Di norma il terzo lunedì di gennaio è il Blue Monday, il giorno più triste dell’anno, ma non oggi e non a Bergamo, dove accanto al colore del mare possiamo benissimo accostare il nero, perché nel day after di Atalanta-Inter quello 0-0 inedito suscita sì un po’ di tristezza a livello estetico, ma tanta gioia e consapevolezza, date le premesse iniziali.
Lo ammetto, dopo aver visto le numerose assenze e la formazione di partenza, ho sperato veramente che il match potesse terminare con un bel X, ma per fortuna ci pensa sempre il Gasp a posteriori a farmi capire che dovrei avere più fede nel Vate di Grugliasco.
Non è uscita la partita spettacolare da tutti acclamata e attesa, ma rimane a mio avviso un bello spot per il calcio italiano, nonostante questa volta entrambi gli attacchi più prolifici del campionato siano rimasti a secco.
La classica partita tattica, tipica dei GM di scacchi, disciplina che in sordina per me il vecchio Gasp pratica e a ottimi livelli, perché solo un maestro dalla mente lucida e razionale poteva tenere testa alla capolista meneghina in questo modo così convincente, e per di più a ranghi ridotti.
Tanto pressing, tanta sostanza, soprattutto in mezzo al campo dove Koopmeiners ha fatto capire ai vari Barella, Brozovic e Calhanoglu di non esser così distante dal loro livello, e un Pezzella che per quanto mi riguarda continua a stupirmi.
Una Dea diversa dal solito, più coperta e compatta, ma inevitabilmente, dato che il Gasp ha dovuto fare di necessità virtù, e di virtuosismi ne abbiam visti davvero tanti.
Uscire dal quel match con più rimpianti che soddisfazioni (gridano ancora vendetta quell’errore di Pessina e davanti ad Handanovic e il colpo di testa di Pasalic) significa molto in un momento di emergenza come questo: cambiando l’ordine die fattori, il risultati non cambia, contro ogni imprevisto, contro forse ogni pronostico, perché il cuore e lo spirto guerriero di Foscoliana memoriana ruggisce sempre in chi indossa questa maglia dai colori così magici.
Due colori, nero e blu, come questo lunedì, che è blu come la consapevolezza di un gruppo che non ha nessuna intenzione di mollare e che come al solito dimostra come il so cuore non abbia confini.

 

Albo