Juan Musso a Tuttosport: "Atalanta, la classifica è buona. Un portiere non può avere memoria"

"Il primo anno è stato complicato. Sono arrivato a Bergamo subito dopo la Copa America, ho fatto poca vacanza e non ho avuto tempo di prepararmi e rimettermi in condizione come volevo, per conoscere la squadra. Ogni mese andavo in Argentina con la Nazionale: 20 ore di viaggio, si giocava pochissimo e io non vivo molto bene lo star fuori. Complessivamente non mi sentivo a posto. Ora sto sempre meglio, cerco ogni giorno di migliorare e fare progressi. Ci sono state buone prestazioni, mie e di squadra, e altre invece meno. Quello fa parte del gioco ma io sono contento di come lavoro e di come sto migliorando. Secondo me, quando si arriva a questo punto della stagione e con tante partite giocate, quello che si è raccolto è giusto. Meritato. Abbiamo passato periodi diversi durante questi mesi, ma abbiamo una buona classifica". L'estremo difensore argentino ha svelato anche come affronta gli errori che, inevitabilmente, accadono in campo: "Questa  è una cosa che cerco di affrontare come mi ha insegnato mio papà. Lui ha giocato da portiere, mi ha insegnato che il portiere non può avere memoria. Sia nel caso di un errore che di una grande parata". (tmw)