23/03/2021 | 15.40
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Non c’è ‘rosa’ senza spine - by ReMo

Blue rose iPhone wallpaper | Fiori blu, Fotografia di fiori, Rosa bluMalgrado le mille attenzioni spese nell’orto botanico di Zingonia, il nostro mister non è ancora riuscito a produrre rose prive del pungente corredo che le accompagna.

L’ultima sua creazione, la Rosa plurinazionale, che allinea tra i propri petali tutti i colori delle nazioni di appartenenza dei suoi ragazzi, ha messo in evidenza l’aspetto più spinoso nel riportare a casa atleti stressati e distrutti, proprio alla vigilia di un importante confronto, che ci ha visti soccombere.
All’orgoglio di essere uno degli artefici della componentistica di tante rappresentative delle diverse nazioni, Gian Piero ha dovuto attivare gli interventi riparatori di un impiego risultato scarso e discutibile, che ci ha apportato solo danno.

Ma tant’è, le logiche prescritte restano queste ed alla soddisfazione di avere forgiato diversi di questi suoi splendidi ragazzi, restano unicamente ritorni di impegno e di prestigio.

Peccato che, come in uso tra le ditte produttrici di vini e spumanti piemontesi, le quali costellavano le etichette dei prodotti con medaglie dorate e trofei, magnificanti il fatto di essere fornitori delle reali case di destra e di sinistra, Gasp non possa etichettare visivamente i suoi con la specifica di produzione Gasp, attingendoci, quantomeno, prebende e royalties.

Ventilata questa possibilità di introitare, mi corre l’obbligo di precisare che questo è un ulteriore merito che il nostro mister ha saputo ascriversi, visto che molti degli attuali nazionali, sono stati forgiati dal suo intervento su crete sconosciute provenienti da tutto il mondo.

Al di là delle considerazioni suesposte, si deve sottolineare come, da sempre, la possibilità di contribuire alla formazione di una rappresentativa nazionale, è stata considerata un merito ed un onore.

Ai tempi delle convocazione di qualche nerazzurro, ricordo l’emozione di seguirne le gesta, che con la chiamata del nostro Ciccio Longoni, realizzatore della vittoria, con due reti contro l’Austria, finì la propria entusiasmante carriera.

Chissà che stavolta, la presenza in azzurro di Toloi e di Pessina contribuisca al recupero di qualcuno dei nostri tifosi che hanno fatto della dea il proprio riferimento nazionale.

Resta in precarietà la certezza di un rientro dei nostri, nelle stesse condizioni fisiche appannaggio quelle della loro convocazione.

Si auspicherebbe un invio protetto ed assicurato, come in occasione dei sempre più scarsi prestiti, di opere d’arte, ad altri paesi, ma la cosa è ben lontana dal poter essere considerata.

Non ci resta che la fiducia che tutto vada per il meglio, ma nel contempo, esorterei tutti a godere ed a compiacersi di un evento internazionale che è anche un tributo al nostro nerazzurro ed a tutta la compagine tecnica che lo guida.

E’ un fatto che allarga il nostro sguardo al calcio internazionale, ma, di riflesso, la concentrazione dell’attenzione di tutto il mondo verso una piccola squadra bergamasca che ha trovato il modo di diventare grande, sempre ed ancora di più.

Affardelliamo allori e successi, un tempo ristretti alla nostra provincia, in un respiro ampio quanto lo è il mondo.

Imparare in grande è una prerogativa introdotta dal vate Gasp : rendiamogliene merito perché dilata, contemporaneamente, anche le nostre soddisfazioni, che restano,comunque, atalantine.

 

ReMo
By staff
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