punto di forza, utile a scardinare le difese avversarie. Magari ha ancora qualcosa in cui migliorare a livello difensivo ma, con il lavoro e la pazienza di Gasperini, potrà benissimo agire da esterno a tutta fascia nel 3-4-2-1 adottato dal tecnico piemontese.
Proprio in quella posizione è chiamato a dare il massimo, soprattutto qualora il titolare Robin Gosens un giorno dovesse cedere alla tentazione di volare verso nuovi lidi: d'altronde sull'out opposto è già stato venduto Timothy Castagne, pagato oltre 20 milioni di euro dal Leicester.
Mojica è atteso dalla prova del campo, unico giudice infallibile per valutare le effettive qualità di un calciatore che fino a pochi mesi fa calcava i campi della Segunda Division spagnola: finora per lui solo 21 minuti in campionato spalmati in tre apparizioni, con la prospettiva di un impiego maggiore appena la fase d'adattamento al calcio italiano si sarà completata.
By staff