06/03/2022 | 21.00
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Ormai la misura è colma…. - by ReMo



Malgrado la possibilità di seguire le partite di calcio, serie A in programma, oggi non mi va di farlo. Provo un senso repulsivo al riguardo, una sorta di nausea conseguente al fatto di aver preso piena consapevolezza che ci stanno prendendo per i fondelli, ma proprio dalla parte viva.

Comprendo appieno il disgusto di altri fratelli atalantini che avevano espresso la voglia di chiudere con un rapporto che , da stimolante che era, ha perso ogni possibile attrattiva.Cosa non facile perchè soffocare una passione che ti vive dentro e che, dopo diverse decine di anni, ti prospetta la possibilità di affacciarsi alla vetta, di cui non si era mai potuto immaginare la realtà ed il fascino, non sarebbe ammesso il distacco.

Eppure, la voglia di emarginarci dal plotone delle elette, perseguita dal vertice arbitrale ed in piena fase di attuazione, demolisce anche il mola mia, specifico di Bergamo e dei suoi tifosi. La perfezione non è di questo mondo e l’errore, anche di un arbitro, si può e si deve ammettere.

Assai meno accettabile è l’essere messi nel mirino persecutorio di costoro, gli ineffabili arbitri che rappresentano ogni potere e che, in suo nome, concertano sottili ma ineluttabili strategie che vanificano lavoro della squadra ed interessi della società. Alla faccia dei piangina che ora irride il Mister, la squadra e tutta la tifoseria nerazzurra, restano i fatti, documentati dalle immagini, delle rapine perpetrate ai nostri anni e che ancora non bastano ad arginare il dilagare di infamie che ci vengono riservate.

Dico riservate perchè lo scorretto Massa, ha usato due misure nel reprimere i falli delle squadre, sorvolando su quelli avversari e colpendo con energia nei nostri confronti. Le immagini della lacerazione subita alla gamba dal nostro difensore,il criminale avversario era meritevole di espulsione,probabilmente era compatibile solamente con il trancio della gamba stessa. Immaginatevi quali espressioni avrebbe espresso il Gasp ai microfoni, ben consapevole di esserne inibito ma non potendo trattenere la rabbia accumulata.

Ha fatto bene a parlare con un ripetuto ed eloquentissimo silenzio che il summa degli arbitri finge di non recepire. E’ un gioco sporco quello a cui siamo sottoposti,: ti fanno scoppiare ed attendono un tuo accenno di protesta per poterti colpire più duramente, vezzo loro specifico per ostentare un potere divenuto sopraffazione. Con che spirito puoi seguire la tua squadra che benchè non sempre impeccabile, da sempre il massimo per migliorarsi e viene proditoriamente affossata da una congiura perfida e costante ?

Capita troppo spesso che un evento delinquenziale preordinato ci venga a privare di risultati positivi ed il sospetto di essere vittime predeterminate ci avvelena l’animo e ci ferisce. Siamo forse una confraternita di scemi per restare indifferenti ad offese ed a reali furti che sono diventati tradizione ? Io non voglio crederlo ma ho piuttosto perso la fiducia in una regolarità di eventi che condussero a Calciopoli e di cui spero tanto si vengano a rinnovare i fasti. Nei film americani il culmine dell’entusiasmo era nell’arrivano i nostri, cioè i risolutori delle diatribe in atto contro gli avversari. Mi piacerebbe tanto che il nostro signor Antonio li anticipasse i tempi, ormai più che maturi, per ribadire il nostro diritto, della società e di tutto l’ambiente, ad avere rispetto ed equanimità. Perchè se Gioppino è la nostra maschera locale, non possiamo accettare che costoro ci considerino tutti tali.

Forza Atalanta

 

ReMo
By staff
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