OCCHIO, ARRIVA IL BRANCO, NON FACCIAMOCI TRAVOLGERE DA UN AUTOGOL
E' presto detto: ogni atalantino ha ben presente la gogna mediatica che ha coinvolto, immeritatamente e vergognosamente, l'intera citta' di Bergamo per gli epiteti a Vlahovic, attaccante bianconero, in occasione dell'ultima edizione di questa partita nel campionato scorso.
E' stata una vergogna personale per chi, tra di noi, ha aperto bocca sugli spalti, è stata una vergogna per chi si e' comportato bene (il 90% sugli spalti) saper di dover condividere la stessa fede calcistica con quei bifolchi, ed è stato un danno d'immagine enorme per tutto l' ambiente. Solo l'ultimo e puntualmente immeritato visto il cliche' che ormai vede Bergamo citta' razzista anche quando sforna caffe' troppo chiari nei bar sullo struscio del Sentierone.
Domenica accadra' uguale e cioe' ci saranno provocazioni da parte dei nostri avversari che sono, da sempre, maestri di antisportivita' e prevaricazione dove non arriva la sudditanza psicologica di chi li dirige.
La macchina mediatica e' li' bell'e pronta a cominciare dalle tante riprese che scandaglieranno gli spalti della Nord (ma non solo) alla ricerca di qualche elmo con le corna e con l'audio al massimo per raccogliere anche il piu' piccolo improperio.
Fa niente se tutte le parenti di sesso femminile del Mister, da due generazioni in su a due generazioni in giu', sono perseguite moralmente e gratuitamente in diversi stadi e da anni nella piu' completa indifferenza degli organi preposti.
Perche' quei pochi nel nostro stadio, bestie comunque, che hanno fischiato al minuto di silenzio per l'ex presidente Napolitano senza conseguenze, sappiano che rischieranno parecchio domenica. Basta che chiedano ai daspati di casa nostra, senza andare troppo lontano nel tempo.
Ci vuole poco ragazzi, portiamo pazienza, è inutile aizzare le lobbies altrui. L'anno scorso alla beffa si e' unito il danno, con il supposto "gypsy" Vlahovic che ci ha fregato all'ultimo.
Tifiamo bene, sportivamente, incessantemente solo i nostri. Una vittoria ci proietterebbe veramente in alto e, magari, cambiare le nostre prospettive per il resto del campionato. Cosa ne dite?
FORZA ATALANTA
Calep
E' stata una vergogna personale per chi, tra di noi, ha aperto bocca sugli spalti, è stata una vergogna per chi si e' comportato bene (il 90% sugli spalti) saper di dover condividere la stessa fede calcistica con quei bifolchi, ed è stato un danno d'immagine enorme per tutto l' ambiente. Solo l'ultimo e puntualmente immeritato visto il cliche' che ormai vede Bergamo citta' razzista anche quando sforna caffe' troppo chiari nei bar sullo struscio del Sentierone.
Domenica accadra' uguale e cioe' ci saranno provocazioni da parte dei nostri avversari che sono, da sempre, maestri di antisportivita' e prevaricazione dove non arriva la sudditanza psicologica di chi li dirige.
La macchina mediatica e' li' bell'e pronta a cominciare dalle tante riprese che scandaglieranno gli spalti della Nord (ma non solo) alla ricerca di qualche elmo con le corna e con l'audio al massimo per raccogliere anche il piu' piccolo improperio.
Fa niente se tutte le parenti di sesso femminile del Mister, da due generazioni in su a due generazioni in giu', sono perseguite moralmente e gratuitamente in diversi stadi e da anni nella piu' completa indifferenza degli organi preposti.
Perche' quei pochi nel nostro stadio, bestie comunque, che hanno fischiato al minuto di silenzio per l'ex presidente Napolitano senza conseguenze, sappiano che rischieranno parecchio domenica. Basta che chiedano ai daspati di casa nostra, senza andare troppo lontano nel tempo.
Ci vuole poco ragazzi, portiamo pazienza, è inutile aizzare le lobbies altrui. L'anno scorso alla beffa si e' unito il danno, con il supposto "gypsy" Vlahovic che ci ha fregato all'ultimo.
Tifiamo bene, sportivamente, incessantemente solo i nostri. Una vittoria ci proietterebbe veramente in alto e, magari, cambiare le nostre prospettive per il resto del campionato. Cosa ne dite?
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Calep
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