13/11/2025 | 16.10
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Palladino : la testa prima di tutto


«Raga, la riaggressione possiamo farla meglio, eh? Palla persa… andiamo! L'input dev'essere da qua, accendiamo l'interruttore qui» dice Palladino, toccandosi la tempia davanti ai suoi giocatori. Bastano poche parole e un gesto semplice per capire il nuovo approccio: la testa prima di tutto.
Appena arrivato sulla panchina dell’Atalanta, Palladino non perde tempo. Il primo allenamento è sotto gli occhi di tutti: staff, dirigenti, tifosi, con il club che pubblica subito qualche spezzone per mostrare l’atmosfera diversa che si respira. Palladino osserva, parla poco e va dritto al punto: vuole dinamismo, vuole attenzione, pretende che ogni perdita di palla sia seguita da una reazione immediata. Non cerca giri di parole, ma azioni concrete.
Il periodo di Juric ormai sembra già lontano. Tre mesi che hanno lasciato la squadra senza un’identità chiara e con troppi punti interrogativi. L’Atalanta, che aveva bisogno di voltare pagina in fretta, ora si affida a Palladino per trovare una nuova direzione.
Durante la sessione, il nuovo allenatore richiama subito l’attenzione su quello che per lui è il punto di partenza: la mentalità. Interrompe l’esercitazione, chiama tutti a sé e insiste: «Palla persa… devo andarla a riconquistare, subito. Tre metri, veloci. Oggi lavoriamo su questo». Chiede concentrazione anche nei momenti di stanchezza, soprattutto quando si arriva in area: «Un po' di attenzione per favore… questo lavoro non è solo fisico, è anche per le conclusioni: quando si va in area… qualità! Lavoriamo anche nella stanchezza».
Così parte il nuovo capitolo dell’Atalanta: poche chiacchiere, idee chiare e una richiesta continua di testa e reazione.
fonte: mondocalcio
By sigo
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