06/11/2025 | 21.00
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Morto Manera, terzino atalantino degli anni '70

Arrivò a Bergamo nel 1973 dopo stagioni burrascose al Genoa. All’Atalanta trovò un ambiente diverso, più silenzioso e concreto, dove la corsa sulla fascia non era solo uno spettacolo, ma un gesto di fatica e appartenenza. Giocava con la stessa energia di sempre, quella che gli aveva meritato il soprannome di “Cavallo Pazzo”.

Fu una parentesi breve, una sola stagione, ma bastò per lasciare un segno, discreto e vero, come le persone che non cercano di farsi notare ma restano nella memoria. Dopo Bergamo ci furono ancora campi e trasferte, categorie diverse e ruoli nuovi, fino a quel lento addio al calcio che arriva senza applausi, solo con il rumore delle scarpe che si fermano. 

Eppure chi lo vide giocare con l’Atalanta lo ricorda così: un uomo che correva senza risparmio, con un po’ di rabbia e un po’ di malinconia, come se sapesse che la corsa, presto o tardi, sarebbe finita.

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