Morto Manera, terzino atalantino degli anni '70

Arrivò a Bergamo nel 1973 dopo stagioni burrascose al Genoa. All’Atalanta trovò un ambiente diverso, più silenzioso e concreto, dove la corsa sulla fascia non era solo uno spettacolo, ma un gesto di fatica e appartenenza. Giocava con la stessa energia di sempre, quella che gli aveva meritato il soprannome di “Cavallo Pazzo”.
Eppure chi lo vide giocare con l’Atalanta lo ricorda così: un uomo che correva senza risparmio, con un po’ di rabbia e un po’ di malinconia, come se sapesse che la corsa, presto o tardi, sarebbe finita.
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