Nicola a DAZN e Unione Sarda
Nicola, allenatore del Cagliari, ai microfoni di DAZN dopo il pareggio in casa dell'Atalanta. "Oggi sono contento per Mina, sta raggiungendo quei livelli che tutti noi pensavamo in termini di ordine e tempismo. Non è mai pigro, quest'anno si sta allenando davvero molto con grande continuità. Era uno degli obiettivi che avevamo messo sul tavolo quando ci siamo incontrati, io mi auguro che si senta bene con noi e soprattutto per ciò che rappresenta per la squadra.
Oggi a livello di partita si poteva interpretare in due modi diversi, la squadra mi è piaciuta molto. E' stata ordinata, non ha mai rinunciato a giocare. Il possesso palla è stato a vantaggio dell'Atalanta ma non abbiamo mai cercato l'attacco alla profondità diretta, perché questo ci avrebbe portato a sfilacciarci. Ci è mancato in alcuni momenti magari verticalizzare con più costanza portando almeno uno dei due centrocampisti ad aiutare Piccoli che ha fatto una partita di grande sacrificio. Abbiamo qualità, le nostre qualità, sappiamo per quale obiettivo lottiamo e non facciamo le cose con supponenza. Se non lavoriamo di questa diventiamo una squadra normale".
Al momento di accelerare forse avete perso qualche inserimento.
"Sono partite che devi cercare di andare anche oltre del punto, non perché siamo meglio dell'Atalanta ma per come nascono. Se avessimo velocizzato qualche occasioni magari potevamo creare i presupposti. In altre partite abbiamo giocato con il coraggio di chi vuole limitare l'avversario ma ci ha portato a perdere qualche punto di riferimento. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare con grande convinzione e ordine".
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«Siamo in una fase dove conta anche la piccola conquista: fa capire che stiamo andando nella direzione in cui vogliamo, anche se manca tanto». Gonfia il petto Davide Nicola, dopo che il Cagliari ha fermato sullo 0-0 l’Atalanta. Il secondo miglior attacco della Serie A, 54 gol dietro all’Inter con 58, annullato dai rossoblù. E da Yerry Mina, uno dei migliori in campo: «Sono contento per lui, sta riuscendo a raggiungere i livelli di tempismo che servono. Si sta allenando e sta giocando con grande continuità, era uno degli obiettivi che avevamo messo sul tavolo quando ci siamo incontrati. Mi auguro che lui si senta bene con noi e che si senta bene per ciò che rappresenta per la squadra, con continuità fino alla fine».
Nicola ha fatto delle scelte particolari per questa partita, già dalla formazione iniziale, che hanno pagato: «Si poteva affrontare in due modi diversi, una era avere rispetto di un avversario molto forte a livello tecnico e fisico. La squadra è stata sempre molto ordinata, con le giuste coperture e senza mai rinunciare a giocare. È chiaro che il possesso palla è stato a favore dell’Atalanta, ci è mancato in alcuni momenti verticalizzare con più costanza portando uno fra Deiola e Adopo ad aiutare un po’ di più Piccoli. Che ha dovuto fare una partita di grande sacrificio».
«Siamo consapevoli di avere le nostre qualità, sappiamo per quale obiettivo lavoriamo e non giochiamo con supponenza o superficialità». Con un solo rammarico: «Devi andare oltre la possibilità di prendere un punto, non perché tu sia migliore dell’Atalanta ma perché sono partite che nascono in un certo modo. Potevamo creare altri presupposti, ma è vero che in altre partite abbiamo giocato col coraggio di chi vuole proporre il proprio gioco e ci ha fatto perdere alcuni punti di riferimento».
