Nato oggi
Salvador "Toto" Calvanese, (Buenos Aires, 17 agosto 1934), uno dei vincitori della storica Coppa Italia 1962-63 con la maglia nerazzurra.
Da wikipedia:
"La stagione 1962-1963 iniziò comunque nel migliore dei modi e Calvanese dopo due giornate era capocannoniere con tre reti; dichiarò anche di essere disposto a rinunciare a un mese di stipendio se avesse segnato all'Inter. Non ci riuscì, ma poi, a novembre del 1962, fu acquistato dall'Atalanta per 70 milioni di lire (anche se lo stesso Calvanese, anni dopo, affermò che furono pagati 115 milioni); con la formazione bergamasca disputò 37 partite nella massima serie nelle quali, grazie al suo fare da sponda ai compagni, permise l'affermazione di Dino da Costa e l'esplosione del giovane Angelo Domenghini. In neroazzurro vinse la Coppa Italia 1962-1963, primo trofeo della società, e giocò anche in Coppa delle Alpi: segnò una doppietta contro il Bienne e un gol contro il Servette, per poi giocare la finale persa contro la Juventus. L'anno successivo con i bergamaschi disputò la Coppa delle Coppe 1963-1964; nell'incontro di ritorno del primo turno contro lo Sporting Lisbona finì in porta per sostituire l'infortunato portiere neroazzurro Pier Luigi Pizzaballa, poiché all'epoca non erano previste sostituzioni. L'incontro si concluse con la sconfitta della Dea per 3-1. In totale, disputò tre partite segnando una rete in Coppa."
Da wikipedia:
"La stagione 1962-1963 iniziò comunque nel migliore dei modi e Calvanese dopo due giornate era capocannoniere con tre reti; dichiarò anche di essere disposto a rinunciare a un mese di stipendio se avesse segnato all'Inter. Non ci riuscì, ma poi, a novembre del 1962, fu acquistato dall'Atalanta per 70 milioni di lire (anche se lo stesso Calvanese, anni dopo, affermò che furono pagati 115 milioni); con la formazione bergamasca disputò 37 partite nella massima serie nelle quali, grazie al suo fare da sponda ai compagni, permise l'affermazione di Dino da Costa e l'esplosione del giovane Angelo Domenghini. In neroazzurro vinse la Coppa Italia 1962-1963, primo trofeo della società, e giocò anche in Coppa delle Alpi: segnò una doppietta contro il Bienne e un gol contro il Servette, per poi giocare la finale persa contro la Juventus. L'anno successivo con i bergamaschi disputò la Coppa delle Coppe 1963-1964; nell'incontro di ritorno del primo turno contro lo Sporting Lisbona finì in porta per sostituire l'infortunato portiere neroazzurro Pier Luigi Pizzaballa, poiché all'epoca non erano previste sostituzioni. L'incontro si concluse con la sconfitta della Dea per 3-1. In totale, disputò tre partite segnando una rete in Coppa."
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