Nel celebrare la scomparsa di Napoleone, Alessandro Manzoni stigmatizzò chiaramente gli atteggiamenti, dapprima servili e sottomessi, espressigli nei momenti di gloria, contrapposti ad aspre contumelie riservategli quando cadde in disgrazia.

Il tutto con vergognosi alternarsi, da voltagabbana , di commenti senza onore, avvicendati in una serie di vicende storiche che ne misero in vetrina, luci ed ombre.,

Osservavo, in un commento che non è passato in questi spazi, come la caduta dell’Atalanta a Napoli, abbia costituito, per molti media della stampa e del teleschermo, una grassa opportunità per scardinare, quantomeno negli editoriali seguiti alla debacle, tutto quanto di eccellente la squadra avesse costruito nei mesi precedenti.

Ho colto un compiacimento pervaso da sadismo e da invidia, sino ad allora represse, che mi sono parsi inaccettabili ed incompatibili stante un bilancio che, onestamente stilato, anche a fronte di una sconfitta pesante, risultava comunque, sovrabbondantemente positivo.

Il nero è durato ben poco e la strabiliante vittoria conseguita in CL, alla prima uscita in Danimarca, ha riportato agli strepitosi fasti pregressi. Da subito ho posto attenzione ai commenti che ritornano ad inneggiare alla splendida Atalanta, del cui successo tutti, lo dicono ora, avevano la massima certezza, senza dubbio alcuno.

Al canto subdolo di queste sirene, mi piace contrapporre la mia speranza e quella di tanti di voi, tifosi entusiasti, che, con tanta fiduciosa speranza, avete seguito, ansiosi, le vicende calcistiche che, grazie al cielo, hanno visto arriderci una entusiasmante, memorabile vittoria.

Mi corre però l’obbligo di dire, in tutta sincerità che vagheggiavo un successo, ma non ne ero assolutamente sicuro, come invece parrebbe per tutti i media.

Si è vinto alla grande e giustamente festeggiamo, in attesa di riprendere ancora l’abitudine ai successi, ma pronti a supportare la squadra quand’anche una vittoria non ci arridesse, perché noi viviamo realmente le vicende dell’Atalanta e le facciamo proprie, comunque e qualsiasi siano le risultanze.

MI danno fastidio quegli apprezzamenti che ti portano alle stelle, ma provando, in realtà, disturbo quando si ripetono, al punto di apparire quasi successi illegittimi ed arbitrari.

Il fatto di volerci precipitare con tanta immotivato livore, nella melma, non appena se ne appalesa l’occasione, lo dimostra. La genuinità e la trasparenza restano i valori della squadra che sosteniamo e non ci interessano apprezzamenti coatti che attendono soltanto di volgersi in disprezzo.

I nostri successi restano un nostro patrimonio che non sfuma al primo incaglio, anche se è una caduta clamorosa. Manteniamo la nostra serenità ed il nostro equilibrio, senza perdere il sonno, anche se, coloro cui siamo invisi,  ritenendoci privi di blasone, provano  piacere vedendoci cadere.

Perchè l’Atalanta saprà sempre rialzarsi e noi, con lei.

La CL lo sta a dimostrare: forza Atalanta !!

 

ReMo