Nella news prima di questa riportiamo la notizia di un'iniziativa, per il prossimo mercoledi' pomeriggio, che intende coinvolgere i tifosi chiamati a trovarsi a Zingonia per sostenere la squadra a poche ore dalla decisiva semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Napoli.

La "chiamata" è corsa lungo i social durante tutta la giornata di ieri e la trovata sarebbe anche lodevole se non stessimo ancora vivendo tempi di pandemia che cosi' duramente ha colpito la Bergamasca soprattutto in occasione della prima ondata l'anno scorso.

In questo weekend, a causa degli assembramenti di persone comprensibilmente esasperate dal protrarsi delle prescrizioni ed in occasione dell'entrata della nostra regione nella zona gialla, sono a titolo esemplificativo, state chiuse due strade tra le piu' famose di Bergamo: il "Sentierone" e la "Corsarola", in pratica quelle piu' importanti per lo "struscio" cittadino.

Lo stesso sindaco Giorgio Gori in un video chiede senso di responsabilità dicendo, letteralmente: "mi aspettavo comportamenti responsabili e prudenti, ma non è stato così. Molti giovani senza rispettare le elementari misure di sicurezza, come le distanze e l’uso appropriato della mascherina, si sono assembrati. Tutto questo è molto stupido, di questo passo ci troveremo di nuovo in zona arancione, se non in zona rossa: vuol dire che molte persone torneranno a contagiarsi, gli ospedali torneranno a riempirsi e torneranno le limitazioni che hanno portato tanto danno agli operatori economici costretti a chiudere".

Mentre, da parte nostra decliniamo ogni responsabilita' per aver ripreso questo appello, ormai gia' piu' che virale in Rete facciamo nostro l'appello del sindaco e chiediamo a chi andra' mercoledi' a Zingonia di tenere bene a mente i rischi che fa correre, oltre che a sè, anche ai suoi cari.

Plaudiamo all'iniziativa e come potremmo fare altrimenti? siamo tutti atalantini sfegatati e ci è ben chiaro il momento che sta vivendo la squadra e la società ma non facciamo stupidaggini di cui potremmo amaramente pentirci in seguito.