16/02/2022 | 14.00
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Navighiamo verso l’Europa... - by Rita

Si parte verso questa nuova avventura e, per piacere, non chiamiamola “ripiego”.

Bisogna ricordarci sempre da dove siamo partiti. Piedi ben piantati a terra, che non vuol dire “non saper sognare”.

Lo abbiamo dimostrato in questi anni di saper raggiungere i nostri sogni. Li abbiamo sempre coltivati e ci siamo sempre impegnati per non relegarli in un cassetto. “Piedi ben piantati a terra” sta a significare di rimanere umili, testa bassa e lavorare sodo per i propri obiettivi. Di non rimanere troppo sulle nuvole, ma tenere sempre un’ancora a terra, in modo da non perdere la connessione con la realtà. Sogni di gloria sì, ma lavorando, a piccoli passi, non pensando di diventare dei fenomeni da un giorno all’altro e avendo pazienza… tanta pazienza. Ce n’è voluta una di 26 anni per tornare a rivedere l’Europa, fino ad arrivare alla Champions per la prima volta in assoluto. Questo credo che dimostri la nostra capacità di LAVORARE DURO PER I NOSTRI SOGNI.

CREDERCI SEMPRE, NON MOLLARE MAI… male che vada, se non si arriva alla luna, avremo un bel posto tra le stelle!

E allora forza, ripartiamo dall’EUROPA LEAGUE. Salpiamo tutti insieme per questa nuova avventura. Alla faccia del Covid, alla faccia degli stadi a capienza ridotta (giustamente, per il bene di tutti).

L’Atalanta, in questo viaggio europeo, porterà con sé tutti noi: BERGAMO, la nostra città naturalmente, simbolo di resilienza e tenacia; quelli che hanno imparato ad amarla, pur non seguendo il calcio; quelli che hanno imparato ad apprezzarla, pur non tifando i nostri colori, ma divertendosi a vederla in Europa (“l’unica squadra italiana capace di proporre un gioco a livelli europei, nelle competizioni nazionali ed internazionali”... così, tanto per dire!); tutti noi, che le siamo accanto, che siamo parte di lei sin dai tempi delle attraversate, andata e ritorno, tra A e B, con una puntatina anche nella terra della serie C, nel fango degli scandali, nelle ansie della salvezza all’ultima giornata, nei pianti e negli applausi, nei giorni di sole e in quelli di pioggia (pure di neve e grandine!), sempre là al suo fianco. E sì, ci saranno anche TUTTI loro… le persone che il Covid ci ha portato via troppo presto, senza nemmeno il tempo di poterle salutare.

Per qualcuno sembrerà assurdo, ma durante i “giorni neri”, la partita della DEA è stata un momento di svago per tutti, tifosi e non. Quei 90 minuti e più di Atalanta che lottava in Champions, l’impossibile che diventava possibile, concretizzandosi sempre più, minuto dopo minuto, risultato dopo risultato. La nostra Atalanta, che veleggiava a velocità mai vista tra i “grandi” del mare europeo, faceva dimenticare, almeno per un po', le paure del Covid e il suono incessante delle sirene delle ambulanze. Una piccola bolla, dove tutto si fermava, si ovattava. Sia nelle nostre case, sia tra le corsie degli ospedali, tra televisioni e radioline per vedere e sentire la partita, non potendo “andare all’Atalanta”. La nostra cura. Saremo matti, ma poco ci importa!

E allora salpiamo verso questa nuova avventura, con vecchi e nuovi stimoli! Con i nostri SOGNI, ben piantati a terra! Maniche rimboccate e CUORE al timone, verso l’Europa League e tutto quello che ci aspetterà lungo la traversata.

Saremo ancora tutti insieme a tifare la Dea e Bergamo, nonostante tutto e dopo tutto.

MÓLA MÍA e BUONA AVVENTURA A TUTTI!

 

RitA

By staff
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