Nicola: "L'Atalanta ha grande qualità e fisicità, dobbiamo cercare di sfruttarne i pochi punti deboli"
Davide Nicola presenta la sfida contro l'Atalanta.
Come sta la squadra e dove si è focalizzata la vostra attenzione?
"La settimana è stata su di noi, sulle nostre capacità e in funzione dell'avversario. L'Atalanta ha grande qualità e fisicità, ha fatto più di 380 gol in cinque anni ed è molto temibile. Abbiamo cercato quei pochi punti deboli che potrebbero avere"
Siete la seconda miglior difesa del campionato. Quanto è soddisfatto?
"Il concetto difensivo per noi è di squadra, non alleniamo solo la difesa perché l'aspetto difensivo comincia dalla prima linea di pressione che è quella degli attaccanti. Lavoriamo nel globale per poi stimolare individualmente. Non ci siamo concentrati esclusivamente sulla parte difensiva, ma abbiamo cercato di aumentare l'aggressività e di avere il gusto del recupero-palla immediata. A volte ci riesce meglio, a volte meno, e su questo insistiamo. Così come insistiamo sulla parte offensiva, perché quando recuperi palla devi essere in grado di creare dei presupposti. Su questo si lavora quotidianamente, la perfezione non arriverà mai ma la capacità di ripetere comportamenti sono i presupposti per rendere meglio di squadra e individualmente"
Dovendo analizzare l'Atalanta cos'è che le piace di più?
"L'identità che sono riusciti a seminare, senza accontentarsi ed essendo sempre positivi. Hanno una rosa talmente vasta che possono cambiare diversi giocatori. Hanno una grande coordinazione tra di loro, l'Atalanta è diventata un punto di riferimento per chi ama il calcio. A me piace concentrarmi sulla mia squadra e sulla capacità che abbiamo di dimostrare la nostra identità. A me interessa che la mia squadra possa essere competitiva, siamo a un punto tale che non possiamo fare calcoli. La strada che gratifica maggiormente è il come, voglio che la squadra sia sicura di ciò che sta facendo
Cinque partite alla fine, quanto ci pensa?
"Nonostante tutto ciò che si possa pensare, la singola partita diventa determinante perché nulla è scontato. Tenere l'attenzione sulla singola partita significa verificare la settimana che hai fatto e dare l'importanza indipentemente dall'avversario. La prima partita che arriva è la più importante, certamente l'avversario ti porta a doverti migliorare e a leggere tutte le situazioni nel migliore dei modi".
Come sta Caputo?
"Caputo come Shpendi, stanno dimostrando di voler raggiungere qualcosa di importante e storico. Tutti sono concentrati e avranno la possibilità di determinare"
Quanto è stimolante affrontare per lei l'Atalanta e questa fase finale del campionato?
"Di quello che succede agli altri mi interessa relativamente, almeno per ora. Io sono convinto che ci sarà da lottare fino alla fine. Io onestamente se non ci fossero queste emozioni non potrei allenare, mi piace studiare e la sfida in sé. Tutte le cose che sembrano complesse ti danno anche emozioni altamente positive"
Quanto pesa l'infortunio di Cerri?
"Personalmente pesa più a lui, stava attraversando un momento in cui riusciva a essere determinante sotto tutti i punti di visti. Noi non abbiamo una risorsa in più ma abbiamo la possibilità di mettere altri che vogliono dimostrare di essere utili. Io cerco di dare importanza alla singola partita senza pensare a chi c'è e chi non c'è"
fonte tmw.com
By marcodalmen