29/03/2024 | 09.09
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Norme stringenti e più controlli: il Consiglio FIGC approva il Piano Strategico del Sistema Calcio



Si tratta del capitolo legato al campo economico-finanziario, su cui i club delle prime tre leghe professionistiche promettono battaglia.

Nel primo pomeriggio odierno si è tenuto, nella sede della FIGC, il Consiglio Federale, come le indiscrezioni avevano anticipato, il Piano Strategico del Sistema Calcio, con un solo astenuto, il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, che negli ultimi giorni ha avuto più di una discussione su questo tema con il numero uno della FedercalcioGabriele Gravina.

«Un grandissimo successo – ha commentato a margine il presidente Gravina –. Sono molto soddisfatto perché abbiamo raggiunto un ottimo risultato nell’ottica del risanamento economico-finanziario del calcio italiano. Avevamo preso un impegno verso gli stakeholders, anche e soprattutto verso coloro che seguono il calcio con passione, e lo abbiamo mantenuto. Questo percorso di sostenibilità pluriennalegraduale e proporzionale ci qualifica anche rispetto alle istituzioni, al Governo in particolare, perché rappresenta un’importante assunzione di responsabilità».

Il documento, approvato dal Consiglio, analizza i campi dove insistere nel prossimo futuro per lo sviluppo del calcio italiano (con particolare attenzione ai vivai, al ruolo sociale di tale sport, passando dalla formazione) e contempla un progetto organico pluriennale, graduale e proporzionale che mira a un maggiore controllo della gestione e quindi dei conti dei Club.

Infatti, è sulla sostenibilità economico-finanziaria che si è inizialmente incentrata l’iniziativa riformatrice, con l’obiettivo di arrivare a un sostanziale risanamento dell’attuale criticità in un arco temporale di cinque anni. Nello specifico, fermo restando la successiva individuazione delle sanzioni per coloro che non rientrano nei parametri stabiliti, sono stati introdotti principi volti all’irrigidimento delle normative riguardanti la stabilità economico-finanziaria dei Club e a un maggior numero di controlli durante la stagione sportiva.

Se l’esito del Consiglio federale era previsto, quello che uscirà fuori dalle varie Leghe professionistiche (A, B e C) è molto più incerto, e al momento sembra che il disegno di riforme di carattere economico-finanziario, con tutti gli strumenti di controllo che ne nascerebbero o che verrebbero implementati, possa arenarsi nella ferra volontà dei club professionistici del calcio italiano.

fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
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